#Chevalier di Athina Rachel Tsangari

Su una nave in mezzo al mare, lontani dalla società, sei uomini decidono di fare un gioco; l’obiettivo è diventare “cavaliere” e la sfida sta nel dimostrare di “essere il migliore in tutto”. Così, con carta e penna alla mano, i sei passeggeri, di ritorno da una battuta di pesca, cominciano a osservarsi l’un l’altro e giudicarsi su ogni aspetto delle loro vite. Ne viene fuori un ritratto comico quanto subdolo, che mette a nudo le insicurezze maschili, così come lo stato sociale contemporaneo. Viene da pensare al mitico Druk (Un altro giro,

#L’impero di Bruno Dumont

Il paesaggio desertico di un paesino di pescatori nel Nord della Francia diventa terreno di battaglia per delle forze extraterrestri dall’apparenza umana. Burlandosi della saga di riferimento della fantascienza, Star Wars, Dumont mette insieme un film che viaggia tra citazioni e anomalie, concedendo qualche risata e qualche sorpresa. Il volto del “cattivo” è quello di un bambino, il futuro erede, figlio del pescatore Jony. È lui il bersaglio delle forze nemiche. Se la trovata delle navicelle spaziali a forma di chiese gotiche del XII secolo è un colpo agli occhi, i personaggi faticano

#CANNES77 – 14/25 maggio 2024 SPECIALE #30 (DAY12)

Il Focus di Valentina Vignoli: il film rivelazione viene dall’India, assente da trent’anni dalla Croisette che vince il Gran Prix (da Cannes Luigi Noera e Maria Vittoria Battaglia con la gentile collaborazione di Vittorio De Agrò (RS) e Valentina Vignoli - le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Sinossi: La storia autoprodotta è incentrata su due infermiere con relazioni difficili a Mumbai che intraprendono un viaggio verso una cittadina balneare, un gradito rifugio che dà loro lo spazio per crescere. “Mumbai è la città delle illusioni”, afferma una delle

#SmokeSauna di Anna Hints

#SmokeSauna  è un’ode al corpo femminile, che dall’oscurità si libera delle violenze subite per librarsi alla nitida luce, alla trasparenza dell’acqua. Se nella prima inquadratura vediamo l’archetipo del femminile (la donna, così come è stata ritratta per secoli, dal punto di vista maschile: forme tondeggianti con un neonato in grembo), Smoke Sauna si occupa di decostruire quest’immagine della donna, dando voce a canti e a sospiri, confessioni e lamenti. Già in questa prima inquadratura, infatti, il corpo è denudato: assistiamo ad uno spoglio della realtà femminea. La regista estone, Anna Hints, ci

#PovereCreature (Poor Things) di Yorgos Lanthimos

Inquieta e diverte, #PovereCreature, trascinando lo spettatore in un universo (o meglio, tanti universi) dove la carne, il corpo, si presta alla creazione, come fosse una tela bianca Lanthimos continua il suo viaggio ai confini dell’assurdo, indagando con uno sguardo distorto, elegantemente estetizzato dall’uso dell’obiettivo fish-eye (già fetish del regista ne La favorita). Povere Creature tocca tanti temi - il suicidio, la creazione, la solitudine, l’identità, la violenza domestica, il rapporto uomo-donna… il sesso. E se anche riconosciamo il tocco del regista, il vero “pennello” che colori, scenografie e silhouettes ci suggeriscono

#ThePiper di Erlingur Thoroddsen

Il regista islandese Erlingur Thoroddsen si ispira al racconto del Pifferaio di Hamelin nel suo nuovo horror #The Piper che stordisce senza stregare La giovane flautista Melanie (Charlotte Hope; interpreta Myranda ne Il trono di spade) è mamma single di una bimba nata sorda, Zoe (Aoibhe O’Flanagan). Zoe riesce a sentire grazie ad un dispositivo uditivo che è, però, spesso difettoso. La mamma insegna alla figlia come ascoltare le vibrazioni, senza bisogno di alcun dispositivo; passa l’indice intorno al bordo di un calice e Zoe risponde. Quando Melanie decide di riesumare un

#IlMondoDietrodiTe di Sam Esmail su NETFLIX

Esmail riprende temi cari, già trattati nelle serie di successo Mr. Robot da lui diretta Julia Roberts e Ethan Hawke sono i protagonisti del thriller dai toni apocalittici, #IlMondoDietrodiTe. Netflix firma questo prodotto che, per quanto cinematografico, gode di una serie di rimandi alla piattaforma in questione, rendendo la visione casalinga più emozionante e più funzionale agli scopi narrativi. Una tipica famiglia americana, di bianchi, affitta una casa immersa nella natura, lontano dalla rumorosa New York. Il loro primo giorno al mare viene interrotto da un evento incredibile. Le grandezze, i volumi,

#Napoleon di Ridley Scott

Ridley Scott con #Napoleon dipinge il ritratto di Napoleone Bonaparte, seguendo gli avvenimenti storici con una linearità temporale, interrotta solamente dalle passioni dell’imperatore Per quanto la narrazione possa apparire limpida, troviamo diverse chiavi di lettura, stratificate e innovative. Autocitandosi e trasformando la citazione in nome delle generazioni future, Ridley Scott accosta alla figura dell’imperatore due bambine che giocano con delle spade di legno, mentre Napoleone scrive lettere d’amore alla sua defunta ex-moglie, Giuseppina. Come non pensare al primo film del regista, I duellanti? Anch’esso ambientato nella Francia napoleonica; la fine di

Mimì – Il principe delle tenebre al #33NOIRFF

Brando De Sica racconta la “sua” Napoli, la sua città di “vampiri” Mimì – Il principe delle tenebre,che verrà presentato al 33 NOIR FF, in anteprima  l’opera prima di Brando De Sica trasporta lo spettatore in un realismo magico che si nutre anche di richiami espressionisti ma dove lo slancio horror sfocia in un’esagerata violenza sanguinolenta. Mimì è un pizzaiolo napoletano dal viso angelico e i piedi deformi. Il suo difetto fisico lo rende bersaglio costante dei camorristi, che sono soliti frequentare la pizzeria dove lavora nelle ore notturne, dopo la

#Banksy e la ragazza del #Bataclan, doc di Edoardo Anselmi su #RAI5

Ci si domanda anche oggi se #Banksy è un convinto assertore delle ingiustizie del sistema o piuttosto le cavalca sfruttando un onda emotiva Il documentario Banksy e la ragazza del Bataclan, diretto da Edoardo Anselmi, abbraccia inizialmente uno stile Netflix esplicativo per illustrare il contesto della street art, e assume poi dei toni thriller seguendo il furgone bianco che ha rapito “La ragazza triste” di Banksy. Gli artisti del furto hanno sempre goduto di un certo fascino sullo schermo (David Niven ne La pantera rosa, Cary Grant in Caccia al ladro, Arsenio

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