Nelle sale direttamente da #CANNES75: Armageddon Time di James Gray

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Un affresco dell'America degli anni Ottanta in una delicata storia famigliare – Armageddon Time – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) La storia di una nazione vista attraverso gli occhi di un singolo personaggio. Il 1980 è un anno a dir poco cruciale per quanto riguarda la storia degli Stati Uniti d'America. Alla vigilia dell'elezione a Presidente di Ronald Reagan, il giovane Paul (interpretato da Michael Banks Repeta) frequenta una scuola pubblica insieme al suo amico Johnny (Jaylin Webb). Il ragazzo sogna di

SPECIALE #BERLINALE73 – 16/26 febbraio 2023 #6 (DAY 4)

Ingeborg Bachmann – Journey into the Desert di Margarethe von Trotta- La recensione di Marina Pavido (da Berlino Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Berlinale) Il ritratto delle opere della celebre scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann della regista Margarethe von Trotta anche se incompleto la fa conoscere al grande pubblico. Fragile, sensibile, ma anche estremamente intelligente, indipendente e arguta, Ingeborg Bachmann (qui impersonata dall’apprezzata Vicky Krieps) ha avuto, nel corso della sua vita, una turbolenta relazione con lo scrittore svizzero Max Frisch

SPECIALE #BERLINALE73 – 16/26 febbraio 2023 #3 (DAY 1)

 La recensione di Marina Pavido: She came to me di Rebecca Miller delude la critica ed il pubblico (da Berlino Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Berlinale) She came to me di Rebecca Miller film d’apertura del 73° Festival di Berlino – all’interno della sezione Berlinale Special – è la storia di due famiglie si alternano sul grande schermo. Steven (impersonato da Peter Dinklage) è un compositore in piena crisi creativa, sposato con la psicologa Patricia (Anne Hathaway) – una donna estremamente affascinante,

Nelle sale direttamente da #CANNE75 Decision to leave di Park Chan-wook

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Omicidi e amori impossibili – Decision to leave – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Un altro grande nome presente, in concorso, a questa 75° edizione del Festival di Cannes è il celebre regista coreano Park Chan-wook. In questa occasione, infatti, il cineasta ci ha regalato Decision to leave, un raffinato giallo con un’appassionata storia d’amore sullo sfondo, che non disdegna nemmeno di una gradita, velata ironia. Il cadavere di un uomo – probabilmente precipitato durante una scalata in montagna – cattura immediatamente l’attenzione

Nelle sale direttamente da #CANNES75: L’Envol di Pietro Marcello

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Legami famigliari e un futuro tutto da scoprire – L'Envol – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Il cineasta italiano Pietro Marcello è un vero è proprio motivo d’orgoglio per quanto riguarda il cinema italiano contemporaneo. Dopo i successi di Bella e perduta (2015) e Martin Eden (2019) eccolo approdare alla Croisette con la sua ultima fatica: L’Envol, film d’apertura della Quinzaine des Réalisateurs del 75° Festival di Cannes. La storia messa in scena, dunque, è quella della giovane Juliette (impersonata da Juliette Jouan),

Nelle sale direttamente da #CANNES75 EO di Jerzy Skolimowski

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Lo sfruttamento degli animali e un omaggio al grande Robert Bresson – EO – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Au Hasard Balthazar, diretto nel 1966 dal grande Robert Bresson è uno dei capolavori indiscussi della storia del cinema, senza paura di esagerazione alcuna. Parecchie aspettative, dunque, ha suscitato la presenza in concorso alla 75° edizione del Festival di Cannes di EO, ultima fatica del cineasta Jerzy Skolimowski, che – da sempre grande estimatore della pellicola di Bresson – ha voluto, appunto, realizzarne

Nelle sale direttamente da #Cannes75 Corsage di Marie Kreutzer

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Un'inaspettata Elisabetta d'Austria – Corsage – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Un insolito, controverso ritratto dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria (da tutti chiamata affettuosamente Sissi) è stato presentato in anteprima in occasione del Festival di Cannes 2022 – all’interno della sezione Un Certain Regard. Il lungometraggio in questione è Corsage, ultima fatica della regista austriaca Marie Kreutzer, con protagonista la celebre (e bravissima) Vicky Krieps. Elisabetta d’Austria è, in questa particolare occasione, una donna fragile, umana, ossessionata dalla cura del corpo e dal passare

Nelle sale direttamente da #CANNES75 Les Amamdiers di Valeria Bruni Tedeschi

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Sogni e drammi di giovani attori agli inizi degli anni Ottanta – Les Amandiers – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Secondo lungometraggio da regista dell’attrice Valeria Bruni Tedeschi, Les Amandiers – presentato in anteprima mondiale, in concorso, alla 75° edizione del Festival di Cannes – si è rivelato una piacevole sorpresa all’interno della celebre manifestazione cinematografica. Estremamente intimo e personale, il film mette in scena le vicende di Stella (una straordinaria Nadia Tereszkiewicz), una ragazza di vent’anni, che, all’inizio degli anni Ottanta, insieme

Nelle sale direttamente da #CANNES75 : Triangle of Sadness di Ruben Östlund

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Soldi e potere nella società capitalista – Triangle of Sadness – la recensione di Marina ( Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Se nel 2014 un’enorme ondata stava a rompere tutti i precari equilibri precostituitisi (nel lungometraggio Forza maggiore), ecco che, otto anni più tardi, è una tempesta in mare aperto – con conseguente naufragio – a ribaltare ruoli e situazioni. Il regista Ruben Östlund. – già Palma d’Oro a Cannes nel 2017 per The Square - si è divertito a sviscerare ogni aspetto e ogni bizzarra

Nelle sale direttamente da #CANNES75 Crimes of the Future di David Cronenberg

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Arte, chirurgia e mutazioni – Crimes of the Future – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Grande attesa al Festival di Cannes 2022 per Crimes of the Future, ultima fatica del regista canadese David Cronenberg, qui in corsa per la tanto ambita Palma d’Oro. In questo suo importante lungometraggio, Cronenberg ha ripreso, dunque, un discorso iniziato già negli anni Settanta, percorrendo un’ulteriore tappa di un processo iniziato più di cinquant’anni fa, in cui il corpo umano si evolve, subisce importanti mutazioni e si

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