Direttamente da #CANNES75 IO SONO TUO PADRE di Mathieu VADEPIED

Presentato nel 2022 ad Un Certain Regard come film d’inaugurazione è una storia di guerra il film IO SONO TUO PADRE (FATHER AND SOLDIER) di Mathieu VADEPIED viene presentato al pubblico in Italia. L’incipit ci porta nel 1920 vicino a Verdun in Francia dove i soldati scavano nel terreno estraendo resti umani. Il film inizia con musica greve, e già questo la dice lunga sul finale! 1917 Senegal una mandria di buoi condotti dai nomadi del posto tornano al villaggio all’alba, nascondendosi per evitare di essere arruolati forzatamente. Ma non si scappa

Da #CANNES75 GOD’S CREATURES di SAELA DAVIS & HANNA ROSE HOLMER

Emily Watson si esibisce in una performance imponente in questo dramma tradizionale irlandese madre-figlio La quiete di un paesino di mare delle isole irlandesi dove l’attività di sostentamento  risiede nella pesca e nella lavorazione del pescato viene improvvisamente turbata dalla morte di un giovane pescatore. Mentre nella famiglia di Mary si prega tanto come si addice in questa terra irlandese, alla morte inaspettata segue il ritorno del figlio Brian da tanti anni immigrato in Australia. Madre e figlio ricongiunti decidono di ripristinare l’allevamento di ostriche abbandonato dal padre e dal nonno. Non tutti sono

Direttamente da #CANNES75 #LEILA’sBROTHERS di Saeed ROUSTAEE

Presentato a Cannes della scorsa edizione uno spaccato della società iraniana Un anziano fuma la sigaretta mentre osserva alcuni lavoratori di una fabbrica. Improvvisamente ai lavoratori viene ordinato di fermarsi e recarsi alla moschea a pregare, dove ritroviamo anche l’anziano uomo pregare. Fuori della fabbrica i lavoratori rumoreggiano. Dopo l’introduzione “sociale” per farci immergere in un paese teocratico come l’Iran veniamo introdotti in un ambiente familiare della giovane Leila e dei suoi fratelli (da qui il titolo) alle prese con una eredità. Leila e i suoi fratelli non riescono ad avere una visione

Nelle sale direttamente da #CANNES75: Armageddon Time di James Gray

Un affresco dell'America degli anni Ottanta in una delicata storia famigliare – Armageddon Time – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) La storia di una nazione vista attraverso gli occhi di un singolo personaggio. Il 1980 è un anno a dir poco cruciale per quanto riguarda la storia degli Stati Uniti d'America. Alla vigilia dell'elezione a Presidente di Ronald Reagan, il giovane Paul (interpretato da Michael Banks Repeta) frequenta una scuola pubblica insieme al suo amico Johnny (Jaylin Webb). Il ragazzo sogna di

Nelle sale direttamente da #CANNE75 Decision to leave di Park Chan-wook

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Omicidi e amori impossibili – Decision to leave – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Un altro grande nome presente, in concorso, a questa 75° edizione del Festival di Cannes è il celebre regista coreano Park Chan-wook. In questa occasione, infatti, il cineasta ci ha regalato Decision to leave, un raffinato giallo con un’appassionata storia d’amore sullo sfondo, che non disdegna nemmeno di una gradita, velata ironia. Il cadavere di un uomo – probabilmente precipitato durante una scalata in montagna – cattura immediatamente l’attenzione

Nelle sale direttamente da #CANNES75: L’Envol di Pietro Marcello

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Legami famigliari e un futuro tutto da scoprire – L'Envol – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Il cineasta italiano Pietro Marcello è un vero è proprio motivo d’orgoglio per quanto riguarda il cinema italiano contemporaneo. Dopo i successi di Bella e perduta (2015) e Martin Eden (2019) eccolo approdare alla Croisette con la sua ultima fatica: L’Envol, film d’apertura della Quinzaine des Réalisateurs del 75° Festival di Cannes. La storia messa in scena, dunque, è quella della giovane Juliette (impersonata da Juliette Jouan),

Nelle sale direttamente da #CANNES75 EO di Jerzy Skolimowski

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Lo sfruttamento degli animali e un omaggio al grande Robert Bresson – EO – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Au Hasard Balthazar, diretto nel 1966 dal grande Robert Bresson è uno dei capolavori indiscussi della storia del cinema, senza paura di esagerazione alcuna. Parecchie aspettative, dunque, ha suscitato la presenza in concorso alla 75° edizione del Festival di Cannes di EO, ultima fatica del cineasta Jerzy Skolimowski, che – da sempre grande estimatore della pellicola di Bresson – ha voluto, appunto, realizzarne

Nelle sale direttamente da #Cannes75 Corsage di Marie Kreutzer

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Un'inaspettata Elisabetta d'Austria – Corsage – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Un insolito, controverso ritratto dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria (da tutti chiamata affettuosamente Sissi) è stato presentato in anteprima in occasione del Festival di Cannes 2022 – all’interno della sezione Un Certain Regard. Il lungometraggio in questione è Corsage, ultima fatica della regista austriaca Marie Kreutzer, con protagonista la celebre (e bravissima) Vicky Krieps. Elisabetta d’Austria è, in questa particolare occasione, una donna fragile, umana, ossessionata dalla cura del corpo e dal passare

Nelle sale direttamente da #CANNES75 Les Amamdiers di Valeria Bruni Tedeschi

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Sogni e drammi di giovani attori agli inizi degli anni Ottanta – Les Amandiers – la recensione di Marina (Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Secondo lungometraggio da regista dell’attrice Valeria Bruni Tedeschi, Les Amandiers – presentato in anteprima mondiale, in concorso, alla 75° edizione del Festival di Cannes – si è rivelato una piacevole sorpresa all’interno della celebre manifestazione cinematografica. Estremamente intimo e personale, il film mette in scena le vicende di Stella (una straordinaria Nadia Tereszkiewicz), una ragazza di vent’anni, che, all’inizio degli anni Ottanta, insieme

Nelle sale direttamente da #CANNES75 : Triangle of Sadness di Ruben Östlund

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Soldi e potere nella società capitalista – Triangle of Sadness – la recensione di Marina ( Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes) Se nel 2014 un’enorme ondata stava a rompere tutti i precari equilibri precostituitisi (nel lungometraggio Forza maggiore), ecco che, otto anni più tardi, è una tempesta in mare aperto – con conseguente naufragio – a ribaltare ruoli e situazioni. Il regista Ruben Östlund. – già Palma d’Oro a Cannes nel 2017 per The Square - si è divertito a sviscerare ogni aspetto e ogni bizzarra

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