Direttamente da #CANNES75 #LEILA’sBROTHERS di Saeed ROUSTAEE

Presentato a Cannes della scorsa edizione uno spaccato della società iraniana

Un anziano fuma la sigaretta mentre osserva alcuni lavoratori di una fabbrica. Improvvisamente ai lavoratori viene ordinato di fermarsi e recarsi alla moschea a pregare, dove ritroviamo anche l’anziano uomo pregare.

Fuori della fabbrica i lavoratori rumoreggiano.

Dopo l’introduzione “sociale” per farci immergere in un paese teocratico come l’Iran veniamo introdotti in un ambiente familiare della giovane Leila e dei suoi fratelli (da qui il titolo) alle prese con una eredità. Leila e i suoi fratelli non riescono ad avere una visione per il loro bene comune. Siamo di fronte al sopravvento del dio denaro che avvelena i rapporti familiari stretti mandando in rovina le relazioni e non solo. Nonostante tutto Leila è una donna determinata e si difende bene dagli attacchi dei suoi fratelli.

Il film sconta l’eccesiva presenza di dialoghi spesso serrati che distolgono lo spettatore dal contesto in cui svolge la storia. Ovviamente per i limiti imposta dalla lingua originale siamo costretti a leggere la traduzione dei sottotitoli che spesso può tralasciare dettagli idiomatici della lingua originale (Iran) facendo sfuggire alcune parti essenziali.

Ma è del tutto chiaro la contrapposizione tra le antiche tradizioni ed una visione realistica dell’oggi. E’ noto come in Iran sia molto sentito l’incongruenza liberticida tra il  regime degli Ayatollah e il mondo moderno democratico. E’ una astuzia del regista per superare la censura di stato.

Finalmente dopo 80 minuti il film prenda una sua forma anche se non si sa dove andrà. Ci è sembrata una lotta estenuante tra il regista e lo spettatore sulle indiscutibili mancanze del regime iraniano attuale in una pièce teatrale.

Vogliamo sottolineare che il film LEILA E I SUOI FRATELLI di Saeed Roustayi distribuito da I Wonder Pictures (uscita 06 aprile)  è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente Motivazione:

Un padre padrone malato e tirannico. Quattro fratelli diversamente inetti. Una sorella che è l’unica a vederci chiaro e tenta come può di salvare tutti dalla miseria. Fluviale, feroce, tragicomico, irriverente, corrosivo spaccato del vecchio Iran patriarcale che divora i propri figli e del nuovo Iran che si ribella.

Diretto da un regista nato nel 1989 e interpretato non a caso dalla magnifica Taraneh Alidoosti, attrice già cara a Farhadi.

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