Quest’anno l’ANEC Lazio ha preparato una strepitosa carrellata direttamente dall’ultimo Festival di Cannes.
Noi c’eravamo per voi e vi proponiamo i nostri commenti sui film, in particolare oggi 24 Giugno – a ROMA PRATI potrete vedere:
Cinema GIULIO CESARE
h.19:00 L’HISTORIE DE SOULEYMANE di Boris Lojkine / 93’ (UN CERTAIN REGARD)
PREMIO MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE PREMIO DELLA GIURIA
PREMIO FIPRESCI
Ma ecco cosa ha scritto Maria Vittoria Battaglia:
“The story of Souleymane è un film toccante e profondamente umano che racconta la storia di un immigrato irregolare in Francia. Souleymane, interpretato con intensità e autenticità, lavora come rider per guadagnare qualche soldo da mandare a casa per le cure della madre malata e per acquistare i documenti necessari per la domanda di asilo.
Il giorno dell’intervista per la pratica d’asilo è un momento cruciale nella vita di Souleymane. Assistito da un esperto, ha memorizzato una storia di violenza e guerra, sperando che questa narrazione possa convincere le autorità a concedergli il permesso di soggiorno. Tuttavia, l’operatrice che conduce l’intervista l’ha già sentita innumerevoli e lo invita a raccontare la sua vera storia.
Inizialmente esitante, Souleymane si apre gradualmente, e ciò che emerge non è un racconto di orrori, ma una storia di speranza e desiderio. Il film cambia prospettiva, focalizzandosi non più sulla violenza, ma sulla libertà, sulla possibilità di superare una situazione paralizzante per aiutare le persone che ama. Questo cambio di focus è gestito con maestria dalla regia, che ci guida attraverso le emozioni e le aspirazioni di Souleymane, rendendo il suo viaggio interiore il vero cuore del film.
Il finale lascia aperta la questione del permesso di soggiorno, non sappiamo se otterrà i documenti che tanto desidera, ma ciò che sappiamo con certezza è che ogni storia merita di essere raccontata e ascoltata. La conclusione ci invita a riflettere sulla dignità umana e sull’importanza di dare voce a chi spesso non ne ha.
Il film offre un ritratto sincero della situazione degli immigrati, intrappolati tra il desiderio di lavorare e costruirsi un futuro e una società che li criminalizza per la loro condizione. Il film non cerca di fornire risposte facili, ma invita lo spettatore a confrontarsi con le difficoltà e le speranze di chi è costretto a vivere ai margini.”
h.21:00 ALL WE IMAGINE AS LIGHT di Payal Kapadiya / 115’ (CONCORSO)
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Ma ecco cosa ha scritto Valentina Vignoli:
“Mumbai è la città delle illusioni”, afferma una delle protagoniste di All We Imagine as Light.
La regista Payal Kapadia ci porta attraverso questa città seguendo lo sguardo di tre donne, tre generazioni.
Dai villaggi circostanti, tutti emigrano a Mumbai, dove c’è lavoro e movimento incessante. Si possono dimenticare le pene d’amore, ci si può perdere, si può ricominciare, oppure si può restare in attesa…
Prabha e Anu sono due infermiere. Convivono in un appartamento insieme a una gattina e faticano ad arrivare a fine mese.
Soffrono entrambe per amore: Prabha si è sposata anni prima per volere della famiglia, un matrimonio arrangiato che l’ha vista poi restare sola quando il marito si è trasferito in Germania. Anu, più giovane, si innamora di un musulmano, cosa che non è vista bene dalle colleghe dell’ospedale. È costretta a vivere questa storia furtivamente.
L’arrivo di un terzo personaggio farà riscoprire alle due donne quel mondo distante dal rumore della città, dove tra il mare e gli alberi i loro sogni non sembreranno più così lontani. Lo sguardo occidentale viaggia attraverso questo film.
Una musica da pianoforte jazz, dolce, ci fa vivere le loro passioni, mentre la vita della città scorre tra treni e autobus sovrappopolati.
Le protagoniste non ci nascondono le loro emozioni: non ci sono giochi, tutto è limpido in una cultura dove la parola “oggi” significa anche “domani”.
Giovane e al suo primo lungometraggio di finzione, Kapadia ha già un suo stile, una sua firma.
Si distingue dandosi tempo, facendoci pian piano scoprire i colori, le spezie, gli odori di una cultura che raramente arriva sugli schermi occidentali, se non attraverso le collaborazioni con Bollywood.
Dopo aver vinto nel 2021 il premio al miglior documentario con A Night of Knowing Nothing, All We Imagine as Light ha vinto il Grand Prix al Festival di Cannes; primo film indiano in concorso da trent’anni. Sarà distribuito in Italia ma non si ha ancora una data certa.”
Mentre al Cinema EDEN FILM CENTER sono previste le seguenti proiezioni:
h.18:30 MONGREL di Chiang Wei Liang, You Qiao Yin / 128’ (QUINZAINE DES CINÉASTES)
Sinossi: Il debutto alla regia di Chiang e You con Mongrel è incentrato su un migrante illegale che diventa badante per anziani e disabili nelle montagne di Taiwan.
h.21:00 TWILIGHT OF THE WARRIORS: WALLED IN di SOI Cheang / 125’ (FUORI CONCORSO – MIDNIGHT SCREENING)
Sinossi: un rifugiato cinese-vietnamita entra accidentalmente nella famigerata città murata di Kowloon dove combatte amici e nemici.
La Redazione di RdC