#BERLINALE 74ma ed. 15/25 febbraio 2024 SPECIALE #14 (DAY 5)

Lo sguardo critico di Vittorio De Agrò dallo Zoo Palast

(da Berlino Luigi Noera con la gentile collaborazione di Maria Vittoria Battaglia e Vittorio De Agrò della Redazione RdC– Le foto sono pubblicate per gentile concessione della #BERLINALE)

#Forum ci consegna un lungo (anche troppo), accurato, intenso omaggio alla carriera del celebre attore americano Henry Fonda, mentre nella sezione #GenerationKplus lo spettatore viene condotto in uno spicchio del Perù ancorato alle tradizioni ed il rispetto di Madre Natura in Raíz

#HenryFondaforPresident è un documentario scritto e diretto da Alexander Horwath presentato nella sezione #Forum.

Sinossi: Nel 1980, due biografie si incrociano in un cinema parigino: quelle del giovane frequentatore di cinema Alexander Horwath e dell’attore Henry Fonda. Partendo da qui il regista crea un memoriale cinematografico meravigliosamente complesso sia per gli Stati Uniti che per il narratore e attore Fonda: un presidente  mai esistito.

#HenryFondaForPresident di Alexander Horwath – Austria / Germania 2024 – | WP | DOC

Recensione: L’estate del 1980 ha rappresentato un  passaggio cruciale del secolo scorso.

A Mosca si svolgono i Giochi della XXII Olimpiade moderna, ma sono ricordati come quelli del boicottaggio  di Usa e di altri 64 Paesi come protesta all’invasione sovietica dell’Afghanistan avvenuta nel 1979.

A Detroit invece Ronald Reagan ottiene la nomination del Partito Repubblicano come candidato alle presidenziali.

Ronald Reagan definito il grande e suadente comunicatore,  aveva un passato come attore agli albori di Hollywood.

Questi due avvenimenti di per sé importanti, hanno “artisticamente” condizionato anche l’allora  giovane cinefilo  Alexander Horwath, nel vedere e studiare per anni la carriera del celebre attore Henry Fonda in chiave antropologica e sociale prima ancora che artistica.

Alexander Horwath colpito dall’ascesa di Ronald Reagan, si chiede e stimola lo spettatore a fare lo stesso, se  Henry Fonda non  sarebbe stata la nemesi perfetta del candidato repubblicano.

“Henry Fonda for president” è un lungo (anche troppo nella durata di 3h e 4 min), accurato, intenso omaggio alla carriera del celebre attore , riproponendo numerosi stralci di scene e personaggi interpretati da Fonda nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera.

Le immagini di “repertorio” si alternano alle risposte date dallo stesso Fonda alla sua ultima intervista prima della morte.

Quello del regista non è una mera  celebrazione dell’attore, bensì è il tentativo di raccontare la storia degli Stati Uniti ed i cambiamenti della società tramite i personaggi interpretati da Fonda.

Henry Fonda non si limita al lavoro attoriale, secondo Horwath, bensì li fa propri indossando la maschera di turno, scomparendo dietro il personaggio.

Se per la mia generazione (over 40) , è Tom Hanks l’incarnazione perfetta dell’americano medio con i suoi pregi e difetti,  volgendo lo sguardo all’indietro non si può non sottolineare quanto fu forte e costante lo scambio culturale ed il legame emotivo tra Henry Fonda e l’anima e cuore del popolo americano

Scorrendo la lunga carrellata di film e personaggi di Fonda si delinea abbastanza chiaramente uno scambio continuo e reciproco tra l’attore e la società,  certificando così l’idea iniziale di una fantasiosa “Repubblica di Fonda” esistita parallelamente alla storia degli USA.

“Henry Fonda for President” è un progetto interessante, godibile, ma allo stesso tempo prolisso e ridondante in molti passaggi, che ne appesantiscono la visione.   Il regista compie il più classico degli errori : strafare , allungare il brodo perdendo di vista l’obiettivo finale del film.

In conclusione “Henry  Fonda for president” è consigliato per un duplice motivo: in primo luogo rivedere ed apprezzare all’opera un leggenda  del cinema mondiale ed in secondo di vedere la storia americana da una diversa prospettiva, quella di Henry Fonda,  un attore ed un uomo capace d’ispirare le scelte di una vita  di un giovane cinefilo in un calda estate del 1980.

#THROUGHROCKSANDCLOUDS di  Franco García Becerra , è stato presentato nella sezione #GenerationKplus

Sinossi: Feliciano ha otto anni e lavora come allevatore di alpaca. Negli ultimi giorni il suo umore è alle stelle perché il Perù ha la possibilità di qualificarsi per la Coppa del Mondo. Tuttavia, i piani di espansione di una compagnia mineraria rischiano di mettere a repentaglio il futuro del suo villaggio.

Raíz #THROUGHROCKSANDCLOUDS  di Franco García Becerra | con Alberth Merma, Nely Huayta, Richard Apaza, José Merma, Rubén Huillca – Peru / Cile 2024 | WP

Recensione:

“Panem et circenses” dicevano i latini.

Oggi più prosaicamente   Il calcio è diventato  il nuovo “oppio” dei popoli.

I mondiali di calcio sono un evento planetario catturando l’attenzione ed interesse anche delle popolazioni più lontane e povere del mondo.

La nazionale di calcio incarna l’orgoglio , i sogni ed il desiderio di riscatto di tutto un Paese e così accade per Feliciano, il bambino protagonista di questa storia.

Dopo 36 anni il Perù ha la concreta possibilità di qualificarsi per i Mondiali di Russia 2018 e Feliciano sogna di portare  con sé il suo migliore amico Ronaldo, un’ alpaca, in Russia.

Feliciano trascorre le sue giornate con Ronaldo e del suo cane Rambo, e facendo pascolare le alpacche,  unica fonte di sostentamento della sua famiglia e  della sua comunità.

L’attesa di Feliciano per il match decisivo del Perù si scontra con la crescente preoccupazione degli adulti del villaggio riguardo l’attività espansiva di una società mineraria che nel costruire le strade idonee al passaggio dei camion sta distruggendo  i pascoli per le alpacche.

“Tra rocce e nuvole”, presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2024 nella sezione “Generation”,  conduce lo spettatore in uno spicchio del Perù ancorato alle tradizioni , al rispetto della natura e degli animali come condizione necessaria per la sopravvivenza.

Osserviamo, ammiriamo la bellezza incontaminata delle Ande innevate e la semplicità di una comunità  che vive in simbiosi con l’ambiente.

Vediamo attraverso gli occhi innocenti di Feliciano, come questo armonioso equilibrio rischi di frantumarsi per colpa dell’innovazione e sviluppo di una società avida ed indifferente alle tradizioni.

Feliciano è concentrato sulla partita decisiva del Perù fino a quando il suo caro Ronaldo è scomparso dopo che molte alpacche sono state travolte ed uccise dopo il passaggio di alcune misteriose motociclette nel villaggio.

Ora la priorità di Feliciano è quella di ritrovare ad ogni costo  il suo miglior amico, anche invocando l’aiuto di leggendarie figure locali.

Feliciano dimostra d’essere più saggio dei veri adulti , ritrovare l’amico   vale più di qualsiasi altra cosa, anche di qualificazione ai Mondiali

Franco García Becerra costruisce con bravura e sensibilità una piccola grande storia d’amicizia , coraggio e difesa dell’identità locale utilizzando i Mondiali di calcio come  strumento di racconto e confronto tra differenti generazioni.

Alberth Merma sebbene non sia formalmente un attore professionista, dimostra d’esserlo sulla scena interpretando il ruolo di Feliciano  risultando credibile e naturale.

“Tra rocce e nuvole” è  una visione godibile, particolare,  intensa ed unica come è una storia intrisa di valori  e tradizioni di un popolo.

Vittorio De Agrò (RS) della Redazione RdCtrf

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