Trascorrere pochi minuti a fare qualcosa del tutto nuovo e mai fatto prima nella vita, può davvero cambiare il corso di un’intera esistenza

Il film #DieciMinuti è liberamente tratto dal romanzo “Per Dieci Minuti” di Chiara Gamberale, sceneggiatura  da Francesca Archibugi e Maria Sole Tognazzi, con : Barbara Ronchi, Margherita Buy, Fotini Peluso, Alessandro Tedeschi,   Barbara Chichiarelli, Anna Ferruzzo, Marcello Mazzarella.

Trascorrere pochi minuti a fare qualcosa del tutto nuovo e mai fatto prima nella vita, può davvero cambiare il corso di un’intera esistenza. È questo quello che Bianca imparerà durante una crisi esistenziale.

Fare nuove conoscenze, scoprire legami speciali e ascoltare chi da sempre le vuole bene sembra poco, ma può permettere a una persona, in questo caso Bianca, di ricominciare e di rinascere.

Generalmente non esistono avvisaglie  prima dell’implosione e se semmai ci fossero state, non saremmo stati  in grado di coglierle.

Alcune volte è la fine di una relazione, di un matrimonio, la morte di una persona. Ma  come ci insegna ogni bravo terapista,  quello è soltanto un effetto e le cause del malessere vanno ricercate nel nostro essere.

Maria Sole Tognazzi   raccogliendo la sfida creativa dei due produttori uomini, ha realizzato l’adattamento cinematografico del popolare romanzo “Per Dieci Minuti” di Chiara Gamberale uscito ormai dieci anni fa.

Togliamoci subito “il dente”: il film “Dieci minuti” è cosa ben diversa rispetto al romanzo, o almeno così appare per chi ha letto il romanzo dieci anni fa.

Il “liberamente” dichiarato da Francesca Archibugi e dalla stessa Tognazzi nell’atto di scrivere la sceneggiatura del film, certifica  il distacco narrativo e artistico dal testo originale.

Le due sceneggiatrici hanno modificato la struttura narrativa, aggiunto nuovi personaggi come ad  esempio quello di Jasmine (ben interpretato da Fotini Peluso ), sorellastra di  Bianca (Barbara Ronchi),  sperando comunque di ripetere la “connessione” emozionale anche con lo spettatore.

“Dieci minuti” va visto, sentito e giudicato come un film di genere “introspettivo”, perché  sarebbe inutile oltre che sbagliato confrontarlo con il romanzo capace di toccare le corde più profonde del lettore.

“Dieci minuti” vuole raccontare, mostrare e soprattutto far vivere allo spettatore la “discesa all’inferno” di Bianca,  iniziata dalla fine del suo matrimonio, quando Nick (Alessandro Tedeschi), ha deciso di lasciarla dopo diciotto anni.

Nick non è soltanto un marito per Bianca, ma è il suo tutto, essendo cresciuti insieme.

Bianca ha perso il suo punto di riferimento , sentendosi vuota, impaurita, angosciata e vorrebbe spiegare il proprio malessere a sua sorella Jasmine, ma non trova le parole.

Barbara Ronchi ha tentato con esperienza, talento e sensibilità di indossare i panni di Bianca e soprattutto d’incarnarne le fragilità, riuscendo in parte.

La Bianca è risultata troppo “perfetta” nel rappresentare il proprio dolore,  sofferenza e solitudine. Anziché crearsi un connessione emotiva con lo spettatore, quest’ultimo ha avuto la sensazione d’assistere ad un volenteroso esercizio attoriale fine a sé stesso. Per superare la traversata nel deserto è necessario avere un terapista/psichiatra bravo e non un medico “pietoso” ed una serie di amici su cui contare.

Margherita Buy si ritaglia su sé stessa il ruolo della psichiatra “apparentemente” burbera ed innovativa nel cura, rivelandosi complessivamente credibile e convincente.

Fotini Peluso nel ruolo di Jasmine , supera per intensità e presenza scenica le più quotate colleghe Ronchi e Buy, dando prova d’essere pronta anche per ruoli da protagonista.

“Dieci minuti” è la storia di un crollo prima fisico e poi  esistenziale di una donna e della sua “rinascita”.

“Dieci minuti “sebbene tratti il dolore e disagio femminile,  è rivolto anche alla dinamica di coppia.

Ci scuseranno le lettrici, ma ci è sembrata un’opera riuscita a metà, che offre comunque  lo sguardo alla capacità di resistenza dall’ottica femminile.

Vittorio De Agrò (RS)