SPECIALE #CANNES74 – 6/17 luglio 2021 #8 (DAYS11&12)

Alle battute finali i vincitori della sezione UCR trampolino di lancio di nuovi talenti

(da Cannes Luigi Noera – Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes)

Di stampo tutto francese le battute finali per questa edizione di rilancio della Cinematografia Mondiale

Gli ultimi due film in concorso sono francesi:

LES INTRANQUILLES di JOACHIM LAFOSSE – Damien è un padre iperattivo, mentre la moglie Leïla è un tipo tranquillo e si vuole godere la vacanza. Ma Damien non si da tregua riposa poco, fa la spesa, prepara la cena insomma fugge da qualcosa. E’ un film divertente sulla paranoia umana. Il protagonista è una persona creativa: un pittore! In un film dal ritmo sostenuto che non da tregua allo spettatore, ma anche storia di disagio mentale. Dopo vari tentativi il protagonista accetta la sua malattia e si ricovera in ospedale per dare tregua alla sua famiglia e soprattutto alla moglie Leïla. Infatti la malattia di Damien diventa la malattia di tutta la famiglia, in gioco c’è la salute del loro figlio e questo è una spinta in più per il protagonista.

NITRAM di JUSTIN KURZEL – La parola riecheggia qualcosa di esplosivo, e il film lo è. La vera storia di un giovane detto Nitram per la sua passione per i giochi d’artificio. La sua fanciullezza è stata depredata dall’ego materno che gli ricorda “ I am your mother, I give you birthday!” In questa frase è raccolta l’essenza della tragedia che sta per compiersi, dopo tanti tentativi della madre di non ammettere di essere la causa di quanto accade. Rimasto orfano del padre , dopo aver acquistato un arsenale di armi nella sua debole mente si intravede la vendetta (ma per che cosa?) verso una anziana coppi che ha acquistato una villetta che lui desiderava tanto. Ma la carneficina deve ancora iniziare. Il suo obiettivo è un centro di svago al mare. Con freddezza filma la mattanza. Da un fatto veramente accaduto in Australia nel 1996 che dopo 25 morti innocenti venne rivista la legge sul possesso di armi.

Lo aspettavamo con ansia a Cannes Premiere la prova intima d’autore di Marco Bellocchio che ha avuto una stand ovation al termine della proiezione di MARX PUÓ ASPETTARE – uno sguardo intimo e generoso sulla famiglia del regista – Si inizia dal fratello Camillo che muore nel 1968. Quasi cinquant’anni dopo, Marco riunisce tutta la sua famiglia per un pranzo. Con la sua famiglia si interroga su Camillo, il suo gemello scomparso quando aveva solo 29 anni. Fratelli. I nipoti. La sorella della fidanzata dell’epoca. Uno psichiatra. Un prete. Parlando con ciascuno di loro, rievocando quegli anni e quei fatti, Marco ricostruisce i pezzi del passato, dando finalmente corpo a un fantasma con cui ha avuto a che fare per tutta la vita. Marco Bellocchio, attraverso la sua famiglia, fa rivivere la storia del fratello, senza filtri né pudore, quasi un’indagine, che ricostruisce un’epoca storica e tesse il filo rosso di tanto del suo cinema.

Ma passiamo alla cerimonia di premiazione di UCR.

Da quest’anno Un Certain Regard è ritornato ad autori emergenti ed ha offerto venti lungometraggi in concorso. Sei di loro sono stati i primi film a competere anche per la Camera d’or. Il film di apertura è stato Onoda – 10 000 notti nella giungla di Arthur Harari.

Guidata dal regista e sceneggiatore Andrea Arnold, la giuria era composta dal regista e sceneggiatore Mounia Meddour, dall’attrice Elsa Zylberstein, dal regista e sceneggiatore Daniel Burman e da Michael Covino, regista e attore.

La giuria ha commentato così “Nelle nostre discussioni, le due cose che dicevamo costantemente erano: “questo film è molto coraggioso” e “questo film viene dal cuore”. Molti dei film sono molto appassionati e molti dei film parlano di cose di cui è difficile parlare.”

Ma ecco i palmares:

Premio Un Certain Regard a RAZZHIMAYA KULAKI (UNCLENCHING THE FISTS) regia di Kira KOVALENKO

Premio della Giuria a GROSSE FREIHEIT  (GREAT FREEDOM) regia di Sebastian MEISE

Premio d’ensemble a BONNE MÈRE (GOOD MOTHER) regia di Hafsia HERZI

Premio Coraggio

LA CIVIL regia di Teodora Ana MIHAI

Premio dell’originalità

LAMB regia di Valdimar JÓHANNSSON

Menzione speciale

NOCHE DE FUEGO  (PRAYERS FOR THE STOLEN) regia di Tatiana HUEZO

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