#VENEZIA79 – 31/8 -10/9/2022 SPECIALE #13: (DAY 8) Le pillole dal WEB di Maria Vittoria Battaglia

(da Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Maria Vittoria Battaglia, Vittorio De Agrò e Anna Maria Stramondo – Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Biennale)

La Mostra è accanto all’Ucraina con un doc che testimonia le atrocità della guerra

ORIZZONTI

LUXEMBOURG, LUXEMBOURG di ANTONIO LUKICH con Amil Nasirov, Ramil Nasirov, Lyudmyla Sachenko / Ucraina / 105’

SINOSSI

Ci sono tanti posti bellissimi dove morire. Il Lussemburgo non è uno di questi. Bello o no, comunque, in Lussemburgo morire è costosissimo. Quando due gemelli apprendono che il padre, che non vedono da tempo, è malato e si trova in Lussemburgo, decidono di partire per vederlo un’ultima volta. L’uomo che incontrano è davvero il tipo tosto che ricordano?

COMMENTO DEL REGISTA

“Mio padre è morto nel 2016 in una opulenta città europea. Non lo conoscevo bene e l’avevo visto solo poche volte in vita mia. Qualcuno mi ha detto che era amico di Antonio Banderas, che conosceva Maradona di persona e che vestiva Prada. Naturalmente, vogliamo sentire solo cose buone sui nostri genitori: per tutti noi è doloroso ammettere i loro fallimenti e trovare nel ripostiglio delle scarpe malandate invece di scarpe Prada. Ljuksemburg, Ljuksemburg è la mia dichiarazione d’amore verso mio padre, che che era perennemente in fuga. E che ho cercato così a lungo di afferrare, nella speranza che rispondesse alle mie domande. Perché siamo così attratti da chi se ne va?”

Il giudizio di Maria Vittoria è: 2,5/5

Due gemelli ucraini ricevono la notizia della morte del padre, nel Lussemburgo, e si avviano per un ultimo saluto. L’impalcatura del film è semplice, è il tema del doppio: i gemelli sono uguali ma opposti, nel modo d’essere, nel modo di vivere, nel rapporto con gli altri e con i genitori. Ma il doppio non si ritrova solo nel carattere un po’ manicheo dei gemelli; è duplice la figura paterna, affettuosa e presente nell’infanzia, lontana e sconosciuta nel presente. Lo ritroviamo nei continui scambi di identità, dei fratelli, delle persone incrociate nella quotidianità, nella morte stessa.

Eppure, per quanto quello del doppio possa essere un tema sempre allettante nel cinema, esso non trova spazio nel film: il doppio diventà così vaghezza che non porta da nessuna parte e quando, vagando alla buona – proprio come i fratelli disorientati nelle strade del Lussemburgo – arriviamo alla fine, quello che rimane è solo tanta confusione.

ORIZZONTI EXTRA

NOTTE FANTASMA di FULVIO RISULEO con Edoardo Pesce, Yothin Clavenzani / Italia / 83’

SINOSSI

È sera. Tarek ha diciassette anni e sta raggiungendo i suoi amici, che al telefono gli chiedono di passare prima dal parco e comprare qualche grammo di fumo: niente di che, solo qualcosa per divertirsi di più. Il ragazzo compra la merce nel parco buio, ma quando ne esce scopre che qualcuno lo ha visto: un poliziotto in borghese, seduto nella propria auto. L’uomo potrebbe semplicemente requisirgli il fumo, minacciarlo un po’ e poi lasciarlo andare, oppure potrebbe decidere di portarlo in centrale e chiamare i suoi genitori. Ma non opta per nessuna di queste due soluzioni. Carica il giovane in macchina e mette in moto. Dove lo vuole portare? Il poliziotto è ambiguo, misterioso. Cosa vuole dal giovane? Tarek è in scacco, non può andare via. Il poliziotto lo costringe a stare con lui per tutta la notte, vagando senza meta apparente, sostando ora in un luogo, ora in un altro. Se in certi momenti si mostra gentile e complice, in altri tira fuori un lato minaccioso. Piano piano diventa chiaro che non sta bene. Il suo cervello corre troppo veloce, è un treno in corsa con i freni rotti… E Tarek è su questo treno con lui.

COMMENTO DEL REGISTA

“La storia del film la fanno i due protagonisti diametralmente opposti che si svelano attraverso il dialogo. Come sceneggiatore del film il mio lavoro è quello di creare dialoghi chiari e stilizzati, come regista ho l’obbligo di manometterli, trasformarli e renderli realistici. Il tutto grazie all’aiuto dei due grandi interpreti che recitano nel film.
Notte fantasma entra nella tipologia di film ‘tutto in una notte’. Il tempo limitato permette di concentrarsi sui dettagli, dando importanza a quelle piccole cose che in altre storie si finirebbe per trascurare. La notte isola i personaggi come se, nel buio, il tempo fosse fermo e lo spazio diventasse un luogo astratto.”

Il giudizio di Maria Vittoria è: ⅗

Risuleo porta su schermo l’incontro paradossale tra un diciassettenne di origini egiziane e un poliziotto instabile, sviluppato il tutto nello spazio di una notte.

Una notte in cui i personaggi si muovono senza una reale meta, vagando tra posti e posti in modo informe, come informe è il dialogo che li tiene uniti senza una vera connessione, e senza portare, almeno apparentemente, da alcuna parte. E’ una notte fantasma, proprio perchè tutto ciò che accade sembra effettivamente non accadere. E come il sole sorge, la mattina spazza via tutto, e quel che trovava spazio nella notte cessa di esistere. I due personaggi sigillano l’incontro in un ultimo abbraccio, e il sipario si chiude su questa notte instabile, informe, inverosimile.

FUORI CONCORSO – NON FICTION

FREEDOM ON FIRE: UKRAINE’S FIGHT FOR FREEDOM di EVGENY AFINEEVSKY Ucraina, UK, USA / 118’

SINOSSI

Il film descrive la raccapricciante realtà di questa guerra immotivata, scatenata da Vladimir Putin. È un’esplorazione del coraggio del popolo ucraino, fieramente determinato a resistere ‘fino all’ultima goccia di sangue’. Dimostrando una stupefacente capacità di rimanere uniti e difendere la sovranità del proprio Paese, gli ucraini mostrano compassione e resilienza anche al cospetto della morte, della distruzione e di inconcepibili crimini di guerra. Il film trasporta gli spettatori attraverso una guerra iniziata nel 2014 all’indomani di piazza Maidan (Rivoluzione della Dignità) e proseguita fino all’invasione russa del 2022. Attraverso le storie personali di civili, bambini, soldati, medici, anziani, giornalisti, leader religiosi e volontari internazionali, è un diario che restituisce l’umanità a milioni di persone le cui vite sono state stravolte da otto anni di conflitto.

COMMENTO DEL REGISTA

“Il nostro team era determinato a documentare gli atroci eventi accaduti in Ucraina per dimostrare al mondo il vero eroismo, il trionfo dello spirito umano e che i valori democratici avranno la meglio. Nella primavera del 2022, il mondo osservava la situazione in Ucraina, dapprima con profonda preoccupazione e incomprensione, successivamente con paura e sostegno. Tuttavia, ad oggi non si comprende ancora appieno quanto è accaduto al centro dell’Europa, a persone pacifiche in un Paese pacifico. Come è avvenuta questa tragica guerra? È avvenuta ora oppure otto anni fa ed è semplicemente passata inosservata agli occhi del mondo? E dove ha trovato il popolo ucraino la forza e la rabbia per combattere? Cosa succederà dopo? Abbiamo cercato di rispondere a queste domande e di raccontare la storia più completa possibile, per aiutare a cogliere la vera essenza di questa guerra.”

Il giudizio di Maria Vittoria è: ⅗

E’ il 23 febbraio 2022.

Tutto il mondo è sconvolto da una notizia: l’Ucraina brucia sotto le bombe, i carri russi entrano a Kiev. E’ iniziata la guerra, una guerra che non soprende ma di cui ancora non ci si aspettava un reale inizio.

Il documentario ripercorre, o meglio fotografa, le varie fasi della guerra, volto dopo volto, testimonianza dopo testimonianza, città dopo città.

Un documentario che non racconta, non spiega, non ha pretese di illustrare alcunchè, ma che si limita, tramite le voci di chi è direttamente coinvolto, a fare cassa da risonanza all’ennesima, sconvolgente, guerra tra fratelli che dilania questo mondo.

Maria Vittoria Battaglia

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