SPECIALE #CANNES75 – 17/28 maggio 2022 #03 (DAY 1): l’Inaugurazione

La stand ovation del pubblico al fuori programma del Presidente Zelensky in collegamento dalla Ucraina

(da Cannes Luigi Noera e Marina Pavido – Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes)

La kermesse festivaliera di Cannes inizia con un film che non lascia respiro

L’attrice Virginie Efira è la Madrina ospite della 75a edizione. Ad accogliere sul palco del Grand Théâtre Lumière del Palais des Festivals la giuria, tra cui Vincent Lindon come presidente della giuria insieme ad Asghar Farhadi, Rebecca Hall, , Ladj Ly, Jeff Nichols, Deepika Padukone, Noomi Rapace, Joachim Trier e Jasmine Trinca.

Fuori programma l’intervento del Presidente ucraino Zelensky in collegamento streaming al quale il pubblico ha reagito con una stand ovation!

La cerimonia di apertura ha visto tra l’altro la presenza dell’ospite d’onore del 75° Festival, l’attore, regista e produttore americano Forest Whitaker, a ricevere la Palma alla carriera.

Come negli anni precedenti, il pubblico ha potuto assistere alla serata speciale in quasi 400 sale in tutta la Francia: cerimonia di apertura e film di apertura. Questa iniziativa è stata curata dal Festival di Cannes, insieme a France Télévisions, la Fédération Nationale des Cinémas Français e la CNC.

Ma andiamo ai film che è la cosa che ci sta più a cuore!

final-cut-hazanaviciusFilm d’apertura: FINAL CUT Michel HAZANAVICIUS

Stage di un film horror in un incredibile piano sequenza di oltre un quarto d’ora. Siamo all’ultima scena ed il regista è nervosissimo perché dopo 30 ciak non è ancora soddisfatto.

Rosso e giallo sono i colori che predominano nell’interminabile scena dell’incipit che fa presagire nulla di buono con riprese a spalla.

Ma non è così. La maestria del regista ci riporta a quello che è il set di un film: la finzione assoluta. Ma anche la necessità di ottenere il consenso di chi finanzia la pellicola per potere andare avanti. Il dilemma assoluto per un regista!

Con un cambio di passo ci addentriamo nell’oggetto del desiderio di condividere le angoscie che permeano la pellicola. Eppure la Vita è tutto un imprevisto come quelli che accadono.

Con un ritmo serrato il regista ci tiene incollati alla poltrona della Sala.

Sarà la figlia del regista, aspirante artista a togliere le castagne dal fuoco al padre. E’ proprio vero che il cinema è fantasia!

Quindi Cannes si apre con molte risate nel remake meta-zombie deliziosamente leggero di Michel Hazanavicius sugli zombi, anche se la vera suspense coinvolge il dramma dietro le quinte necessario per dare vita al progetto.

Final Cut rende sia le apocalissi di zombi che i set cinematografici profondamente carichi e anche inaspettatamente divertenti.

Nella prima parte, un unico piano sequenza, assistiamo a un regista impazzito (Duris) che chiede ai suoi attori di aggiungere più intensità al thriller di zombi che sta girando. Per amplificare il realismo, evoca un’antica maledizione che scatena veri e propri zombi, il suo cast e la sua troupe ora combattono per la propria vita. Ma ciò che il pubblico sta guardando è confuso: perché il regista di tanto in tanto si rivolge a un cameraman invisibile che sta registrando tutto questo? E perché il regista e i suoi attori europei hanno tutti nomi giapponesi?

Presto, il colpo di scena viene rivelato: quella sequenza iniziale è in realtà un film che l’autore in difficoltà Remi  ha messo insieme, con Final Cut alcune settimane prima mentre come presentazione di questo ambizioso thriller di zombi per ipossibili produttori giapponesi. Il resto del film ci mostra quindi Remi e il suo team mentre girano quella sequenza iniziale, il regista determinato a mantenere coraggiosamente a galla il progetto mentre affronta un ostacolo dopo l’altro mentre la telecamera continua a girare.

Al seguente link trovate la (RECENSIONE di Marina)

Luigi Noera

Lascia un commento

Top