(da Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido e Annamaria Stramondo e dalla sala WEB Maria Vittoria Battaglia – Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Biennale)
Alle battute finali Martone e Sorrentino erano dati favoriti e invece il Leone D’Oro è andato ad un film fortemente divisivo
La Giuria di VENEZIA 78, presieduta da Bong Joon Ho e composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao, dopo aver visionato i 21 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:
LEONE D’ORO per il miglior film a L’ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan insieme al premio miglior film in concorso Venezia 78 | Arca CinemaGiovani, al Premio Brian | UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, al Premio FIPRESCI – International Federation of Film Critics
LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino insieme al premio Arca CinemaGiovani – Miglior Film italiano | Arca CinemaGiovani, al Premio Francesco Pasinetti | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani come miglior film, al Premio SIGNIS (World Catholic Association for Communication) con la menzione speciale che ha vinto pure il PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente con Filippo Scotti
LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a Jane Campion per il film THE POWER OF THE DOG
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a Penélope Cruz nel film MADRES PARALELAS di Pedro Almodóvar
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a John Arcilla nel film ON THE JOB: THE MISSING 8 di Erik Matti
PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a Maggie Gyllenhaal per il film THE LOST DAUGHTER che ha pure diretto
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a IL BUCO di Michelangelo Frammartino insieme al Premio FEDIC | Federazione Italiana dei Cineclub, al Green Drop Award | Green Cross Italia
ORIZZONTI
La Giuria ORIZZONTI, presieduta da Jasmila Žbanić e composta da Mona Fastvold, Shahram Mokri, Josh Siegel e Nadia Terranova assegna i seguenti premi:
MIGLIOR FILM a PILIGRIMAI (PILGRIMS) di Laurynas Bareiša
MIGLIORE REGIA a:Éric Gravel per il film À PLEIN TEMPS che ha vinto anche il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE con Laure Calamy insieme al Premio Fondazione Fai Persona Lavoro Ambiente la menzione speciale tema del lavoro ex aequo con 7 PRISIONEIROS di Alexandre Moratto
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a EL GRAN MOVIMIENTO di Kiro Russo insieme al Premio Fondazione Fai Persona Lavoro Ambiente
MIGLIOR ATTORE Piseth Chhun nel film BODENG SAR (WHITE BUILDING) di Kavich Neang
MIGLIORE SCENEGGIATURA a Peter Kerekes, Ivan Ostrochovský per il film CENZORKA (107 MOTHERS) di Peter Kerekes
La Giuria presieduta da Uberto Pasolini e composta da Martin Schweighofer e Amalia Ulman assegna il LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a IMACULAT di Monica Stan, George Chiper-Lillemark presentato alle GIORNATE DEGLI AUTORI.
ORIZZONTI EXTRA – PREMIO DEGLI SPETTATORI – ARMANI BEAUTY a
SOKEA MIES, JOKA EI HALUNNUT NÄHDÄ TITANICIA (THE BLIND MAN WHO DID NOT WANT TO SEE TITANIC) di Teemu Nikki
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2021 a ROBERTO BENIGNI e JAMIE LEE CURTIS
I PREMI ASSEGNATI A FILM PRESENTATI ALLA 36. SIC
La giuria internazionale dela Settimana Internazionale della Critica composta da Claudio Cupellini, Vanja Kaludjercic e Sandrine Marques ha assegnato il Gran Premio Settimana Internazionale della Critica a ZALAVA di Arsalan Amiri. Questa la motivazione: “La giuria è rimasta colpita dall’abile maestria del regista nella realizzazione del suo film d’esordio. È un lavoro maturo che naviga con competenza attraverso diversi stati d’animo nel film, consegnando un potente messaggio di superstizione e ignoranza, così rilevante per questi tempi difficili. Il regista rappresenta una voce fresca che, attraverso un linguaggio cinematografico giocoso, trasmette un messaggio universale. Il Gran Premio Settimana Internazionale della Critica di Venezia va a ZALAVA di Arsalan Amiri”. A ZALAVA anche il Premio Internazionale Fipresci assegnato dalla Fédération Internationale de la Presse Cinématographique.
La giuria composta da Greta Calaciura, Sofia Mantovani, Cristiano Devigili, Riccardo Chiaramondia e Guglielmo Scialpi hanno deciso di assegnare Il Premio Circolo del Cinema di Verona al film più innovativo, ELTÖRÖLNI FRANKOT / ERASING FRANK di Gàbor Fabricius, “L’opera che abbiamo deciso di premiare declina, attraverso un viaggio sonoro in un universo orwelliano, il topos della lotta contro l’oppressione. Questo conflitto si esprime attraverso una violenza sonora e chiaroscurale che logora i corpi dei protagonisti fino ad annientarli. L’omologazione finale del protagonista e il soffocamento della sua voce, in antitesi alla potenza iniziale, segnano la dolorosa e inevitabile sconfitta della libertà individuale. Per la capacità di esprimere con intensità un tema delicato e universale, il Premio del Circolo del Cinema va a Eltörölni Frankot, di Gábor Fabricius”.
Il Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, assegnato da un’apposita commissione di esperti composta Massimo Causo, Adriano De Grandis e Silvana Silvestri, è andato al film ELES TRANSPORTAN A MORTE – THEY CARRY DEATH dei registi Helena Girón e Samuel M. Delgado. La motivazione: Per la capacità di elaborare una dimensione sonora immersiva, in cui la tensione tra figure e ambienti si amplifica e dialoga profondamente con la ricerca visiva degli autori. Una partitura di suoni, rumori e immagini, che alimenta una storia di misteri, vita e morte, dalla dimensione del mito fino alla deriva esistenziale dei personaggi.
Nell’ambito della sesta edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) la giuria composta da tre professionisti dell’industria cinematografica – Jacopo Chessa, Silvia Luzi e Nadia Trevisan – ha selezionato i seguenti vincitori tra i sette cortometraggi in concorso:
Premio Miglior Cortometraggio INCHEI di Federico Demattè con la motivazione “La naturalezza del gesto filmico e lo sguardo privo di giudizio ne fanno un film che racchiude un mondo pieno di sfaccettature e che crea aspettative verso le future opere dell’autore.”
Premio Migliore Regia INCHEI di Federico Demattè con la motivazione “La capacità di entrare in intimità con i personaggi e gli ambienti si coniuga perfettamente ad una narrazione libera da ogni sovrastruttura che permette ai protagonisti di essere completamente credibili.”
Premio Miglior Contributo Tecnico L’INCANTO di Chiara Caterina con la motivazione “Per la capacità di far dialogare diversi formati e materiali, riuscendo a costruire una narrazione evocativa in grado di raccontare l’inconscio, la violenza, la morte.”
“Si conclude un’edizione dallo sguardo plurale, curioso e onnivoro, orientato a rappresentare la vasta complessità del presente attraverso temi universali e forme originali. Abbiamo lavorato cercando di offrire uno spettro ampio di possibilità del fare cinema oggi e i vincitori sono la concreta testimonianza di questa varietà: cinema di genere e d’autore, dal Medio Oriente all’Europa dell’Est e del Mediterraneo. Sono il segno di un cinema che nonostante le avversità che viviamo è sempre più vitale, inquieto e globale”. Commenta così questa edizione il Delegato Generale Beatrice Fiorentino
Alla Settimana della Critica, oltre al Premio Internazionale FIPRESCI della Fédération Internationale de la Presse Cinématographique, va il Premio Queer Lion per il film LA DERNIÈRE SÉANCE di Gianluca Matarrese con la seguente motivazione: “Per la sua capacità di tracciare un ritratto che da intimo si fa universale, usando la forma documentaria con notevole efficacia narrativa per dare voce alla memoria cruciale di un capitolo di storia, quello dell’Aids, tutt’altro che chiuso, e disinnescando al contempo con intelligenza il tabù intorno alle pratiche BDSM.”
Il Premio “Autrici under 40” dedicato a Valentina Pedicini va invece a Ekaterina Selenkina per il film DETOURS.
GDA DIRECTOR’S AWARD 2021
La Giuria Ufficiale composta dai giovani europei del progetto 27 Times Cinema e presieduta dal duo di registe Mina Mileva e Vesela Kazakova ha assegnato, nell’ambito della Selezione Ufficiale, il GdA Director’s Award a Imaculat di Monica Stan e George Chiper-Lillemark con la seguente motivazione: Imaculat è un film potente il cui messaggio è espresso meravigliosamente attraverso l’occhio della macchina da presa. Imaculat rappresenta la voce di due autori capaci di raccontare, attraverso interessanti scelte cinematografiche e una recitazione misurata, il percorso di una ragazza vittima della dipendenza. Il film si focalizza sull’interazione tra i pazienti di un centro di riabilitazione molto spesso in primo piano e lascia da parte il punto di vista dei medici del centro. Trattando anche temi come le relazioni tossiche e gli abusi, Imaculat rappresenta tutto ciò che il cinema dovrebbe essere secondo noi: uno specchio della società. Una società in cui le donne sono costrette nella claustrofobia dell’oppressione. Imaculat è un film di denuncia e ci sprona a guardarci negli occhi, ci fa vergognare, arrabbiare e desiderare di lottare per un mondo migliore. Come giovani, crediamo che questo film potente sia allo stesso tempo fragile quanto i suoi personaggi e vogliamo esserne ambasciatori per diffondere la sua voce grazie al GdA Director’s Award che abbiamo scelto di attribuirgli.
Allo stesso è andato pure il premio collaterale “AUTRICI UNDER 40” dedicato a Valentina Pedicini a cura di “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” assegnato dalla giuria composta da Antonella Di Nocera (direttrice Venezia a Napoli. Il cinema esteso), Titta Fiore (giornalista e critico cinematografico), Francesca Manieri (sceneggiatrice), Anna Masecchia (docente di cinema Università degli Studi di Napoli), Cristina Piccino (giornalista e critico cinematografico) con la seguente motivazione: Per la precisione del racconto, la violenza e la profondità delle relazioni, per la messa in discussione del paradigma dell’amore romantico e la capacità di interrogare l’ambiguità consustanziale di cura e violenza, per l’abilità infine di generare nello spettatore un interrogativo che ha la potenza di un cortocircuito: quale è il nesso che lega la purezza e il male assoluto? Si può essere puri senza essere spietati?
In accordo con le Giornate degli Autori, Mina Mileva e Vesela Kazakova hanno inoltre scelto di assegnare una MENZIONE SPECIALE delle Presidenti al film a Shen Kong di Chen Guan con la seguente motivazione: Umorismo, freschezza, audacia e as-senza di confini artistici raramente convivono nel cinema d’autore. Questo fine lavoro riesce a evo-care riflessioni filosofiche sulla solitudine, l’isolamento, l’amore, la tenerezza e il senso della vita. Auguriamo a Chen Guan di non perdere mai questa libertà artistica interiore che non può essere censurata.
PREMIO DEL PUBBLICO BNL Promosso da BNL Gruppo BNP Paribas a Deserto Particular di Aly Muritiba; BNL ha inoltre assegnato un CONTRIBUTO PER LA SCENEGGIATURA a Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman, Vanessa Picciarelli per Californie con la seguente motivazione: Per il soggetto estremamente attuale che accompagna in un arco di tempo di cinque anni una giovane originaria del Marocco, in bilico tra scelte, desideri e ricerca di identità nello scenario complesso del Sud Italia.
Allo stesso film è andato il LABEL EUROPA CINEMAS assegnato dalla Giuria composta da Federico Babini, Piotr Czerkawski, Meryl Moser e Andrea Stosiek con la seguente motivazione: La nostra scelta di Californie di Alessandro Cassigoli e Casey Kaufmann come film vincitore del Label Europa Cinemas di quest’anno qui a Venezia è stata assolutamente unanime. Da un lato offre uno sguardo penetrante e universale sull’evoluzione di qualsiasi ragazza tra i 9 e i 14 anni, dall’altro questo sguardo è molto specifico nel mostrare come Jamila, una giovane immigrata marocchina, trova la propria strada in Italia. È tenero, umoristico e a volte duro, ma anche positivo. È il primo film di finzione dei registi, che attingendo alle loro radici nel documentario hanno realizzato un film molto coinvolgente e stimolante. Infine, vogliamo congratularci per l’interpretazione della giovane attrice protagonista – Khadija Jaafari – la vera forza trainante del film.
Invece il PREMIO PER L’INCLUSIONE EDIPO RE assegnato dalla giuria composta da Paolo Giordano, Lucia Mascino e Giovanni Truppi a Al Garib di Amer Fakher Eldin con la seguente motivazione: Al Garib riesce nell’impresa di raccontare una doppia marginalità, quella di un popolo e quella di un individuo rispetto al suo stesso popolo. I dettagli su cui Ameer Fakher Eldin si concentra, per la loro eleganza e per il nitore delle immagini, ci sono rimasti intatti nella memoria dopo molte ore, ancora a distanza di giorni dalla visione, e siamo certi che dureranno a lungo.