SPECIALE 71ma #BERLINALE – sessione 1/5 marzo 2021 # 8 (DAY 2): Last Days at Sea di Venice Atienza – la recensione della redazione

(da Berlino Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Berlinale)

Presentato in anteprima alla Berlinale 2021 – sezione Generation – Last Days at Sea LetzteTageam Meer è l’ultimo lungometraggio di Venice Atienza

Contatto.

Contatto con gli altri, con la natura, con se stessi…questo è il filo che lega tutto il film, che altro non è che una macchina da presa puntata sul volto di Rayboy, un ragazzo filippino che a breve lascerà il proprio villaggio, Karihatag, dove non vi sono licei, per andare a studiare in città.

La telecamera è sempre puntata sulla sua storia, ma non importa il passato, tantomeno il futuro che si apre sconosciuto davanti, scardinando ogni punto di riferimento: è il presente ciò che interessa a Atienza, che cerca di cogliere ogni singolo istante, ogni colore, ogni sapore di quegli ultimi momenti a casa prima lasciare un mondo difficile da ritrovare altrove dove dominano la genuinità e la connessione.

Nel 2014 la regista si era già recata nel villaggio per girare un documentario sulla comunità di pescatori che abita Karihatag: qui aveva conosciuto Rayboy ed era rimasta folgorata dalla semplicità con cui riusciva a cogliere la bellezza in ogni cosa, in ogni piccolo scorcio di questo pianeta. Ora, che Rayboy si appresta a lasciarsi tutto questo alle spalle e si prepara a confrontarsi con un mondo radicalmente diversa da quella che ha fino ad ora conosciuto per Atienza diventa fondamentale fissare questa disposizione di Rayboy e immortalare, per quanto possibile, tutta questa bellezza colta.

Il risultato è un film molto intimo che sprona lo spettatore a porsi molte domande e, forse a ricordare una semplicità che nella frenesia del nostro mondo troppo facilmente dimentichiamo.

La Redazione di RdC (MVit)

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