#ARF di Simona Cornacchia e Anna Russo

Ogni guerra si porta dietro un tragico numero di vittime innocenti e soprattutto  tanti, troppi bambini

Sinossi: #ARF è un bambino, ma non sa parlare, abbaia. Però ha un ottimo fiuto e un carattere adorabile. Nato in un paese in guerra, è stato salvato da Bianca, una cagnolina che lo ha cresciuto nel branco di randagi che vive su una collina ai margini della città.La guerra per giunge anche in quel luogo magico, il branco è disperso in una retata e Arf portato in un campo di prigionia insieme ad altri bambini. Ma Arf non conosce la cattiveria degli esseri umani e anche in quel luogo triste, trova degli amici e continua a sorridere. La serenità del bambino che sa soltanto abbaiare, fa infuriare il nevrastenico comandante del campo, che condanna Arf a una terribile fine…ma Arf è un bambino speciale e ci penseranno i suoi amici cani a salvarlo creando un grande scompiglio proprio nel giorno in cui il Dittatore viene in visita per tenere un discorso ai soldati e alla nazione .Anche lui dovrà vedersela con Arf,che rovinerà i suoi piani e riuscirà a salvare il suo branco di amici e ritrovare Bianca e la libertà, mentre scoppia la pace.

Recensione:

Ogni guerra si porta dietro un tragico numero di vittime innocenti e soprattutto  tanti, troppi bambini. Ecco lo scopo di questa animazione

In Ucraina da due anni e dallo scorso 7 ottobre, aumentano giorno dopo giorno la cifra di bimbi rimasti uccisi sotto i bombardamenti o rimasti orfani con la morte dei propri genitori.

Un “bollettino”  sconvolgente che dovrebbe imporre un’immediata pace, ma che è invece drammatica “normalità”

I bambini non dovrebbero mai vivere, subire gli orrori della guerra, invece sono i primi a subirne le tragiche conseguenze.

L’uomo , il soldato, l’umanità in generale appare abbia spento anche il barlume di coscienza, calpestando chi giura di difendere ad ogni costo: il futuro delle nuove generazioni.

“Arf  presentato al Sottodiciotto Torino Film Festival ed in uscita al cinema in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio, rimette al centro dell’attenzione questa dolorosa tematica, cercando di scuotere  dal torpore, almeno, la coscienza dello spettatore

Durante i titoli di coda si può ascoltare la canzone “Pace”  scritta da Tony Canto e cantata da Simone Cristicchi e bambini.

Le due registe riscrivono la storia di “Mowgli, il figlio della giungla” , spostandola all’epoca della seconda guerra ed il neonato anziché cresciuto dalla pantera, viene salvato da Bianca, la cagnolina scampata al raid dei soldati.

Il bambino /cane non parla, si muove su quattro zampe ed abbia anziché parlare.  Arf si sente un cane ed integrato nella comunità di cani randagi che vivono fuori dalla città.

Arf  incarna la riuscita e commovente integrazione tra l’uomo ed il cane,  per antonomasia l’animale più fedele

Arf  catturato da cattivi soldati ed imprigionato nelle carceri , conosce altri bambini per la prima volta e nonostante la difficoltà comunicativa riescono  a trovare un modo per capirsi .  Si salveranno insieme in questo orrore, ma reso meno cupo ed angosciante da un’animazione semplice, colorata quanto incisiva.

La forza della gentilezza e fratellanza  sono “le armi” con cui Arf riesce ad evadere dal carcere e soprattutto  mettendo con furbizia in minoranza il temuto Dittatore.

“Arf”  visivamente  cattura l’occhio dello spettatore oltre che scaldarne il cuore con una storia allegra, gioiosa  nonostante intorno al protagonista incomba una guerra ed il dolore e sacrifici degli adulti.

Vittorio De Agrò (RS)

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