(da Firenze Luigi Noera con la gentile collaborazione di Valentina Vignoli – Le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival dei Popoli)
“The Buriti Flower” di João Salaviza e Renée Nader Messora, racconto della lotta per la libertà del popolo indigeno brasiliano, è il miglior documentario del 64° Festival dei Popoli #FdP64
“The Buriti Flower” di João Salaviza e Renée Nader Messora (Portogallo, Brasile, 2023) è stato presentato all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.
E’ il racconto del popolo indigeno brasiliano dei Krahô nella foresta amazzonica, continuamente minacciato dal mondo occidentale globalizzato, ma sempre guidato da amore per la natura e lotta per la libertà e per la propria sopravvivenza, ad aggiudicarsi il Premio Miglior lungometraggio del Concorso Internazionale al 64° Festival dei Popoli.
Il premio (8.000 euro) è stato assegnato dalla giuria internazionale composta dalla regista Nataša Urban (Serbia), dalla produttrice Alice Lemaire (Belgio) e dal curatore e distributore Johannes Klein (Germania), con la seguente motivazione: “Fin dalla prima scena, questo film ci ha incantati. Ci siamo immersi nella comunità Krahô, amando, soffrendo, sognando con loro, e la loro perdita e la loro lotta sono diventate le nostre. Tutta la bellezza e l’orrore del mondo sono magistralmente racchiusi in questo film. Non solo politicamente rilevante oggi, è un film senza tempo che ci mostra l’eterna ripetizione della violenza e della predazione”.
“L’edizione che si è appena conclusa ci ha dato grande soddisfazione – ha detto Alessandro Stellino, direttore artistico del Festival dei Popoli – non solo per la risposta del pubblico nei confronti della programmazione, con particolare attenzione ai focus tematici e ai nostri ospiti speciali, ma anche per l’intensa partecipazione a tutte le attività legate al mercato e alla produzione del documentario. Il rinnovato spazio dedicato all’industry del festival, Doc at Work, ha visto la presenza di tanti referenti provenienti dai principali festival internazionali e di molti professionisti del settore italiani, a valorizzare ulteriormente la proposta dei progetti in lavorazione. Il Festival dei Popoli intende infatti confermare nel tempo la propria natura di laboratorio di cinema del futuro e va sottolineato in questo senso anche l’intenso lavoro volto al coinvolgimento delle giovani generazioni con tutte le attività e le proiezioni della sezione Popoli for Kids & Teens. Non si tratta solo di confermare e rafforzare la proposta culturale ma anche di porre le basi affinché l’eredità di oltre sessant’anni di lavoro del festival produca nuovi frutti negli anni a venire ”.
Il Premio per il Miglior Mediometraggio (4.000 euro) è stato assegnato a “Stand Out My Sunlight” di Messaline Raverdy (Belgio, 2023) con la seguente motivazione: “Attraverso un film accuratamente realizzato e montato, la regista ci ha trasportato nel ricco mondo interiore del suo amico Joseph, cogliendone la bellezza nel caos. Il
Il premio al Miglior Documentario Italiano (3.000 euro), assegnato dalla giuria composta dalla distributrice e produttrice Raffaella Pontarelli; dalla regista, produttrice e sceneggiatrice Micol Roubini e dal distributore Pietro Liberati, è andato a “Vista Mare” di Julia Gutweniger e Florian Kofler (Austria, Italia, 2023), che svela i mestieri poco conosciuti dietro le quinte delle vacanze estive lungo la costa adriatica. Questa la motivazione della giuria: “Adottando un punto di vista insolito su una realtà sotto gli occhi di tutti, gli autori riescono a rivelare il lato grottesco e paradossale di un mondo che sotto il sole appare divertimento ed emozione. Un mondo che si rivela qui come un meccanismo freddo e millimetrico che ingabbia, illude, e risulta alla fine totalizzante. Uno sguardo asettico e analitico che non si dimentica, anche per la sua feroce ironia.”