LE NOVITÀ #PESAROFF57: Direzioni diverse

Così ha chiosato il Direttore Artistico Pedro Armocida: “Direzioni diverse. Sono quelle che prendiamo ogni anno. Ma, quando guardiamo indietro, vediamo solo il “nuovo cinema”. Evidentemente la strada che percorriamo ci porta sempre lì. E in fondo, anche in tempi tortuosi ci appare sempre più lineare. Sarà la brezza gentile che ci accompagna, ma lo sguardo si rilassa e, a volte, chiudiamo gli occhi, anche se non si deve. E il cinema immaginato prende forma. Provate a farlo, in questo momento. Funziona. Il cinema mette in moto i ricordi. Lo rivediamo nitido. È nel nostro pensiero, informa le nostre vite. La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema cerca, ora e sempre, di dare forma a un immaginario. Di dare un senso alle proposte filmiche. Creando percorsi inediti (il concorso Pesaro Nuovo Cinema aperto a film di qualsiasi durata) e sostenendo il valore della critica cinematografica con altri mezzi.  Quelli dei curatori (Paola Cassano, Cecilia Ermini, Anthony Ettorre, Giulietta Fara, Pierpaolo Loffreda, Raffaele Meale, Luca Pacilio, Cristiana Paternò, Mauro Santini, Gianmarco Torri) che, con me, costruiscono griglie di programmazione. Non certo recinti ma ragnatele espanse, da realtà virtuale. Ecco la Rete. Ci siamo chiesti che cosa significhi realizzare un festival (anche) on line: basta replicare la proiezione fisica in maniera virtuale su una piattaforma oppure è necessario proporre un’idea originale, nuova, di festival in rete? Nasce così la sezione Open Access Cinema con sei curatori che curano (la ripetizione è voluta) cinque percorsi on line muovendosi tra le risorse audiovisive accessibili a tutti su Internet. La Rete dunque entra nella Mostra. Le questioni teoriche si imbizzarriscono e riempiono di senso il nuovo ebook di Pesaronuovocinema che accompagna la sezione, disponibile, ovviamente, solo in Rete. Il nostro faro è l’indagine scientifica sul cinema che da 57 edizioni la Mostra porta avanti. In quest’ottica si inserisce anche la retrospettiva su Liliana Cavani, con una monografia e una tavola rotonda che compongono il tradizionale Evento speciale sul cinema italiano nato nel 1987 e che, per la prima volta, è dedicato a una regista. Forse la nostra autrice più presente nell’immaginario collettivo, grazie a Portiere di notte e a Francesco, ma di cui ci piacerebbe si riscoprisse la forza di tutto il suo cinema che rimane attuale e si rivela, a tratti, profetico. Nuovo cinema è anche nuovo pubblico. Quello a cui la Mostra non aveva ancora guardato. Ecco Pesaro Film Festival Circus, non solo un programma per i più piccoli, ma un vero e proprio festival che li vede spettatori consapevoli, con le proiezioni dedicate, e al centro del fare cinema, con i workshop.”

Ma ecco il dettaglio di #PESAROFF57 con il CONCORSO PESARO NUOVO CINEMA – PREMIO LINO MICCICHÈ che prosegue nella piccola rivoluzione compiuta lo scorso anno e, sempre votato alla ricerca del ‘nuovo’ cinema, rimane aperto a tutti i formati e a tutti i registi, senza barriere d’età, di durata, di ‘genere’. 16 i titoli in concorso[Selezione a cura di Pedro Armocida, Paola Cassano, Cecilia Ermini, Anthony Ettorre e Raffaele Meale] di cui una selezione sarà presente anche su MyMovies, a cominciare dal ritorno a Pesaro di Julien Faraut che, dopo aver vinto il Concorso nel 2018 con John McEnroe: In the Realm of Perfection, presenterà il suo nuovo The Witches of the Orient (prossimamente in sala con Wanted Cinema), dedicato alla famosa squadra di pallavolo femminile giapponese che dominò per tutti gli anni ’60, trionfatrice alle Olimpiadi di Tokyo 64, entrata nell’immaginario collettivo grazie anche alla serie animata Mimì e le ragazze della pallavolo, che ebbe anche in Italia uno straordinario successo agli inizi degli anni ’80. A proposito di sport, la passione per il calcio e le note di Notti magiche di Edoardo Bennato e Gianna Nannini, accompagnano la storia d’amore raccontata da Alexandre Koberidze in What Do We See When We Look at the Sky?, dal concorso dell’ultima Berlinale. Dagli Stati Uniti Film About a Father Who della regista e poetessa statunitense Lynne Sachs, indagine sulla complessa personalità del padre attraverso immagini girate dagli anni ottanta ad oggi; e Rock Bottom Riser, primo lungometraggio del regista sperimentale Fern Silva, riflessione sull’influenza del colonialismo e sull’esistenza di vita extra-terrestre attraverso un affascinante viaggio nel luogo più sacro delle Hawaii, il vulcano Mauna Kea, dove gli scienziati vorrebbero costruire il più potente telescopio al mondo. Il brasiliano Eryk Rocha (figlio del grande Glauber, protagonista delle eroiche prime edizioni della Mostra) offre con Edna il ritratto di una donna d’incredibile coraggio che lotta contro la deforestazione ai margini dell’autostrada Transbrasiliana in Amazzonia. L’ossessione per il western anima il lavoro dell’argentino Nicolás Zukerfeld, There Are Not Thirty-Six Ways Of Showing A Man Getting On A Horse, che è insieme una riflessione sul cinema classico americano e una spy story intorno alla mitica frase di Raoul Walsh del titolo. Tre saranno i registi italiani in gara: Luca Ferri con mille cipressi, viaggio tra il metafisico e il surreale nella Tomba Brion di Carlo Scarpa; The Nightwalk di Adriano Valerio, confinamenti e fughe di un uomo bloccato a Shanghai durante la pandemia; Gianmarco Donaggio che dà prova di un “cinema materico” con Manifestarsi, esplorazione “microscopica” dei manifesti affissi a Milano. Il Concorso è completato da una serie di cortometraggi eterogenei, che ben esprimono le diverse direzioni intraprese dal ‘nuovo’ cinema.

FILM D’APERTURA: OMAGGIO A INDIANA JONES 40 ANNI DOPO CON I PREDATORI DELL’ARCA PERDUTA PRESENTATO DA GABRIELE MAINETTI – Continua la tradizione di inaugurare la Mostra con un grande classico del cinema hollywoodiano d’autore. Dopo Lo squalo, Rocky, Gli intoccabili, Hollywood Party, The Blues Brothers e Il Laureato, l’edizione 2021 si apre con I predatori dell’arca perduta di Steven Spielberg nel quarantennale dell’uscita nelle sale statunitensi. A presentare il film un fan d’eccezione di Spielberg, il regista Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot).

PROIEZIONE SPECIALE: THE MOST BEAUTIFUL BOY IN THE WORLD – Dal Sundance di Robert Redford arriva in anteprima italiana The Most Beautiful Boy in the World di Kristina Lindström e Kristian Petri, documentario dedicato a Björn Andrésen, il timido ragazzo svedese di 15 anni che diventò l’incarnazione della “bellezza perfetta” degli anni ’70 interpretando il giovane Tadzio in Morte a Venezia di Luchino Visconti. Un biopic dal vero che intreccia memorie personali – anche drammatiche – e storia del cinema.

PROIEZIONI SPECIALI: LUMINA DI SAMUELE SESTIERI E SEI ANCORA TU DI CHIARA CATERINA Dopo l’anteprima mondiale al Festival di Rotterdam arriva in prima italiana a Pesaro Lumina, primo lungometraggio ‘solista’ del giovane regista Samuele Sestieri, una fiaba moderna sull’amore e sulle immagini che inizia come un documentario di fantascienza per trasformarsi in un racconto di formazione intimo e personale. Sei ancora tu è un film che nasce dalla collaborazione del coreografo Francesco Marilungo con l’artista visiva e videomaker Chiara Caterina e costituisce un nuovo tassello del suo studio sulla contaminazione tra teatro e linguaggio audiovisivo.

EVENTO SPECIALE: LILIANA CAVANI – La consueta formula monografica dell’Evento speciale sul cinema italiano, per la prima volta celebra una regista donna, Liliana Cavani, 88 anni, figura fondamentale nella storia del cinema non soltanto italiano, tra le prime e più importanti cineaste a essersi imposte nel panorama internazionale. Co-organizzato con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e con la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà, l’Evento speciale presenterà i film per il cinema di Liliana Cavani, da I cannibali a Dove siete? Io sono qui, da Francesco d’Assisi a Galileo, per culminare con la proiezione del film di chiusura in Piazza del Popolo, ovvero il restauro in anteprima mondiale di Al di là del bene e del male, realizzato da Csc-Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà con la supervisione della regista stessa. Inoltre, verrà organizzata una tavola rotonda per riflettere sul cinema della cineasta con registi e critici, a cui si accompagnerà la presentazione dell’83simo volume della collana Nuovocinema di Marsilio: “Liliana Cavani. Il cinema, i film”, a cura di Pedro Armocida e Cristiana Paternò.

IL MURO DEL SUONO – Torna Il muro del suono, il tradizionale “dopo-festival” a cura di Anthony Ettorre e Vittorio Ondedei dedicato al connubio tra musica e immagini.

OPEN ACCESS CINEMA – In tempi in cui ci si chiede che cosa significhi realizzare un festival (anche) on line, la Mostra prova a pensare un’idea originale di festival in rete. Nasce così Open Access Cinema, a cura di Gianmarco Torri, con sei curatori internazionali (Karianne Fiorini, Tommaso Isabella, Federico Rossin, Dwight Swanson, Gina Telaroli, Wu Wenguang) che si muovono tra le risorse audiovisive aperte a tutti su Internet attraverso cinque programmi che si potranno seguire in modalità webinar sulla piattaforma Zoom. Ad accompagnare  questi percorsi curatoriali, verrà pubblicato anche un ebook in italiano e in inglese di riflessioni teoriche.

PESARO FILM FESTIVAL CIRCUS – Novità assoluta di questa edizione è il Pesaro Film Festival Circus, uno spazio – quasi un festival a parte a cura di Giulietta Fara – che la Mostra dedica ai bambini delle scuole primarie in una sorta di villaggio del cinema in cui la “bicicletta verde” sarà di nuovo protagonista. Per loro è stata anche pensata una selezione di film, in anteprima italiana, che potranno essere apprezzati anche da un pubblico più maturo, a partire dall’animazione di Away di Gints Zilbalodis e di Il viaggio del Principe di Jean-François Laguionie e Xavier Picard.

SPAZIOBIANCO – Una nuova sala dedicata al mondo dell’arte e della fotografia che quest’anno ospiterà l’installazione e le proiezioni dei lavori di Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa, in un progetto originale curato da Mauro Santini.

VEDOMUSICA – VIDEOCLIP ITALIA – Al vitalissimo mondo del videoclip è dedicata una nuova sezione della Mostra, curata da Luca Pacilio, che presenta 20 video musicali italiani prodotti nell’ultimo anno attingendo a esperienze creative tutte diverse che includono cantanti come Madame, Gianna Nannini, Mahmood, Ghemon e molti altri. Attraverso un apposito contest sui social network, sarà inoltre proclamato il “videoclip dell’anno”. Accanto al concorso, il focus dedicato a UOLLI, tra i più importanti registi di videoclip attivi in Italia.

Per finire ci saranno anche i CORTI IN MOSTRA – ANIMATORI ITALIANI OGGI e OMAGGIO A MAGDA GUIDI E MICHELE BERNARDI, I FILM DEL CUORE DI PIERA DETASSIS E PAOLO MEREGHETTI e il CINEMA IN SPIAGGIA – CENTENARIO GIULIETTA MASINA, ma anche il Panel ’IMMAGINE E IL SUO DOPPIO – PRODUTTRICI DONNE IN EUROPA

Lascia un commento

Top