(da Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido e Annamaria Stramondo- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Biennale)
Annunciati i vincitori delle sezioni parallele, mentre Nomadland di Chloé Zhao mette un ipoteca sul Leone d’Oro
Alle battute finali arriva il filmone. Per noi c’era Marina Pavido che non ha avuto dubbi (RECENSIONE). La
selezione ufficiale #VE77 CONCORSO si chiude con la proiezione di NOMADLAND di CHLOÉ ZHAO/ USA – Dopo il crollo economico di una città aziendale nel Nevada rurale, Fern carica i bagagli nel suo furgone e si mette sulla strada alla ricerca di una vita al di fuori della società convenzionale, come una nomade dei tempi moderni. Nomadland vede la partecipazione dei veri nomadi Linda May, Swankie e Bob Wells nella veste di guide e compagni di Fern nel corso della sua ricerca attraverso i vasti paesaggi dell’Ovest americano. Riportiamo la frase che ha colpito la brava cineasta:“Gli uomini vanno e vengono, le città nascono e muoiono, intere civiltà scompaiono; la terra resta, solo leggermente modificata. Restano la terra e la bellezza che strazia il cuore, dove non ci sono cuori da straziare… a volte penso, senz’altro in modo perverso, che l’uomo è un sogno, il pensiero un’illusione, e solo la roccia è reale. Roccia e sole” (Edward Abbey, Desertsolitaire. Una stagione nella natura selvaggia, trad. Stefano Travagli, Baldini &Castoldi, 2015).
Anche l’altra selezione #VENEZIA77 -ORIZZONTI dove si trova il cinema emergente ci ha procurato tanta gioia con il film LAHI, HAYOP (GENUS PAN) di LAV DIAZ / Filippine / che questa volta riesce a contenersi nella durata. Una riflessione sull’essere umano e sulle sue capacità di distruzione. Girato in bianco e nero si presenta allo sguardo avido dello spettatore il cammino anzi il ritorno a casa di tre lavoratori emigrati dalle filippine attraverso la foresta pluviale. E durante questo road movie accadono nefandezze inenarrabili. Come spiega il grande cineasta la maggior parte di noi reca ancora in sé l’atteggiamento dello scimpanzé, il genere Pan, degli ominidi, la grande famiglia di primati. Dunque, per nostra stessa natura, siamo violenti, aggressivi, ossessivi, trasgressivi, invidiosi, territoriali, narcisisti ed egocentrici, esattamente come il nostro cugino, il genere Pan. Tuttavia c’è speranza. Il film merita un ppremio che sicuramente verrà riconosciuto.
Si è chiusa anche la 35 Settimana Internazionale della Critica sic con THE ROSSELLINIS di Alessandro Rossellini. Italia, Lettonia. Il regista è, figlio di Renzo, nipote di Roberto Rossellini, padre spiccatamente anticonformista. Come primo nipote di un genio, non si sente all’altezza del cognome. Decide così di girare a 55 anni il suo primo film, affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti ad un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina dapresa.
In attesa del verdetto delle giurie riportiamo la classifica della stampa italiana ed estera di #VE77 CONCORSO:
NOMADLAND di CHLOÉ ZHAO/ USA / 108’
NOTTURNO di GIANFRANCO ROSI Italia, Francia, Germania / 100’
DOROGIE TOVARISCHI! (DEAR COMRADES!) di ANDREI KONCHALOVSKY/ Russia / 120’
NUEVO ORDEN di MICHEL FRANCO/ Messico, Francia / 88’
QUO VADIS, AIDA? di JASMILA ZBANIC/ Bosnia ed Erzegovina, Austria, Romania, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Francia, Norvegia, Turchia / 101’
MISS MARX di SUSANNA NICCHIARELLI/ Italia, Belgio / 107’
THE WORLD TO COME di MONA FASTVOLD/ USA / 98’
SPY NO TSUMA (WIFE OF A SPY) di KIYOSHI KUROSAWA/ Giappone / 115’
THE DISCIPLE di CHAITANYA TAMHANE/ India / 127’
LE SORELLE MACALUSO di EMMA DANTE/ Italia / 94’
PIECES OF A WOMAN di KORNÉL MUNDRUCZÓ/ Canada, Ungheria / 115’
SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (IN BETWEEN DYING) di HILAL BAYDAROV/ Azerbaijan, USA / 92’
ŚNIEGU JUŻ NIGDY NIE BĘDZIE (NEVER GONNA SNOW AGAIN) di MAŁGORZATA SZUMOWSKA, coregia: MICHAŁ ENGLERT/ Polonia, Germania / 113’
AMANTS (LOVERS) di NICOLE GARCIA/ Francia / 102’
KHORSHID (SUN CHILDREN) di MAJID MAJIDI/ Iran / 99’
PADRENOSTRO di CLAUDIO NOCE/ Italia / 122’
UND MORGEN DIE GANZE WELT (AND TOMORROW THE ENTIRE WORLD) di JULIA VON HEINZ/ Germania, Francia / 111’
LAILA IN HAIFA di AMOS GITAI/ Israele, Francia / 99’
Passiamo adesso ai premi assegnati nell’ambito de La Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI).
La giuria internazionale composta da Wendy Mitchell, Eugenio Renzi e Jay Weissberg ha assegnato il Gran Premio Settimana Internazionale della Critica a HAYALETLER (GHOSTS), l’opera prima della regista turca Azra Deniz Okyay (Turchia, Francia, Qatar). Questa la motivazione: Attraverso un vivido ritratto delle tensioni che lacerano la società turca contemporanea, il film esplora audacemente l’intersezione di inquietudini pubbliche e private. La giuria è rimasta particolarmente colpita da come la regista rispetti i suoi personaggi come individui e non come mere controfigure di problemi sociali assortiti, riuscendo a dipingere un quadro che abbraccia molteplici comunità.
Il Premio Circolo del Cinema di Verona, assegnato da una giuria composta da soci under 35 del Circolo di Verona e destinato al film più innovativo della sezione, è andato a POHANI DOROGY (BAD ROADS) di Natalya Vorozhbit (Ucraina) con la seguente motivazione: Sul palcoscenico di un conflitto che diventa condizione universale, si inscena il male in tutte le sue sfumature, subdole e brutali. Uomini e animali, vittime e carnefici sono prigionieri di realtà sospese ma comunicanti, nel tentativo di un dialogo governato dalle logiche dell’assurdo ed esasperato dalla dilatazione del ritmo narrativo.
Il Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, assegnato da un’apposita commissione di esperti composta da Marianna Cappi, Adriano De Grandis e Francesco Di Pace, è andato al film TOPSIDE degli statunitensi Celine Held e Logan George (USA) per la scenografia di Nora Mendis e il montaggio di Logan George. La motivazione: Una risalita agli inferi, da un set ricostruito e ambientato nelle viscere di New York, labirinto di protezione e rifugio per le due protagoniste, fino all’impietoso scenario urbano del mondo di sopra, dove si cerca disperatamente una luce che non può esserci. Lo straordinario lavoro sulle scenografie di Topside non può non combinarsi con un mirabile montaggio, che restituisce con precisione ritmica i battiti affannosi di due cuori in fuga verso la salvezza.
Nell’ambito della quinta edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) la giuria composta dai produttori cinematografici Nicola Giuliano, Donatella Palermo e Giovanni Pompili ha selezionato i seguenti vincitori tra i sette cortometraggi in concorso:
Premio al Miglior Cortometraggio a J’ADOR di Simone Bozzelli (Italia): “Rivela la capacità espressiva di un giovane regista che riesce a raccontare le complesse dinamiche psicologiche di ricerca dell’inclusione sottese a fenomeni diffusi come violenza, bullismo, razzismo e sopraffazione.”
Premio alla Migliore Regia a LE MOSCHE di Edgardo Pistone (Italia): “Per la capacità di raccontare con uno sguardo mai banale un episodio che segna in modo drastico la perdita dell’innocenza e il passaggio all’età adulta.”
Premio al Miglior Contributo Tecnico a GAS STATION di Olga Torrico (Italia): “Per la ricerca accurata e l’intelligente utilizzo del materiale di repertorio.”
“La 77esima edizione del Festival è un’edizione già entrata nella storia. Un’edizione nel segno del ritorno alla vita. La Settimana della Critica partecipa di questa rinnovata speranza nel futuro con un palmares eccezionale, completamente nel segno del femminile e della diversità. Politica, estetica, creativa. Ghosts, BadRoads, Topside. Turchia, Ucraina e Stati Uniti. Un cinema che si apre al mondo e vuole restarci dentro. Non poteva esserci migliore nuovo inizio” commenta così questa edizione il Delegato Generale Giona A. Nazzaro.
Sempre riguardo ai premi assegnati vediamo come è andata alla 17ma Giornate degli AUTORI con Kitoboy che vince il GdA Director’s Award
La Giuria presieduta da Nadav Lapid e composta dai partecipanti al programma 27 Times Cinema del Parlamento europeo, dopo un’intensa discussione, che il pubblico ha potuto seguire in diretta streaming, ha preso la sua decisione: Kitoboy vince il GdADirector’s Award. Questa la motivazione con la quale hanno sostenuto la scelta: «Il vincitore del GdADirector’s Award è Kitoboy di PhilippYuryev. Era uno dei tre film selezionati, assieme a Residue, ritratto intimo e sperimentale della comunità black a Washington DC, e Konferentsiya, analisi non convenzionale della paura e del dolore, ambientata in Russia durante una cerimonia in commemorazione di un attacco terroristico. La giuria ha ritenuto che Kitoboy di Yuryev fosse la prova cinematografica migliore, combinando il genere drammatico e quello comico, pur mantenendo una forte visione estetica. Questa opera prima del regista è una storia di coming-of-age che ritrae un mondo mai esplorato prima con tanta precisione e sapienza filmica. La decisione di avvalersi di attori non professionisti ha conferito maggiore autenticità e la giuria ha ritenuto che questo film meritasse di essere premiato».
Il pubblico delle Giornate degli Autori ha scelto tra i dieci film in concorso, 200 Meters di AmeenNayfeh, che con il 68,9% delle preferenze ha conquistato il BNL People’sChoice Award. Sul virtuale podio anche Tengo miedo torero di Rodrigo Sepúlveda, a pochissima distanza dal vincitore (67,9%), e Spaccapietre di Gianluca e Massimiliano De Serio (57,2%).
Il Label Europa Cinemas è stato assegnato a Oaza di Ivan Ikić. Questa la motivazione: «Un film poetico realizzato magistralmente, che si è distinto all’interno della selezione dei film delle Giornate di quest’anno, e l’abbiamo dichiarato all’unanimità vincitore del Label Europa Cinemas qui a Venezia. Oaza di Ivan Ikić è delicato e profondamente toccante, ma offre anche uno sguardo crudo e brutale sulle vite e gli amori di un gruppo di giovani con disabilità in un centro di accoglienza statale in Serbia. Il regista tratta i suoi attori non professionisti in maniera delicata e totalmente rispettosa e ne riceve in cambio interpretazioni realistiche particolarmente intense. La sceneggiatura ha una struttura perfetta e la fotografia offre immagini splendide e memorabili. È un film che va visto sul grande schermo. Non vediamo l’ora di rivederlo, e questa è forse la migliore testimonianza del nostro grado di apprezzamento del film».
Sono stati assegnati inoltre i seguenti PREMI COLLATERALI
Arca CinemaGiovani – Miglior Film | Arca CinemaGiovani
miglior film in concorso Venezia 77: PIECES OF A WOMAN di Kornél Mundruczó
miglior film italiano a Venezia: NOTTURNO di Gianfranco Rosi
Premio Brian | UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
QUO VADIS, AIDA? di Jasmila Žbanić
Premio Edipo Re | Edipo Re Srl Sociale
THE MAN WHO SOLD HIS SKIN di Kaouther Ben Hania
Premio Fondazione Fai Persona Lavoro Ambiente | Fondazione Fai Cisl Studio e Ricerche
DASHTE KHAMOUSH (THE WASTELAND) di Ahmad Bahrami
menzione speciale tema dell’ambiente: ŚNIEGU JUŻ NIGDY NIE BĘDZIE (NEVER GONNA SNOW AGAIN) di Małgorzata Szumowska, coregia: Michał Englert
ex aequo con KITOBOY (THE WHALER BOY) di Philipp Yuryev
menzione speciale tema del lavoro: DOROGIE TOVARISCHI! (DEAR COMRADES!) di Andrei Konchalovsky
Fanheart3 Award | Associazione Fanheart3
Graffetta d’Oro al miglior film: SAINT-NARCISSE di Bruce LaBruce
Nave d’Argento alla migliore OTP: THE WORLD TO COME di Mona Fastvold
VR Fan Experience: BABA YAGA di Eric Darnell, Mathias Chelebourg
Menzione Speciale VR: THE METAMOVIE PRESENTS: ALIEN RESCUE di Jason Moore
Premio FEDIC | Federazione Italiana dei Cineclub
miglior film: MISS MARX di Susanna Nicchiarelli
menzione speciale: ASSANDIRA di Salvatore Mereu
menzione speciale per il miglior cortometraggio: FINIS TERRAE di Tommaso Frangini
Prize of the International Critics (Premio FIPRESCI) | FIPRESCI – International Federation of Film Critics THE DISCIPLE di Chaitanya Tamhane
miglior film di Orizzonti o delle sezioni parallele: DASHTE KHAMOUSH (THE WASTELAND) di Ahmad Bahrami
Premio Francesco Pasinetti | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani
miglior film: LE SORELLE MACALUSO di Emma Dante che ha pure ricevuto il Premio Lizzani | ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici
miglior interpretazione maschile: ALESSANDRO GASSMAN per il film Non odiare di Mauro Mancini
miglior interpretazione femminile: cast de LE SORELLE MACALUSO
Premio HFPA | Hollywood Foreign Press Association
Destinato a tre cineasti (registi, sceneggiatori o produttori) vincitori dei premi Miglior Film, Miglior Regia e Premio speciale della Giuria della sezione Orizzonti.
Premio Lanterna Magica | Associazione Nazionale C.G.S.
KHORSHID (SUN CHILDREN) di Majid Majidi
Premio Leoncino d’Oro | Agiscuola/UNICEF
NUEVO ORDEN di Michel Franco
segnalazione Cinema for UNICEF: NOTTURNO di Gianfranco Rosi
Premio NUOVOIMAIE TALENT AWARD
migliore attore esordiente: LUKA ZUNIC
migliore attrice esordiente: ELEONORA DE LUCA
Premio Queer Lion | Associazione di Promozione Sociale Queer Lion
THE WORLD TO COME di Mona Fastvold
Premio RB Casting
LINDA CARIDI per il film Lacci di Daniele Luchetti
Premio SIGNIS | SIGNIS International (World Catholic Association for Communication)
QUO VADIS, AIDA? di Jasmila Žbanić
menzione speciale: NOMADLAND di Chloé Zhao
Premio di critica sociale “Sorriso diverso Venezia 2020” | Dream On SRL
Miglior film italiano: NON ODIARE di Mauro Mancini ex aequo con NOTTURNO di Gianfranco Rosi
Miglior film straniero: LISTEN di Ana Rocha De Sousa ex aequo con SELVA TRÁGICA di Yulene Olaizola
Il viaggio turismo Enit: PADRENOSTRO di Claudio Noce
Premio Soundtrack Stars | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e Free Event
migliore colonna sonora: MISS MARX di Susanna Nicchiarelli per le musiche dei Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo
premio alla carriera: GIORGIO MORODER
premio speciale musica&cinema: DIODATO
Premio UNIMED – Unione delle Università del Mediterraneo
QUO VADIS, AIDA? di Jasmila Žbanić
Premio Fair Play al Cinema – Vivere da Sportivi | Associazione Vivere da Sportivi
NOMADLAND di Chloé Zhao
menzione speciale: CITY HALL di Frederick Wiseman