SPECIALE #VENEZIA77 #14 – 2/12 SETTEMBRE 2020: (DAY 11) I PREMI

(da Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido e Annamaria Stramondo- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Biennale)

Mariangela Gualtieri con la poesia nove marzo duemilaventi e Diodato con la canzone Adesso presnti alla serata di chiusura della 77. Mostra condotta da Anna Foglietta che incorona NOMADLAND Leone d’Oro 2020

La Cerimonia di chiusura della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, condotta da Anna Foglietta e che ha assegnato il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali – è stata eccezionalmente aperta da due contributi artistici affidati alla poeta e drammaturga Mariangela Gualtieri e al cantautore Diodato.

Mariangela Gualtieri recita – in un contributo filmato appositamente realizzato per l’occasione – un frammento di nove marzo duemilaventi, la poesia che ha emozionato gli italiani all’inizio del lockdown per il Covid-19, diventando popolarissima sul web e sui social. In diretta dal palco della Sala Grande, Diodato ha presentato una versione rivista di Adesso, uno tra i brani più celebri del suo repertorio e più che mai attuale. Il brano rappresenta uno stato di consapevolezza limpido, sincero, una volontà di sentire in maniera piena e quasi fisica il presente.

Ma ecco il tanto atteso verdetto della Giuria di VENEZIA 77 presieduta da Cate Blanchett e composta da Matt Dillon, Veronika Franz, Joanna Hogg, Nicola Lagioia, Christian Petzold e Ludivine Sagnier, che dopo aver visionato i 18 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:

 

 

LEONE D’ORO per il miglior film a: NOMADLAND di Chloé Zhao (USA)

LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a: NUEVO ORDEN di Michel Franco (Messico, Francia)

LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a: Kiyoshi Kurosawa per il film SPY NO TSUMA (MOGLIE DI UNA SPIA) (Giappone)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: DOROGIE TOVARISCHI! (CARI COMPAGNI!) di Andrei Konchalovsky (Russia)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Chaitanya Tamhane per il film THE DISCIPLE (India)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a: Vanessa Kirby nel film PIECES OF A WOMAN di Kornél Mundruczó (Canada, Ungheria)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a: Pierfrancesco Favino nel film PADRENOSTRO di Claudio Noce (Italia)

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a: Rouhollah Zamaninel film KHORSHID (SUN CHILDREN) di Majid Majidi (Iran)

ORIZZONTI

La Giuria Orizzonti, presieduta da Claire Denis e composta da Oskar Alegria, Francesca Comencini, Katriel Schory e Christine Vachon, dopo aver visionato i 19 lungometraggi e i 12 cortometraggi in concorso, assegna:

il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a: DASHTE KHAMOUSH (THE WASTELAND) di Ahmad Bahrami (Iran)

il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a: Lav Diaz per il film LAHI, HAYOP (GENUS PAN) (Filippine)

il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a: LISTEN di Ana Rocha de Sousa (Regno Unito, Portogallo)

il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Pietro Castellitto per il film I PREDATORI (Italia)

il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE a: Khansa Batma nel film ZANKA CONTACT di Ismaël El Iraki (Francia, Marocco, Belgio)

il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE a: Yahya Mahayni nel film THE MAN WHO SOLD HIS SKIN di Kaouther Ben Hania (Tunisia, Francia, Germania, Belgio, Svezia)

il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a: ENTRE TÚ Y MILAGROS di Mariana Saffon (Colombia, USA)

il VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2020 a: THE SHIFT di Laura Carreira (Regno Unito, Portogallo)

PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA

La Giuria presieduta da Claudio Giovannesi e composta da Rémi Bonhomme e Dora Bouchoucha, ha assegnato il LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a: LISTEN di Ana Rocha de Sousa (Regno Unito, Portogallo .

Lo stesso ha vinto il  Fundacion Casa Wabi – Mantarraya Award | Fundaciòn Casa Wabi e  Mantarraya Production Destinato al regista vincitore del premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

VENICE VR EXPANDED

La Giuria Venice VR Expanded, presieduta da Céline Tricart e composta da Asif Kapadia e Hideo Kojima, dopo aver visionato i 31 progetti in concorso, assegna:

il GRAN PREMIO DELLA GIURIA PER LA MIGLIORE OPERA VR IMMERSIVA a: THE HANGMAN AT HOME – AN IMMERSIVE SINGLE USER EXPERIENCE di Michelle e Uri Kranot (Danimarca, Francia, Canada)

il PREMIO MIGLIORE ESPERIENZA VR IMMERSIVA a: FINDING PANDORA X  di Kiira Benzing (USA)

il PREMIO MIGLIORE STORIA VR IMMERSIVA a: SHA SI DA MING XING (KILLING A SUPERSTAR) di Fan Fan (Cina)

Infine dalla nostra inviata Annamaria Stramondo alcune pillole su tre film pluriremiati:

Nomadland di Chloè Zhao, secondo le intenzioni della regista “un viaggio alla ricerca di ciò che sta oltre l’orizzonte”, Leone d’Oro 2020, gode innanzitutto dell’interpretazione magistrale di Frances Louise McDormand. All’attrice già nota per altre sue pluripremiate interpretazioni si affiancano sullo schermoveri nomadi con inaspettati e apprezzabili esiti documentaristici  dell’opera. L’esistenza errante in un furgone che viaggia in fuga dalla società convenzionale ma che porta al suo interno pezzi del passato (i piatti del servizio buono di famiglia) non è motivato esclusivamente da ragioni economiche ma anche da esigenze di contatto con la natura e da ricerche di luoghi incontaminati.

La sceneggiatura, tratta dal libro “Nomadland” di Jessica Bruderv e girato in Nebraska, non ha sbavature e il suo pregio è la sfaccettatura dei personaggi che rifuggono, nonostante sia estrema la loro esistenza da estremismi sentimentali o ideologici. La regista cinese vissuta in città inglesi subisce il fascino delle “strade aperte” dell’America ma conserva le caratteristiche contemplative dell’oriente e come il paesaggio glaciale sfuma in nidi di rondini su corsi d’acqua cristallina, uomini che hanno optato per solitudine e nomadismo trasudano saggezza, empatia e solidarietà.

Un premio meritato per l’equilibrio degli elementi che compongono l’opera, regia, sceneggiatura, interpretazioni.

Lasciami andare di Stefano Mordini, film di chiusura della 77 Mostra, non ha risollevato la cinematografia italiana presente a Venezia da giudizi non del tutto positivi ma ha i suoi pregi: negli attori come interpreti e nelle interpretazioni di reazioni credibili ed autentiche anche su fatti non credibili e non autentici.

Maja Sansa è una madre che è un grumo di dolore che sedimenta senza possibilità di sciogliersi per la perdita del figlio.

Stefano Accorsi è un padre che si illude di poter elaborare il lutto e aspirare a una nuova serena paternità.

Serena Rossi è una giovane donna in attesa, lucidamente decisa a difendere il suo diritto alla condivisione di una gravidanza e di una nascita come lieto evento di coppia che non deve essere offuscata da cupi ricordi.

Ognuno di loro reagisce a proprio modo ad accadimenti e a coincidenze che mancano di razionalità e che si dissolvono nel paranormale in una Venezia attraversata da luci magiche e da acqua alta.

La mamma del bambino scomparso per un incidente si illude di poterne avere ancora un qualunque segnale di presenza.

Il padre si oppone a qualunque illusoria speranza ma poi cede conferendo eccessiva importanza a piccoli fatti concreti e crolla per la disperazione di supposte colpe che sono solo tragiciincidenti.

L’attuale compagna del padre non tollera la presenza di un’ex moglie che lega il suo uomo  a un figlio che non c’è più e ad un passato doloroso.

Non si è citata la Golino cui è toccato un ruolo ambiguo e che forse, considerata la solidità dell’attrice, avrebbe potuto osare di più distanziandosi dal registro monocorde di altre sue performances.

Listen regia di Ana Rocha de Sousa miglior opera prima e premio speciale della giuria Orizzonti è un film drammatico che ricorda Ken Loach nella sua denuncia contro l’insensibilità di scelte operate da strutture pubbliche in violazione di sentimenti privati e  diritti che dovrebbero essere inalienabili. In questo caso sono degli immigrati portoghesi,  famiglia unita e affettuosa ma con disagi sia economici che di salute (una bambina è affetta da grave  ipoacusia) che, nella democratica e moderna Londra, vedono pericolosamente preclusi i loro diritti genitoriali da un’arrogante, violenta, falsa difesa della tutela dei minore.

E’ un film amaro che nulla concede al melò con interpretazioni asciutte anche da parte degli attori di minore età (cast: LúciaMoniz, SophiaMyles, Ruben Garcia, MaisieSly, James Felner, Kiran Sonia Sawar, Lola & Kiki Weeks, Brian Bovell).

La regista è anche cosceneggiatice con  Paula Vaccaro e Aaron Brookner, c’è un plot scorrevole che trattiene inalterata l’attenzione dello spettatore coinvolgendolo apparentemente senza tensione ma toccandolo in profondità.

Per quanto ci riguarda ecco la nostra classifica di gradimento dei film visionati di #VE77 CONCORSO:

  1. NOMADLAND di CHLOÉ ZHAO/ USA / 108’
  2. ŚNIEGU JUŻ NIGDY NIE BĘDZIE (NEVER GONNA SNOW AGAIN) di MAŁGORZATA SZUMOWSKA, coregia: MICHAŁ ENGLERT/ Polonia, Germania / 113’
  3. MISS MARX di SUSANNA NICCHIARELLI/ Italia, Belgio / 107’
  4. LAILA IN HAIFA di AMOS GITAI/ Israele, Francia / 99’
  5. NOTTURNO di GIANFRANCO ROSI Italia, Francia, Germania / 100’
  6. THE WORLD TO COME di MONA FASTVOLD/ USA / 98’
  7. KHORSHID (SUN CHILDREN) di MAJID MAJIDI/ Iran / 99’
  8. SPY NO TSUMA (WIFE OF A SPY) di KIYOSHI KUROSAWA/ Giappone / 115’
  9. DOROGIE TOVARISCHI! (DEAR COMRADES!) di ANDREI KONCHALOVSKY/ Russia / 120’
  10. QUO VADIS, AIDA? di JASMILA ZBANIC/ Bosnia ed Erzegovina, Austria, Romania, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Francia, Norvegia, Turchia / 101’
  11. THE DISCIPLE di CHAITANYA TAMHANE/ India / 127’
  12. PIECES OF A WOMAN di KORNÉL MUNDRUCZÓ/ Canada, Ungheria / 115’
  13. PADRENOSTRO di CLAUDIO NOCE/ Italia / 122’
  14. AMANTS (LOVERS) di NICOLE GARCIA/ Francia / 102’
  15. LE SORELLE MACALUSO di EMMA DANTE/ Italia / 94’
  16. UND MORGEN DIE GANZE WELT (AND TOMORROW THE ENTIRE WORLD) di JULIA VON HEINZ/ Germania, Francia / 111’

Non siamo riusciti a veder invece

SƏPƏLƏNMIŞ ÖLÜMLƏR ARASINDA (IN BETWEEN DYING) di HILAL BAYDAROV/ Azerbaijan, USA / 92’

NUEVO ORDEN di MICHEL FRANCO/ Messico, Francia / 88’, quest’ultimo premiato. Quest’ultimo vincitore!

Lo sappiamo che i giudizi sono soggettivi e soprattutto dipendono dallo stato dell’animo con il quale si assiste allo spettacolo e quindi chiediamo venia a chi non è stato d’accordo con noi.

Arrivederci al 2021 nella splendida cornice della Città di Venezia.

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