Sam Mendes e la giuria in equilibrio (o quasi) con i grandi film della selezione ufficiale
McQueen, Charles Bronson e James Coburn. Con queste premesse è veramente arduo fare un paragone con quello che gli Studios ci propongono oggi. Ma sarà di buon auspicio per invogliare quantomeno le giovani generazioni a scoprire il film di 50 anni prima. La storia è nota, quando la sonnacchiosa città di Rose Creek si ritrova sotto il tallone di ferro del magnate Bartholomew Bogue, per trovare protezione i cittadini disperati, capeggiati da Emma Cullen, assoldano sette fuorilegge, cacciatori di taglie, giocatori d’azzardo e sicari. Di qui si dipana una storia che ha una sua morale nel wilde west. Mentre i nostri eroi preparano la città per la violenta resa dei conti che sanno essere imminente, si scoprono a lottare per qualcosa che va oltre il denaro.
Ma passiamo adesso ai film premiati che eccezione fatta per Amat Escalante premiato ex equo per il film LA REGIÓN SALVAJE (THE UNTAMED) e KOCA DÜNYA (BIG BIG WORLD) del turco Reha Erdem avevamo anticipato una possibile vittoria. In particolare:
LEONE D’ORO per il miglior film a ANG BABAENG HUMAYO (THE WOMAN WHO LEFT) di Lav Diaz
LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a NOCTURNAL ANIMALS di Tom Ford
LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA ex-aequo a Andrei Konchalovsky per il film PARADISE ed a Amat Escalante per il film LA REGIÓN SALVAJE (THE UNTAMED)
COPPA VOLPI per la migliore attrice a Emma Stone nel film LA LA LAND di Damien Chazelle
COPPA VOLPI per il miglior attore a Oscar Martínez nel film EL CIUDADANO ILUSTRE di Mariano Cohn e Gastón Duprat
PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a Noah Oppenheim per il film JACKIE di Pablo Larraín
Invece la Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, presieduta da Kim Rossi Stuart ha assegnato il premio a AKHER WAHED FINA (THE LAST OF US) del tunisino Ala Eddine Slim
La Giuria Orizzonti, presieduta da Robert Guédiguian ha assegnato
il PREMIO PER IL MIGLIOR FILM a LIBERAMI di Federica Di Giacomo
il PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA alla belga Fien Troch per HOME
il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a KOCA DÜNYA (BIG BIG WORLD) del turco Reha Erdem
il PREMIO PER LA MIGLIORE ATTRICE a Ruth Díaz nel film TARDE PARA LA IRA dello spagnolo Raúl Arévalo (Spagna)
il PREMIO PER IL MIGLIOR ATTORE a Nuno Lopes nel film SÃO JORGE del portoghese Marco Martins
Il PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA è andato a KU QIAN (BITTER MONEY) di Wang Bing (Francia, Hong Kong)
Il PREMIO PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO è andato a LA VOZ PERDIDA di Marcelo Martinessi (Paraguay, Venezuela, Cuba)
Infine il VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2016 a AMALIMBO di Juan Pablo Libossart (Svezia, Estonia).
paesaggio interiore, da una prospettiva inedita, intima e immediata. Non c’è nessun narratore esterno a mediare per lo spettatore. Il risultato è la sensazione di essere “dentro” la testa di Rem. Questa prospettiva consente allo spettatore di comprendere le idee di Rem in un modo altrimenti impossibile. Ma anche un pungolo in più per i cinefili a recarsi ai Giardini ed all’Arsenale prima di lasciare Venezia.
Per la SETTIMANA DELLA CRITICA abbiamo assistito alla proiezione del film colombiano vincitore della 31esima edizione Los Nadie di di Juan Sebastián Mesa sul quale
abbiamo alcune riserve. A noi è piaciuto invece AKHER WAHED FINA (THE LAST OF US) del tunisino Ala Eddine Slim premiato dalla giuria Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”.