Festival con tante ombre del passato.
del primo film in concorso anche per la Camera d’Oro: Omor SHAKHSIYA di Maha HAJ – Da una storia intima di una coppia di anziani di Nazareth che vive la routine quotidiana viene raccontato il clima che si vive a Ramallah. E quello che si prova al di là del confine dove si trovano i figli ed il contrasto con il benessere svedese dove vive il figlio maggiore. Nel bene e nel male ognuno ha la sua storia che è quella dell’Umanità.
Invece per le Rassegne autonome Quinzaine e La Seimane de la Critique verranno proiettati i film di apertura, il primo è uno dei tre film italiani a Cannes in questa sezione: Fai Bei Sogni di Marco Bellocchio. Ambientato nella Torino degli anni 60, come nell’altro film Nel nome del Padre ripercorre la storia d’Italia dal dopoguerra. Niente di nuovo sotto al sole! L’altro e un viaggio psicologico nella mente di una donna: VICTORIA di Justine Triet. Sempre per la Semaine de la Critique uno scanzonato regista rumeno Mehmet Can Mertoğlu con Album si occupa di un altro tema attuale: le adozioni.
produttrice Patty (Julia Roberts) sono ostaggi di uno spettatore furioso ( Jack O’Connell) nello studio televisivo. L’uomo infatti ha perso tutti i suoi risparmi dopo aver seguito i consigli finanziari di Lee. Invece il doc L’ULTIMA SPIAGGIA di Thanos Anastopoulos and Davide Del Degan racconta la vita brulicante intorno a una spiaggia molto popolare a Trieste. In quel luogo, sulla punta nord-orientale d’Italia, un muro ancora oggi separa gli uomini dalle donne. Un film sui confini, identità e la discriminazione. Una tragicommedia sulla natura umana. Siamo curiosi per le reazioni della platea.