#CANNES76 – 16/27 May 2023 SPECIAL #14 (DAY6 )

Justine TRIET entusiasma la platea

(from Cannes Luigi Noera and Marina Pavido – Photos are courtesy of the Cannes Film Festival)

COMPETITION

ANATOMY OF A FALL di Justine TRIET

Synopsis: Sandra, Samuel e il loro figlio non vedente Daniel vivono da un anno in una remota località di montagna. Quando Samuel viene trovato morto fuori casa, viene avviata un’indagine per morte in circostanze sospette. Nell’incertezza, Sandra viene incriminata: è stato suicidio o omicidio? Un anno dopo Daniel partecipa al processo di sua madre, una vera e propria analisi della relazione tra i suoi genitori.

Una donna è sospettata dell’omicidio del marito e il loro figlio cieco deve affrontare un dilemma morale essendo l’unico testimone.

Sandra Vogter scrittrice affermata viene sottoposta a giudizio a seguito della morte violenta del suo secondo marito Samuel nello chalet sulle Alpi francesi dove si ritirava con il figlioletto Daniel avuto dal primo marito ed affetto da un grave deficit visivo.

Dopo un preambolo disturbante il film prende corpo con l’arrivo di un detective sul luogo della tragedia per ripercorrere gli attimi precedenti al ritrovamento da parte di Daniel del corpo senza vita del patrigno caduto dal balconcino della mansarda del cottage di montagna. Sullo sfondo di un prato innevato la pozza di sangue del corpo senza vita del patrigno è il poster perfetto per presentare il film. E’ un thriller psicologico che si srotola sull’analisi appunto dell’accaduto.

L’incipit ci mostra l’intervista di una giornalista a Sandra che viene interrotta ripetutamente dalla musica assordante proveniente dalla mansarda. Il secondo marito Samuel non si presenta fisicamente, ma la sua presenza è udibile dal volume esagerato della musica della versione per pianoforte della celebre “Asturia” (Leyenda) di Isaac Albeniz in una atmosfera nauseante e ciclica del film.

Il giorno dell’incidente Samuel avrebbe dimenticato di prendere a scuola il piccolo Daniel, sentendosi per questo in colpa vista la disabilità visiva del figliastro.

Inizia così un processo indiziario in stile americano ma con un distacco emozionale tipico dei film svizzeri e austriaci! E’ proprio la location delle Alpi ha dare la connotazione fredda e austera d’oltre alpe. La corte giudicante però è convinta che anche se non materialmente Sandra è pur sempre responsabile moralmente.

In un processo indiziario affrettato la sceneggiatura magistrale mette in un piatto d’argento il tipico colpo di scena. Insomma un escamotage per uscire dal pantano dei mille rivoli in cui si divide il dramma esistenziale e dei sensi di colpa di Sandra anche nei confronti del figlio. Si tratta di una registrazione degli ultimi momenti di vita del secondo marito Samuel da una parte in preda a fallimenti come artista, dall’altro al pregiudizio misogino della brillante carriera di Sandra. Un buon motivo per svegliare le corde di sentimenti contrastanti nel pubblico e nella corte giudicante. Non sveliamo il finale, ma l’altra idea della sceneggiatura di far diventare parte attiva nell’analisi il giovane ipovedente Daniel non ci convince, anche se il ritratto di una donna complicata viene trasmesso in modo intrigante attraverso il mezzo di un dramma giudiziario caratterizzato da un’avvincente performance centrale di Sandra Hüller. Anatomy Of A Fall impiega un podi tempo per coinvolgere, ma si trasforma in un dramma tortuoso e stimolante.

IN SOME PERSPECTIVE

THE BREAKING ICE di Anthony CHEN

Synopsis: Nella fredda e invernale Yanji, una città al confine settentrionale della Cina, il giovane cittadino Haofeng, in visita da Shanghai, si sente perso e alla deriva. Per caso, parte per un tour guidato da Nana, un’affascinante guida turistica che lo affascina immediatamente. Lo presenta a Xiao, un simpatico ma frustrato ristoratore. I tre legano rapidamente durante un fine settimana a base di alcool. Affrontando i loro traumi individuali, i loro desideri congelati si sciolgono lentamente mentre cercano di liberarsi da un mondo ghiacciato.

Primo film girato in Cina del regista nativo di Singapore Segue la nascente relazione tra tre giovani ventenni, ambientato in un paesaggio innevato invernale.

E’ la storia di un’amicizia nata sullo sfondo delle montagne innevate della Corea del Sud. Formano una squadra, alimentata dall’alcol e da un podi lussuria, e iniziano a vagare per la città. Sono un posperduti, tutti molto lontani da casa, caratteristica di una generazione di giovani cinesi, sradicati e inquieti alla ricerca del proprio destino in un vasto e aperto Paese.

Prima di partire per il monte Changbai, il trio gira per la città, parlando di orsi (che presto si manifesteranno nella realtà) e di tigri, facendo cose brillantemente cinematografiche come perdersi in un labirinto di ghiaccio, o andare allo zoo o in un parco di statue.Dopo l’inizio dell’escursione sull’Heaven Lake la guida alpina gli richiama e gli invita a non rischiare perché il tempo sta cambiando in peggio. Improvvisamente un orso si para davanti a loro e la ragazza viene ferita, ma grazie all’intervento dei poliziotti , l’orso viene messo in fuga.

E’ un film di viaggio nell’amicizia tra i ragazzi, in cui i due si contendono la simpatia della terza protagonista. Come opera prima, il film conta una sceneggiatura complicata e il film ci conclude quando le strade dei tre si dividono.

OUT OF COMPETITION – SPECIAL SCREENINGS

LITTLE GIRL BLUE di Mona Achache

Synopsis: Dopo la morte di sua madre, Mona Achache discovers thousands of photos, letters and records, ma questi segreti sepolti rendono la sua scomparsa ancora più un enigma. Attraverso il potere del cinema e la bellezza dell’incarnazione, riporta in vita sua madre per ripercorrere il suo viaggio e scoprire chi era veramente.

Per comprendere meglio la vita di sua madre e i segreti che si è lasciata alle spalle, Mona Achache usa il potere del cinema per riportarla in vita attraverso la pellicola. La famosa attrice francese Marion Cotillard interpreta la madre della regista, insieme a Marie Bunel e Didier Flamand. Questo docudrama unico nel suo genere affronta in modo creativo temi delicati come la perdita, la memoria e le relazioni familiari. Con attori che interpretano personaggi reali, Little Girl Blue offre una prospettiva commovente e intima sulla vita della madre di Mona Achache.

La madre della regista Carol Achache ha scritto un libro sulla sua amante a sua volta scrittrice. Sulla scorta di un vastissimo archivio di foto, registrazioni e documenti epistolari, l’attrice Marion Cotillard in una sorta di piece teatrale entra nel personaggio, prendendo i panni di Carole e indossando i suoi abiti in un appartamento spoglio. E’ un mixing di immagini di repertorio e registrazioni vocali, per immergere lo spettatore nell’incredibile vita di questa donna.

La Cotillard dà voce alla scrittrice per descriverne la personalità con una scrittura originale per un biopic.

Carol è figlia del 1900 con le sue istanze di libertà: vietato vietare!

annoying and get confused 68 la protagonista si trasferisce a New York city e concretizza i suoi desideri. Figlia di un’ intellettuale non ha necessità di lavorare visto che la madre la sostiene dai guadagni illeciti della prostituzione. Una vita che conduce a tentare il suicidio.

La vita disordinata dovuta ad un’infanzia costellata di abusi in un ripetersi di quanto accaduto alla madre. Purtroppo il progetto di scrittura del libro non ha successo e la protagonista cade in depressione in preda ad istinti suicidi. Dopo aver venduto tutte le sue eredità immobiliari e perso il ricavato in borsa, start to work.

Cosa rimane della vita: un sacco pieno di ricordi e nient’altro.

Finale su una spiaggia bagnata dalle onde del mare.

Il viaggio di Achache attorno a sua madre alla fine sboccia in una storia scioccante di abusi, vergogna, disprezzo per se stessi e ricerca di redenzione. Offre una resa dei conti coraggiosa e catartica con il passato e con le persone della tua vita che puoi amare e odiare, spesso allo stesso tempo.

FORTNIGHT

LE LIVRE DES SOLUTIONS (The Book of Solutions) di Michel Gondry

Synopsis: Eight years after his last film, Michel Gondry torna con un alter ego torturato da afflizioni burlesque. Marc, un regista bipolare e paranoico, non può tollerare che il suo progetto attuale venga smontato dai suoi produttori. Le clip a cui ha potuto dare un’occhiata lo portano a temere il peggio. Complice il suo montatore, cerca di finire il film come lo immagina. instead, il suo completamento viene costantemente rinviato, poiché crea infinite deviazioni e impasse, che alternano il comico al vero in maniera inquietante.

Michel Gondry torna con una commedia insolita su un regista nevrotico e depresso che non riesce a realizzare un film. Un inno alle distrazioni che fanno perdere tempo a realizzare i progetti accantonati È anche un film tenero e malinconico su un uomo fragile, che soffre di depressione e si ritrova bloccato in un circolo vizioso.

Tutto inizia con un’ondata di stravagante ilarità mentre il personaggio di Niney, Marc, e i suoi assistenti si affrettano a rimuovere i file inediti del suo ultimo film dagli uffici del suo produttore e sembra un adattamento mal riuscito di Aspettando Godot.

Sebbene avesse i suoi momenti di verità emotiva, Il Libro delle Soluzioni è per tutti quelli che abbiano sempre desiderato di iniziare un capolavoro, scoprendo che la vita è sempre d’intralcio.

luigi Noera

Leave a Reply

Top