SPECIAL # VENICE78 #18 – 1/11SETTEMBER 2021: (DAYS 10&11)

(da Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido e Annamaria Stramondo e dalla sala WEB Maria Vittoria Battaglia – Photos are published courtesy of the Biennale)

Roberto Andò conclude questa edizione della Mostra dove la napoletanità ha dominato

#VENEZIA78 FUORI CONCORSO – FICTION

IL BAMBINO NASCOSTO – FILM DI CHIUSURA di ROBERTO ANDÒ

In uno stabile napoletano d’altri tempi vive Gabriele un maestro di musica. In the condominium a child named Ciro who only knows the law of the underworld has disappeared. Per scappare alla vendetta di altri piccoli delinquenti si intrufola nell’appartamento del professore che solo la sera se ne accore.

Tra i due nasce un sentimento di sospetto l’uno verso l’altro. Il Maestro decide di non denunciarlo per riportarlo sulla strada della legalità. Dopo tante scaramucce nasce fra loro un tacito accordo di rispetto reciproco, anche se pure il professore ha i suoi segreti legati alla sua omosessualità.

Un racconto di una Napoli che non riesce a scrollarsi di dosso la malavita legata alla povertà.

DIRECTOR'S COMMENT

Una storia che si svolge a Napoli, in pochi metri quadrati, quelli dell’appartamento in cui un maestro di pianoforte tiene nascosto un bambino che non conosce. Pochi metri in cui si misurano il senso profondo della vita e la possibilità di amare e di essere amati. Il bambino è figlio di un camorrista e, come accade quando l’infanzia è negata, ignora l’alfabeto dei sentimenti. Il maestro di pianoforte è un uomo silenzioso, cultured, solitario. Un uomo di passioni nascoste, segrete. La musica è il suo demone, la sua misura. Toccherà a lui lo svezzamento affettivo di un bambino difficile, un ribelle. Una partita rischiosa in cui, dopo un’iniziale esitazione, si getterà senza remore.

#VENEZIA78 –ORIZZONTI

WELA (ANATOMY OF TIME) di JAKRAWAL NILTHAMRONG (REVIEW)

DIRECTOR'S COMMENT

Questo è un film sulla natura: la natura della sofferenza, dell’essere e del tempo. Scopriamo la semplicità nella natura paradossale dell’esistenza. La storia esplora il rafforzarsi del legame esistente tra due fasi della vita di una donna separate dal tempo. Mentre il presente sembra un film della vita reale che osservo fin dalla mia infanzia, il passato rappresenta la vivida immaginazione con la quale cerco di fare chiarezza sulle ragioni alla base di quella sopportazione. Pur non essendo la biografia dei miei genitori, forse ho fatto questo film grazie a loro.

NOSORIH (RHINO) di OLEH SENTSOV (REVIEW)

DIRECTOR'S COMMENT

Questo non è un film incentrato su criminalità, omicidi e sparatorie. È la storia di un uomo che ha vissuto un periodo di difficoltà e che ora porta un fardello interiore con il quale sta cercando di fare i conti.

#VENEZIA78 –ORIZZONTI EXTRA

THE MACHINE OF THE IMAGES OF ALFREDO C. di ROLAND SEJKO (REVIEW)

DIRECTOR'S COMMENT

La storia degli italiani trattenuti in Albania dal regime comunista è quasi dimenticata, coperta dalla valanga di eventi che ha travolto centinaia di migliaia di italiani in altri paesi. La chiave per raccontare è arrivata, come spesso succede, by chance. Quando tra i documenti dell’Archivio Centrale d’Albania, in una richiesta di rimpatrio ho notato un nome che conoscevo: era l’operatore dell’Istituto Nazionale Luce in Albania, Now, da quelle carte, dipendente del Minculpop comunista. La sua storia, intrecciata giocoforza con le immagini e le storie di altri, dava l’occasione per elaborare alcuni temi: l’onnipresenza e le tecniche della propaganda, l’incombenza degli eventi storici sui destini personali, la responsabilità della folla e quella dei singoli. E una riflessione sulla responsabilità – di oggi, come di ieri – di chi produce immagini, e di chi le vede.

18But Days AUTHORS

Tonino de Bernardi: once, un incontro di Daniele Segre (REVIEW)

 

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