Special 11th Festival del Film di Roma - Wednesday 19 and Thursday 20 October (DAY 7&8)

Imperdibile l’incontro con Meryl Streepma anche il nuovo cinema argentino e tedesco 

Auditorium Parco della Musica in Rome Luigi Noera - Photo courtesy of the Rome Film Festival.

L’imperdibile incontro con Meryl Streep è stato una stand ovation durata un ora.Quattro i film nella selezione ufficiale TUTTI NE PARLANO: il primo di questi è un political correct David Mackenzie conHELL OR HIGH WATER. The revenge against the power of the bankers by a pair of brothers so different from each other. Gli ingredienti di un buon moderno western ci sono tutti. Gli oppressi, il cattivo che si redime con il suo sacrificio, il caparbio sceriffo prossimo alla pensione. Il Bene che vince sul male anche se commette qualche peccatuccio. The second film is GENIUS di Michael Grandage con un cast stellare: Colin Firth, Jude Law e Nicole Kidman . Un omaggio all’arte dello scrivere nel racconto di un talent scout nella New York degli anni ’20. Max Perkins, editore per la Scribner’s Sons e scopritore di scrittori come Hemingway e Scott Fitzgerald che riceve un manoscritto di mille pagine da uno sconosciuto scrittore di nome Thomas Wolfe. Purtroppo la performance dei tre attori non è al massimo, peccato.
Per la Selezione Ufficiale quello annunciato come uno scoop invece non ha entusiasmato sia la critica che il pubblico. MARIA PER ROMA di e con Karen Di Porto tra | Le voci del domani |. Un’altra storia ambientata nella Capitale alla deriva. Il fallimento dei suoi sogni la costringerà a abbandonare la passione. Un finale amaro che rappresenta la realtà dei giovani d’oggi. Gli altri film presentati provengono in maggioranza dall’Europa. Il primo del belga Stephan StrekerNOCES / A WEDDING affronta ancora una volta le

diversità fra il mondo occidentale e mussulmano nel contesto europeo. Le tradizioni sono una crosta culturale che nemmeno il rapporto parentale fraterno riesce a scalfire. Peccato che la giovane interprete vittima di questo dramma culturale non sia all’altezza. Dalla Francia invece una storia ambientata in Messico sulla ricucitura dei rapporti tra un anziano padre e la giovane figlia.
LA CAJA VACÍA / THE EMPTY BOX
di e

con Claudia Sainte-Luce. In un ambiente povero e rarefatto si svolge il miracolo del perdonarsi. Dopo lo strepitoso incontro l’altrettanto spumeggiante film di Stephen Frears FLORENCE FOSTER JENKINS con Meryl Streep, Hugh Grant, ed un divertente Simon Helberg pianista squattrinato che godrà i favori della mecenate con la passione per il canto

purtroppo senzatalento. Due grandi attori che si divertono nei ruoli loro imposti. L’ultimo dei film europei è l’unico che si salva e rappresenta il nuovo cinema tedesco.
Gordian Maugg con il suo FRITZ LANG volge sapientemente
il suo sguardo al cineasta austriaco utilizzando filmati dell’epoca insieme ascene in bianco e nero con Heino Ferch nella sobria versione del regista genio, egocentrico maniaco del sesso e sadico. Le tematiche temporali trattate in alternanza non lasciano spazio all’occhio avido dello spettatore. Un Fritz Lang che indaga il “Demone” che è in ognuno di noi e in lui stesso. Il film mozzafiato da delitto perfetto è AL FINAL DEL TÚNEL

dell’argentino Rodrigo Grande. Il regista non lascia spazio a dubbi dello spettatore in un gran finale inaspettato.Lascia perplessa la volontà ferrea del protagonista Joaquín, un uomo sullasedia a rotelle che gli permette l’impossibile. Ma questo è anche il
fascino del cinema. Invece da Hong Kong un deludente Tung-Shing ‘DerekYee con SAN SHAO YE DE JIAN / SWORD MASTER in 3D. Un soggetto di cappa e spada e rocamboleschi combattimenti con una storia fantasiosa asservita alle acrobazie dei funamboli.

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