#CANNES76 – 16/27 May 2023 SPECIAL #10 (Daya4)

La Poetica di Ceylan viene surclassata da un opera prima di UCR

(from Cannes Luigi Noera and Marina Pavido – Photos are courtesy of the Cannes Film Festival)

COMPETITION

KURU OTLAR USTUNE (ABOUT DRY GRASSES)di Nuri Bilge CEYLAN

Incipit: Bufera di neve in un campo innevato, si ferma un camion ed uomo scende per raggiungere un villaggio sperduto. E’ il professore della locale scuola elementare al rientro dalle vacanze natalizie.

La scena si sposta nella sala professori prima delle lezioni dove si svolge un breafing a base di the e pasticcini!

Il professore Samet, si incontra con una giovane pure lei immigrata con un’evidente disabilità. Apparentemente la giovane studentessa Seril sente d’avere un trasporto amoroso con il professore che le ha portato un regalo dalle vacanze. Alla ragazzina viene trovata una lettera amorosa dall’altro insegnante ed il professore Samet vorrebbe conoscere il tenore del testo. Scoprendo che è non diretta a lui, ma a un altro studente (commedia degli equivoci che si trasforma in tragedia).

La situazione si complica quando il preside della scuola convoca Salem ed il suo collega accusandogli di comportamenti non appropriati nei confronti degli alunni . Per questo motivo è stato aggiunto un osservatore incognito per appurare la verità. Si tratta di un thriller psicologico tra i rapporti tra professori e studenti. La reazione di Salem nei confronti dell’alunna è severa. Utilizza il suo potere per bullizzarla. E‘ strano che due film che provengono da paesi molto diversi affrontino la stessa tematica : rapporti tra professori ed alunni (La teoria di Margherita – FC).

E’ un tema universalmente sentito in questo nostro mondo in cui “la democrazia di internet (1 uguale 1) “ è emergente. La storia prende a prestito come al solito del regista, i paesaggi struggenti nella Anatolia innevata. Sono tre storie in unico film accomunate dalla location. Ottima la regia con il protagonista che con uno stratagemma ha capito che il suo amico e la professoressa nutrono un reciproco sentimento amoroso e riesce ad avere un invito a cena, al quale si presenta da solo. Il regista usa questo stratagemma per evitare la censura sul suo manifesto politico di denuncia della contrapposizione degli opposti ideali dei due protagonisti. Ceylan è un regista allusivo, amante dei personaggi che rivelano sfaccettature nuove e talvolta contraddittorie di scena in scena. Indimenticabile è la scena dei due amici e colleghi che si guardano negli occhi. Samet è un intellettualoide frustrato dei suoi ideali , mentre la ragazza dopo aver perso le gambe ha i suoi tempi di reazione. La verità è che il suo amico e collega Kenan impartisce lezioni alla giovane Nuray. E’ una collega insegnante e attivista di sinistra che ha perso la sua gamba in un attacco terroristico è magnetica come una donna indipendente la cui diffidenza nasconde una grande forza. Il film si conclude sulla sfondo poetico delle immagini dei tre in auto mentre nevica. L’Amore del regista per Anatolia, in cui esistono l’estate e l’inverno non ha limiti. Però non tutti gli spettatori troveranno utile questa risposta, soprattutto dopo 197 minuti di pazienza.

IN SOME PERSPECTIVE

HOW TO HAVE SEX di Molly MANNING WALKER | First work

SYNOPSIS: Three English girls go on holiday to Malia and experience the trip as a rite of passage. They only think about drinking, go to the disco and hook up, thus finding themselves navigating the complexity of sex, of consensus and self-discovery. Described with plays of light and a perfect soundtrack, Manning Walker's directorial debut paints a painfully familiar portrait of young adulthood and what one's first sexual experiences should be (or they shouldn't) unfold.

Bellissimo il film della esordiente Molly presentato a Cannes nella sezione Un Certain REgard con il suo lungometraggio esplosivo sull’adolescenza e tutte le sue conseguenze.

Migliore. Vacanza. Evah!” È un mantra enfatico ed esuberante, cantato a squarciagola come un canto da terrazza e brindato con colpi di alcol tossico e innovativo durante un viaggio edonistico nella città festaiola di Malia a Creta.

 

In the presentation the director underlined several times her main intention of denouncing the lack of empathy between the two male and female genders.

It is true that love is now reduced to commodification and the price is paid by the generations of the third millennium of the opulent West, while in still backward societies we witness the phenomenon of child brides.

The young teenager Tar (Taz for friends) at the end of his secondary school studies he goes on holiday to a summer tourist destination where getting high is a must and where you can't sleep.

Here hundreds of kids find themselves in a collective rite of initiation into adulthood without, however, having passed the previous stages..

And so three girls who grew up on chips and coke find themselves getting high for three days in a whirlwind of obsessive music. The director throws this truth in our faces and when we too, the spectators, are exhausted, the film changes direction and takes on the heavy tones of dismay..

Tar anche se apparentemente consenziente di perdere la verginità viene sopraffatta appunto dalla mancanza di empatia da parte di Paddy, his lover – I would say rapist – for the first time. L’altro personaggio maschile anche se sembra faccia la parte del buono in realtà ha anche la sua responsabilità facendosi da parte nei momenti cruciali.

Al termine è stata solo un’esperienza estiva e lo dimostra il grido di Taz al gate dell’aereoporto: London we are returning.

Let's add, however, that we adults also have our part in this unraveling because throughout the film the parents of the three girls only manage to send feel-good messages, and that's not how teenagers become adults, but let's also add whoever is without guilt cast the first stone!

From a cinematographic point of view, the film is a discovery of a new talent.

luigi Noera

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