#МаргаритаДеллеСтелле от #GiulioBase на #RAIUNO

#MargheritaDelleStelle — телефильм режиссёра Джулио Басе.,с КРИСТИАНОЙ КАПОТОНДИ в роли МАРГЕРИТЫ ХАК, СВОБОДНО ВДОХНОВЛЕНЫ ДЕВЯТЬЮ ЖИЗНЬЮ КАК КОШКИ (M. ВЗЛОМАТЬ; F. TADDIA) edito da Rizzoli

“…Vi chiederete come abbia fatto una ragazza nata nel 1922 e cresciuta sotto il regime fascista a diventare una scienziata? Io non conosco le risposte, ma posso raccontarvi la mia storia…"

Inizia cosi #MargheritaDelleStelle, il biopic Rai dedicato all’astrofica Margherita Hack scomparsa a Trieste il 29 giugno del 2013.

È un inizio drammaturgico interessante, garbato, stuzzicante, nonostante l’utilizzo della voce fuori campo della Capotondi, che fa sperare allo spettatore di vedere una storia, un biopic diverso dall’abituale “santino” targato Rai.

Sfortunatamente la “flebile” speranza è subito spenta da uno sviluppo narrativo e messa in scena della vita della nota scienziata, che rientrano ampiamente nei tradizionali canoni di Rai uno.

Ovvero abbiamo di fronte una visione priva di incisività, personaggi appena abbozzati ed una consolidata approssimazione nel ricostruire l’ambientazione storica e la mentalità della società in cui si muove la protagonista.

Sarebbe piuttosto lungo l’elenco degli errori presenti in questo biopic dalla sceneggiatura alle perplessità sorta nella selezione di alcuni attori e quanto quest’ultimi risultino improbabili in certi passaggi del film. Ma tutto sarebbe un esercizio inutile oltre che noioso da leggere.

Lasciamo il giudizio complessivo del film al parere e gusto personale dello spettatore, ritenendo più interessare sottolineare la valenza culturale e storica di questa operazione riportando alcuni stralci dei protagonisti durante la conferenza stampa svoltasi oggi in Rai.

#MargheritaDelleStelle è stato pensato dice la sceneggiatrice Monica Zappelli “. come fosse un “romanzo di formazione”. Un racconto concretato sugli anni di formazione della giovane Hack che le consentirono di diventare poi la scienziata che tutti abbiamo conosciuto e apprezzato.

Mi interessava scrivere i passaggi più significativi della giovane Margherita: l’educazione ricevuta da due genitori anticonvenzionali (erano entrambi vegetariani) basata sulla libertà ed indipedenza di pensiero. L’amore di Margherita per lo sport ed in particolare per l’atletica di cui era campionessa. Lo sport agonistico ha insegnato alla Hack” a non vergognarsi mai di voler vincere e primeggiare. Una mentalità che la scienziata farà sua quando dovrà battersi e farsi valere nell’ambito scientifico dominato da una mentalità patriarcale. Margherita Hack scopre quasi per caso la fisica e poi l’astrofisica. Non era una grande studentessa al liceo, ma una volta iscritta all’università trova il suo spazio e modo di dimostrare il proprio talento. Ed infine volevo raccontare la storia d’amore, il matrimonio felice della protagonista con Aldo De Rosa. Aldo De Rosa definito con cattiveria “il moglio” dagli altri uomini dell’epoca, incarna meravigliosamente la figura di un uomo innamorato e soprattutto consapevole del potenziale della moglie, al punto da fare un passo indietro oltre che condividere i sacrifici lavorativi di Margherita (lavoro notturno all’osservatorio)."

Il regista Giulio Base ha aggiunto “…Ho accettato a scatola chiusa l’offerta di Rai e Minerva Pictures il compito di dirigere un film sulla Hack. Una fiducia poi ripagata dal grande lavoro di scrittura compiuto da Monica Zappelli e dalla fortuna finalmente di poter lavorare con Cristiana Capotondi. Un obiettivo professionale che inseguivo da tempo. Una volta accettato la regia, mi sono immerso nello studio e lettura di tutti i libri scritti dalla Hack, ad eccezione di quelli di astrofisica. Uno studio che mi ha aumentato la stima nei riguardi della donna prima ancora della scienziata. Margherita Hack è stata una grande divulgatrice, capace di spiegare cose complicate in modo semplice e coinvolgente. È stata una donna forte, независимый, diretta, ambiziosa. Ha costruito dal nulla il centro astrofisico di Trieste facendolo diventare luogo di scambi tra studenti di tutto il mondo. Una storia, una vita del genere meritava di essere raccontata. Spero d’averlo fatto al meglio, festeggiando il mio ritorno rai come regista dopo oltre 10 года "

Christian Капотонди: "…Ero emozionata, preoccupata nel dover indossare i panni di questa grande donna, scienziata. È stata una grande sfida umana oltre che attoriale far rivivere la giovane Margherita, trovando una giusta e credibile chiave interpretativa. Margherita era una vera campionessa di atletica, io a suo confronto sono un amante dello sport e del calcio, nulla di più. La forza e tenacia della Hack “sportiva” applicati allo studio, è qualcosa di cui noi donne dovremmo prendere esempio. Margherita ruppe il tetto di vetro con merito e largo anticipo rispetto ai tempi. L’amore tra Margherita ed Aldo è qualcosa di unico, intenso quanto semplice. Aldo ha vissuto con gioia l’ascesa di Margherita, sostenendola sempre e diventando la sua penna nello scrivere i suoi libri in modo ancora più comprensibile. Spero che il film riesca a trasmettere tutta la bellezza di Margherita Hack: dall’infanzia felice alla liceale non “allineata” alla moda ed infine alla giovane studiosa che si scoprì innamorata delle stelle…”

#Margheritadellestelle è stata scritta, diretta ed interpretata avendo queste nobili motivazioni e sentite aspirazioni.

Toccherà al pubblico ritrovarli e scoprirne degli altri.egistica può essere sufficiente per sopportare e digerire 2h e 45 minuti di una storia caotica, allungata ed eccessivamente simbolica? нет, è la mia modesta opinione.

Витторио Де Агро (РС)

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