#CANNES76 – 16/27 mai 2023 SPÉCIAL #24 (J11)

Oggi è la volta dell’ultimo degli italiani, anzi italiana: Alice ROHRWACHER che trova il gradimento della critica, mentre a Un Certain Regard vince un film d’esordio

(de Cannes Luigi Noera et Marina Pavido – Les photos sont une gracieuseté du Festival de Cannes)

Alice ROHRWACHER con il suo stile pasoliniano riesce meglio degli altri italiani e ci commuove

LA CHIMERA di Alice ROHRWACHER

Synopsis: Ognuno ha la propria Chimera, qualcosa che cerca di realizzare ma non riesce mai a trovare. Per la banda dei tombaroli, ladri di antichi corredi funerari e di meraviglie archeologiche, la Chimera significa riscatto dal lavoro e dal sogno di facili ricchezze. Per Arthur, la Chimera assomiglia alla donna che ha perso, Beniamina. Per trovarla, Artù sfida l’invisibile, cerca ovunque, si addentra nella terra – alla ricerca della porta per l’aldilà di cui parlano i miti. In un viaggio avventuroso tra i vivi e i morti, tra foreste e città, tra celebrazioni e solitudini, si dipanano i destini intrecciati di questi personaggi, tutti alla ricerca della Chimera.

Ambientato negli anni 80, nel mondo clandestino deitombaroli”, La chimera racconta di un giovane archeologo inglese (Josh O’Connor) coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici.

Una atmosfera palosiniana sospesa pervade il nuovo lavoro di Alice Rohrwacher che trasforma le avventure di un gruppo di tombaroli nei calanchi etruschi a nord di Roma in un viaggio esistenziale che è anche un inno alla fragilità delle cose belle della vita.

Tutto ha inizio su un treno d’altri tempi dove Arthur, il protagonista della storia, sta tornando in un imprecisato borgo italiano a trovare la famiglia della sua amata Beniamina.

La famiglia ha a capo la signora Flora, anziana soprano è accudita da una giovane straniera dal nome Italia e vive insieme alle tre e i due nipoti in un casolare della campagna romana. Arthur ha nel piccolo borgo tanti amici ma per il suo fare scontroso ci litiga.

La sceneggiatura è molto vaga ma lo spettatore percepisce la sua potenza.

Artur è sensitivo ed è archeologo ma per tutti è il tombarolo che insieme ad una sgangherato manipolo di giovani disoccupati va in cerca delle tombe etrusche per depredarle. Questa banda ha ovviamente il suo ricettatore di nome Spartaco che si nasconde dietro la facciata di veterinario. Storia suggestiva proprio d’altri tempi!

Chi vive nel Lazio riconoscerà nelle ambientazioni del film una fascia di costa e campagna intorno a Tarquinia, a nord di Roma, dove un tempo fioriva la civiltà etrusca preromana.

Come nei suoi precedenti racconti rurali, Rohrwacher priva deliberatamente il suo pubblico delle bandiere geografiche per spingere la storia in un territorio che è in parte paesaggio onirico, in parte racconto popolare moderno.

C’è un aspetto di riscatto negli amici del borgo con cui presto si ritrova. Sono una banda di opportunisti che hanno adottato Arthur come loro spirito guida per il denaro sporco.

Il film è stato girato con la luce naturale è un film in un mondo fuori dal comune, dove la natura è stata devastata, i morti profanati, la terra derubata per banali, miseri guadagni. Ma nonostante i fallimenti e gli sfortunati tentativi di rimettere le cose a posto, ci ricorda che la bellezza in qualche modo rimane.

UN CERTAIN REGARDFC – Film di chiusura

UNE NUIT di Alex Lutz

Synopsis: Une nuit, nell’affollata metropolitana parigina, Aymeric si imbatte casualmente in Nathalie quando entrambi salgono sul treno. Mentre discutono mentre i pendolari li guardano divertiti, la loro scintilla di passione si trasforma in desiderio reciproco, e i due decidono di trascorrere la serata insieme. Gli sconosciuti vagano per le strade di Parigi passando da una festa all’altra e ritardando i loro addii. Una volta che il sole sorgerà, diventeranno di nuovo estranei – ma cosa succederebbe se non lo fossero mai stati?

Amore a prima vista ed è inevitabile che facciano l’amore in una cabina telefonica in una strada parigina!

L’autore ama tanto la nostra icona dell’amore Sofia Loren tanto da citarla.

Conoscersi viene dopo e così inizia un dialogo a due estenuante sui massimi sistemi della Vita. Sono schermaglie amorose, che però perdono vigore avendo consumato prima l’atto fisico dell’amore. Vagando per tutta la notte senza avere il coraggio di salutarsi, ma di voler ancora scoprirsi reciprocamente in una Parigi assonnata.

Possono buttare via la loro vita precedente prima di essersi conosciuti? Certo che no dovendo tra l’altro giustificarsi per questa improvvisa assenza in famiglia.

Film tipicamente francese pruriginoso con l’ossessione del sesso, dove i ialoghi sono costruiti sul nulla, noiosi, semplicemente noiosi. Un film che vorrebbe essere intellettualoide sul’amore, anzi sull’amore libero citando Godard!

In questo modo è trascorsa la notte di queste due anime che non sanno del loro futuro, richiudendosi nel loro passato, ed è arrivato il momento inevitabile della separazione.

Lo spettatore sta per tirare un sospiro di sollievo ma la sceneggiatura lo fa sobbalzare svelando quale è il loro passato. E’ l’alchimia del Cinema che descrive i sogni di tutti noi nel suo spirito di doppiezza che lo contraddistingue. Anche e soprattutto quelli trasgressivi!

Ma passiamo adesso ai Palmares UCR che hanno decretato il successo di:

Prix Un Certain Regard: HOW TO HAVE SEX di Molly Manning Walker – premier film (examen)

Prix de la Nouvelle Voix: AUGURE di Baloji – premier film (examen)

Prix d’Ensemble: CROWRÃ (LA FLEUR DE BURITI) di João Salaviza & Renée Nader Messora (examen)

Prix de la Liberté: GOODBYE JULIA di Mohamed Kordofani – premier film (examen)

Prix de la Mise en Scène (miglior sceneggiatura): Asmae El Moudir per KADIB ABYAD (LA MÈRE DE TOUS LES MENSONGES)

Prix du Jury: LES MEUTES di Kamal Lazraq – premier film (examen)

Questa sera sapremo i Palmares della Competizione, ed intanto vi riportiamo il gradimento della critica per i primi tre migliori film e su cui siamo d’accordo che risultano in ordine:

FALLEN LEAVES di Aki KAURISMAKI

PERFECT DAYS di Wim WENDERS

LA CHIMERA di Alice ROHRWACHER

luigi Noera

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