SPECIAL # ROMAFILMFEST14 #1 - 17 /27 octobre 2019: (JOURNÉE -3)

(de Rome Luigi Noera avec l'aimable collaboration de Francesca Salmeri – Les photos sont publiées avec l'aimable autorisation du cinéma Fondazione per Roma)

Au terme d'une année qui a vu Cannes et Venise concourir pour les meilleurs films, Antonio Monda présente un riche Festival de Rome où les USA excellent une fois de plus et d'abord L'IRLANDAIS de Martin Scorsese.

Commençons par l'affiche qui nous accompagne dans les deux prochaines semaines à l'événement du festival romain. La perfezione dei suoi lineamenti e il fascino conturbante e misterioso della sua figura valsero a Greta Garbo l’appellativo di ‘divina’. Greta Garbo è la prima grande icona di bellezza della settima arte, simbolo di quella femminilità degli anni’20 che si impose in tutto il mondo e che seppe conquistare il pubblico con il suo carisma e magnetismo. Il suo volto è impresso in maniera indelebile nella memoria collettiva perché, come scrive Roland Barthes in Miti d’oggi, “Greta Garbo appartiene ancora a quel momento del cinema in cui la sola cattura del viso umano provocava nelle folle il massimo turbamento”. La foto scelta per rappresentare la quattordicesima edizione della Festa è un omaggio alla bellezza del cinema ed è stata scattata in occasione delle riprese del film del 1929, Il bacio (The Kiss).

Aggiungiamo noi che si svela tutta l’anima della settima arte nella sua doppiezza. Il volto e lo specchiarsi nello spettatore. E’ questo il fascino che nessun altro mezzo di comunicazione potrà mai spodestare al Big Screen. Nonostante tutte le rivoluzioni nel campo della Società dello Spettacolo il CINEMA, inteso come THE BIG SCREEN resiste al tempo che inesorabilmente fa appassire le più adorate DIVE.

Anche quest’anno la Festa inizia con le PREAPERTURE

In assoluto L’UOMO SENZA GRAVITÀ di Marco Bonfanti, Italie, Belgique, 2019, 107’ Cast: Elio Germano, Michela Cescon, Elena Cotta, Silvia D'Amico, Vincent Scarito, Pietro Pescara, Jennifer Brokshi, Andrea Pennacchi, Cristina Donadio è l’esempio di buon Cinema italiano. So che molti colleghi non lo hanno apprezzato. Eppure nella leggerezza della assenza di ggravità del nosro eroe sta il segreto racchiuso in un fantasy che non ha precedenti. A noi è piaciuto la giovanissima Agata. In questa ottica la storia potrebbe essere portata dal grande schermo alla versione cartacea in un cortocircuito della narrazione.

Le preaperture sono terminate con THE JESUS ROLLS di John Turturro, États-Unis, 2019, 85’ Cast: John Turturro, Bobby Cannavale, Audrey Tautou, Christopher Walken, John Hamm, Susan Sarandon Voler fare a tutti i costi lo Spin off (che brutta parola inglese) del magnifico film di debuuto di Tuturro non è una operazione facile ma lo ammiriamo per il suo coraggio.

Ma passiamo adesso alla disamina di cosa ci offre questa edizione a guida Antonio Monda.

Già nel nostro titolo avrete capito che ci troviamo invasi dalla industria cinematografica americana. Vale la pena se tra i titoli ci imbattiamo nell’ultima realizzazione (non fatica) di Martin Scorsese che bissa la sua presenza per fare impazzire i fan tra i quali ci onoriamo di esserci.

Ma in questa fase possiamo analizzare i numeri: oltre la metà dei titoli è made in USA seguita dalla cugina anglosassene con cinque titoli e dalla Francia. L’Italia si deve accontettare di due opere una delle quali è un documentario. L’Europa con le cinematografie più attive porta cinque titoli insieme al resto del Mondo.

L’Italia invece ha un suo ruolo nella sezione RIFLESSI ed anche nella sezione a latere ALICE che quest’anno alla 17ma edizione mostra tutta sua potenza della quale lFrancesca Salmeri ci riferirà.

Ecco i film che Antonio Monda ci propone per la SELEZIONE 2019:

Film di Apertura Motherless Brooklyn di Edward Norton Stati Uniti, 2019, 144′

Pavarotti di Ron Howard Satati Uniti, 2019, 104′

Antigone di Sophie Deraspe Canada, 2019, 109′

Tantas almas di Nicolás Rincón Gille Colombia, 2019, 137′

The Aeronauts di Tom Harper Regno Unito, 2019, 101′

Scary Stories to Tell in the Dark di André Øvredal Canada, États-Unis, 2019, 108′

Mystify: Michael Hutchence di Richard Lowenstein Australia, 2019, 102′

Downton Abbey di Michael Engler Regno Unito, États-Unis, 2019, 122′

The Farewell di Lulu Wang Stati Uniti, Chine, 2019, 98′

1982 di Oualid Mouaness Libano, États-Unis, Norvège, Qatar, 2019, 100′

Military Wives di Peter Cattaneo Regno Unito, 2019, 110′

Willow di Milcho Manchevski Macedonia, Ungheraia, Belgique, Albanie, 2019, 101′

Rewind di Sasha Joseph Neulinger Stati Uniti, 2019, 87′

Honey Boy di Alma Har’el Stati Uniti, 2019, 95′

Drowning di Melora Walters Stati Uniti, 2019, 82′

L'Irlandais di Martin Scorsese Stati Uniti, 2019, 209′

Deux di Filippo Meneghetti Francia, Luxembourg, Belgique, 2019, 90′

Trois jours et une vie di Nicolas Boukhrief Francia, Belgique, 2019, 120′

Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin di Werner Herzog UK, 2019, 85′

Judy di Rupert Goold Regno Unito, 2019, 118′

Your Mum and Dad di Klaartje Quirijns Paesi Bassi, 2019, 77′

Hustlers di Lorene Scafaria Stati Uniti, 2019, 110′

Where’s My Roy Cohn? di Matt Tyrnauer Stati Uniti, 2019, 97′

438 Journées di Jesper Ganslandt Svezia, 2019, 124′

Le meilleur reste à venir di A. de La Patellière, M. Delaporte Francia, 2019, 117′

Run with the Hunted di John Swab Stati Uniti, 2019, 93′

Your Honor di Andres Puustusmaa Estonia, Russie, 2019, 95′

Western Stars di Thom Zimny, Bruce Springsteen Stati Uniti, 2019, 83′

Fête de famille di Cédric Kahn Francia, 2019, 101′

On Air di Manno Lanssens Belgio, Pays-Bas, 2019, 80′

Santa subito di Alessandro Piva Italia, 2019, 60′

Il Film di Chiusura è invece italiano: Tornare di Cristina Comencini Italia, 2019, 107′ con Giovanna Mezzogiorno, Vincenzo Amato, Beatrice Grannò, Clelia Rossi Marcelli, Marco Valerio Montesano, Alessandro Acampora, Trevor White

Anche questa’anno la Festa ha ingaggiato tante celebrità negli RENCONTRES

Prix ​​de la réalisation 2019 BILL MURRAY

Il riconoscimento gli sarà consegnato da Wes Anderson, il regista che più di ogni
altro ha contribuito a renderlo un’icona.

Prix ​​de la réalisation 2019 VIOLA DAVIS

«Lasciate che vi dica una cosa, l’unico ostacolo che separa le donne di colore da chiunque altro, è l’opportunità». Queste le parole di Viola Davis

 

OLIVIER ASSAYAS

ETHAN COEN

KORE-EDA HIROKAZU

BERTRAND TAVERNIER

JOHN TRAVOLTA

Zhangke JIA | ZHAO TAO

Dei quali avremo il piacere di riferirvi. Ed allora Buona FESTA di ROMA!

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