Потому что я выбрал профессию кинокритика после многих лет работы инженером.

На этом сайте вы найдете мое резюме. Но как, блестящий инженер предпочитает быть кинокритиком? Что ж, мечта лучше катастрофы. Сколько раз ко мне обращались состоятельные владельцы уникальных пентхаусов по поводу невозможной работы. Мой ответ после короткого интервью о том, что делать с заинтересованными сторонами, всегда был: Мне жаль, мама  non ho tempo per voi. Е’ la moda di sentirsi onnipotenti. Моему дорогому пожизненному мастеру и дяде, mi riferisco al профессор. Ing. Калоджеро Бенедетти che da poco ha lasciato l’attività professionale dopo 60 anni svolti proprio vicino al disastro del Flaminio , capitò persino di dover litigare con la Мара Вернье. Ovviamente per la demolizione diqualche muro” (издание : maestro). La storia del Flaminio mi ricorda tante storie di mal professione. I medici hanno il giuramento di Ippocrate a cui rendere conto, ma noi ingegneri a chi? Recentemente mi è capitato di cadere su una buca del Comune di Roma con il mio scooter. Attendo il risarcimento, ma il fatto sconcertante è che la ditta della manutenzione di Roma Capitale ha rifatto il manto stradale della strada escludendo la buca. Di chi è la responsabilità? Prima di tutto del responsabile diretto dell’impresa di manutenzione, ma anche di chi dovrebbe controllare, ossia il mio collega ingegnere o geometra. Nella storia del Flaminio spetta alla Magistratura chiarire le responsabilità, ma se intanto noi Ingegneri decidessimo di dire qualche no in più non sarebbe male. Torniamo al titolo di questo articolo. In fondo se con la mia critica cinematografica stronco una pellicola cosa può succedere? Qualche spettatore in meno, sempre che sia d’accordo, e comunque prendendo come riferimento il Maestro Gianluigi Rondi, se proprio non mi piace un film lo descrivo e basta. Si è così la professione del critico non ha armi che uccidono, quella dell’ingegnere, se non correttamente utilizzate si, ed io dopo una vita professionale fatta di tanti no ho deciso una vita meno spericolata. Ecco la risposta alla domanda del titolo di questo articolo: meglio la luna di Melies!  Alla fine vorrei aggiungere una disgressione su disastri annunciati e regolarmente accaduti. Inondazioni, distruzioni di abitazioni nei pressi di un vulcano etc. Al riguardo condivido  il pensiero del профессор. Sgarbi che ebbe ragione a denunziare chi aveva costruito alle pendici dell’Etna la propria abitazione. Costruzione temeraria? Direi di si.

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