#BERLINALE 74e éd.. 15/25 février 2024 SPÉCIAL #22 (JOURNÉE 8)

Là Marlene Dietrich place Luigi Noera

(de Berlin Luigi Noera avec l'aimable collaboration de Maria Vittoria Battaglia et Vittorio De Agrò de la rédaction RdC– Les photos sont publiées avec l'aimable autorisation de la #BERLINALE)

Il Tema della Jiad nella tragedia del film tunisino #WhoDoIBelongTo presentato in #Competition

Synopsis: Aïcha vit dans une ferme au nord de la Tunisie. Ses fils aînés Mehdi et Amine sont partis à la guerre. Quand Mehdi rentre chez lui avec une mystérieuse femme enceinte, emerge un’oscurità che minaccia di inghiottire l’intero villaggio.

Plus l'Aïn (#À quiJ'appartiens) di Meryam Joobeur | con Salha Nasraoui, Mohamed Hassine Grayaa, Malek Mechergui,

Adam Bessa, Dea Liane – Tunisie / France / Canada / Norvège / Qatar / Arabie Saoudite 2024 | WP | premier film

Revoir:

Il film sebbene sconta di essere Opera prima è una prova autoriale notevole soprattutto nel dirigere tutti i protagonisti a grandi silenzi con sguardi intensi.

L’incipit ci ricorda l’infinito: un albero in un prato sconfinato. Lo ritroveremo nel finale tragico.

Assistiamo ad una festa di nozze che è un segno premonitore di quanto accadrà.

La storia di una coppia di pastori tunisini sopraffatti dal dolore per la scomparsa del figlio maggiore affiliatosi alle forze jihadiste con la forza.

Uno sguardo del padre all’infinito del mare per ritrovare il figlio la dice tutta su quello che sarà un dramma dei nostri giorni.

Mentre la madre condivide il dolore per il figlio con una sua amica che l’accomuna nel destino. Il dramma di una famiglia contadina che è consapevole che uno dei figli sia un terrorista ma visto da due punti vista genitoriali differenti.

Il voler preservare a tutti costi il figlio minore da questa dura realtà pervade la prima parte di questa tragedia della polarizzazione verso modelli di odio.

Improvvisamente il figlio ritorna a casa con la moglie, anche lei di fede jihadista che indossa il burka. I genitori non hanno tentennamenti a ospitarlo, sebbene il padre non li voglia a casa, la madre insiste affinchè restino fino alla nascita del nipote.

Il finale non lascia spazio alla speranza, infatti il figlio Jihadista viene istigato a lapidare secondo la sharia la moglie colpevole e per il grande dolore si suicida gettandosi dalla rupe della scogliera.

I suoi genitori per la seconda volta devono subire la perdita dell’amato figlio.

Ed ecco che ritorna la scena iniziale dell’albero in un campo sterminato ai piedi del quale viene seppellito il giovane figlio.

luigi Noera

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