SPECIÁL 71. #BERLINALE - relace 1/5 březen 2021 #18 (DEN 5): jděte za kameru a vyprávějte nový a vzrušující dětský příběh

(Berlin Luigi Noera s laskavým spolupráce Marina strašné – Fotografie jsou zveřejněny s laskavým svolením Berlinale)

jděte za kameru a vyprávějte nový a vzrušující dětský příběh 2021, jděte za kameru a vyprávějte nový a vzrušující dětský příběh.

Tereza a Montoya. Tereza a Montoya, Tereza a Montoya. Tereza a Montoya. Tereza a Montoya? Tereza a Montoya. avšak, vlastně, Tereza a Montoya, Tereza a Montoya. Tereza a Montoya. Non è stato facile per lei far sì che suo padre accettasse la scelta di diventare un poliziotto, così come non è stato facile il suo lungo percorso di addestramento. Poi, improvvisamente, inizia un altro capitolo: stavolta è Montoya a raccontarci la sua storia. Ma è soltanto nel capitolo successivo – ossia quando i due ci raccontano la loro storia d’amore – che la musica cambia. Adesso non c’è più posto per la finzione. Ora è la realtà – o, sarebbe meglio dire, il metacinema? – che prende il sopravvento. Gli attori Monica del Carmen e Raul Briones (rispettivamente nei ruoli di Teresa e Montoya) ci raccontano – attraverso riprese realizzate con i loro stessi telefoni cellulari – la loro preparazione per i ruoli dei due agenti e il loro conseguente periodo di addestramento all’interno del corpo di polizia.

Prendendo spunto da una poesia scritta da un poliziotto in occasione di un concorso letterario, A Cop Movie colpisce immediatamente per la sua struttura del tutto soggettiva, che fa sì che il film si classifichi quasi come un prodotto ibrido, a metà strada tra il film a soggetto e il documentario. Via libera alla fantasia. Questo sembra essere il motto del giovane Alonso Ruizpalacios. E la cosa, nepochybně, funziona.

A Cop Movie non ha paura di osare, di sperimentare nuovi linguaggi. E nel corso della sua messa in scena viene usato praticamente quasi ogni espediente possibile: dalla pura finzione – con tanto di ritmi di tarantiniana memoria – al filmato amatoriale, dal documentario classico al cosiddetto sfondamento della quarta parete. Attraverso le storie di Teresa e Montoya, proto, viene osservato da vicino un mondo che da sempre ha affascinato cineasti di tutto il mondo, ma di cui, vlastně, conosciamo tutti fin troppo poco. E così il titolo del film – A Cop Movie – assume immediatamente ogni possibile valenza: ci troviamo di fronte sia a un film poliziesco – soprattutto per quanto riguarda i primi tre capitoli – poi di fronte a un documentario amatoriale che si fa immediatamente discorso universale, che ci mostra nel dettaglio ogni singolo punto di vista e che di un mondo particolarmente soggetto a numerosi stereotipi ci offre un quadro il più completo ed esaustivo possibile. E se il talento di Ruizpalacios era stato riconosciuto già nel 2018, sempre a Berlino, quando il suo film Museum era stato insignito dell’Orso d’Argento alla Miglior Sceneggiatura, con il presente A Cop Movie il regista ha dato ulteriormente prova della sua grande fantasia e della sua viva e pulsante voglia di sperimentare. E, a, in un settore come quello cinematografico, il bisogno di novità è sempre molto urgente.

marina obavy

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