SPECIAL 71st#BERLINALE-セッション 1/5 3月 2021 #4 (日 1): 月, 66 ジャクリーン・レンツォウさんの質問 – レビュー

(マリーナ恐ろしいの種類のコラボレーションとベルリンルイージNoera – 写真はベルリンの礼儀を公開されています)

ベルリン国際映画祭で初演 2021 – sezione Encounters – 月, 66 Questions è il lungometraggio d’esordio della regista francese Jacqueline Lentzou.

In collaborazione con il Torino Film Lab 月, 66 Questions è l’esordio nel lungometraggio di Jacqueline Lentzou, ギリシャの若き映画監督, すでに作者 5 短編映画は、セメーヌ・デ・ラ・クリティック賞のシネ・ライカ・ディスカバリー賞を含むさまざまな賞を彼女にもたらした。 (カンヌ, 2018). Il film è incentrato sulla storia di Artemis che, dopo anni di distanza, deve tornare ad Atene a causa del precario stato di salute del padre e ne scopre i segreti che la portano a capirlo e ad amarlo sinceramente per la prima volta.

Dopo una serie di cortometraggi sorprendenti, 月, 66 Questions è il tanto atteso lungometraggio d’esordio di Jacqueline Lentzou. Inizialmente si definisce comeun film sul flusso, il movimento e l’amore (e la loro mancanza)”. Delineando un ritratto psicanalitico, il film accompagna il flusso dell’inconscio, vivifica le zone grigie della vita familiare e ripristina l’amore tra Paris e Artemis. La strada è lunga e difficile, tra i vecchi filmini casalinghi di Parigi e il diario che Artemis tiene: scrivere è l’unica via di fuga. Fa tutto parte del viaggio che intraprende per avvicinare il suo corpo a quello del padre malato.

Con uno stile particolare ed intimo la regista all’esordio nel presente lungometraggio accorcia le distanze sia psichiche che fisiche dei due protagonisti legati dal forte legame di sangue ma tra loro così differenti.

E forse l’evento tragico della malattia è l’estremo rimedio per la conoscenza reciproca e l’empatia che si instaura tra padre e figliain un non rinviabile riavvicinamento.

Certamente si respira l’aria della neofita ad una prova di lungometraggio ma la storia è scorrevole e fa ben promettere per il futuro della regista.

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