SPECIAL # ROMAFILMFEST14 #9 - 17 /27 říjen 2019: (DEN 10):recenze #5 di Francesca Salmeri

(da Roma Luigi Noera con la gentile collaborazione di Francesca Salmeri- Fotografie jsou zveřejněny s laskavým svolením Cinema per Roma Foundation)

Cristina Comencini chiude la kermesse romana con nostalgia

Tornare, Cristina Comenicini, Itálie, 2019, 107', con Giovanna Mezzogiorno, Vincenzo Amato e Beatrice Grannò

Un tuffo melanconico quello di Tornare, un film sul tempo che passa, gli eventi ed i lutti che lo caratterizzano – l’espediente narrativo del film ruota intorno al lutto di Alice, che ha perso suo padre e torna nei luoghi della sua infanzia, Neapol, il mare e gli scogli.

Un film che la Comenicini ha dedicato ad una sua amica, la cui storia l’ha ispirata nella scrittura della sceneggiatura, in cui è accompagnata da Giulia Calenda e Ilaria Macchia. Una dedica che si espande un po’ a tutte le donne, nel tentativo della regista-scrittrice di fare un film che parli anche di divertimento. Di quel tipo di divertimento peculiarmente femminile che spesso viene frainteso e mal interpretato e che invece è espressione pura ed onesta dell’amore per la vita, che le donne sanno esprimere proprio nella riscoperta del divertimento stesso.

Giovanna Mezzogiorno interpreta una donna costretta a decifrare, rivivere e comprendere oggetti e ricordi della propria storia passata, i nuovi incontri mistificano e aumentano il mistero del particolare momento che vive Alice ed è interessante come la caratterizzazione dei personaggi sia il tramite per veicolare l’aspettativa del mistero e delle note più “gialle” del film.

Il dodicesimo film della Comencini è un film sul tempo che passa, sul mistero della vita sul quale si arriva a riflettere proprio a partire da una morte. Sull’importanza degli incontri e del saper comprendere le persone.

Francesca Salmeri

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