Antonio Monda au Gemelli parler de fausses nouvelles

Antonio Monda avec les patients, les médecins et les étudiants de la vérité et de fausses nouvelles

Al Gemelli la conversazione di Antonio Monda con pazienti, les médecins et les étudiants de la vérité et de fausses nouvelles.

La salle Medicinema au IRCCS Policlinico Gemelli Université accueillera jeudi 21 mars, à 16.00, Antonio Monda, écrivain et professeur de cinéma à l'Université de New York, directeur artistique du Festival du Film de Rome, pour une conversation avec les patients, Medicis, professionnels de la santé et les étudiants de la vérité et de fausses nouvelles.

La partecipazione di Antonio Monda non è casuale dato il rapporto di stima e collaborazione con la Festa del Cinema di Roma, di cui la Sala MediCinema al Policlinico Gemelli è una delle sedi da due anni.

Amico personale di molti attori e registi, nel corso dell’incontro al Gemelli racconterà del suo progetto editoriale denominato “10”: dieci libri, uno l’anno, dedicati al decennio del 900 e ambientati a New York, città nella quale vive con la moglie ed i figli.

L’occasione di questa speciale conversazione è l’uscita del settimo libro del progetto “10” “Nel territorio del diavolo” (mondadori).

Il progetto inevitabilmente si intreccia con il cinema, la grande passione della sua vita. Monda converserà con il supporto di sequenze di opere cinematografiche (Cabaret, crême Philadelphia, Quel pomeriggio di un giorno da cani) e filmati di passaggi chiave della recente storia politica americana da lui personalmente scelti per l’occasione.

Con Nel territorio del diavolo, Antonio Monda si conferma come uno degli autori italiani più internazionali, e continua la sua esplorazione letteraria degli Stati Uniti e di New York con un libro profondo, appassionante e di clamorosa attualità, ricostruendo la storia di una delle figure politiche più controverse degli ultimi cinquant’anni.

Alexander Sarris è un giovane newyorkese che si trova a dover decidere se cedere al fascino seduttivo e intelligente del male. Ha trent’anni, origini greche e lavora in politica; più precisamente è l’assistente di Lee Atwater, il famigerato “Boogie Man”, lo spin doctor più temuto d’America, l’uomo che governa la comunicazione del Partito repubblicano.

È il 1988 e tutti gli Stati Uniti sono convinti che il prossimo presidente sarà un altro uomo politico di origini greche, il democratico Michael Dukakis. Nessuno pensa che lo sfidante, il texano George Bush, possa davvero sconfiggerlo. I sondaggi, all’inizio della campagna elettorale, sono inequivocabili.

Finché non entra in scena Lee Atwater, che imposta una campagna elettorale cinica e spietata, spregiudicata e violenta, volta a screditare Dukakis a colpi di insinuazioni, maldicenze, colpi bassi, falsità. E grazie a quelle che oggi verrebbero chiamate “fake news”, Bush recupera in pochi mesi un distacco di diciassette punti percentuali e vince le elezioni.

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