bohemian Rhapsody – Bewertungen Marina ängstlich: Freddie lebt für ihre Fans dank Bryan Singer

In der italienischen Kinos von 29 November, bohemian Rhapsody è l’ultimo, mit Spannung erwartete Arbeit von Regisseur Bryan Singer, sowie Biopic der verstorbenen Freddie Mercury, leader del gruppo musicale The Queen.

Dieses Papier – prodotto da Brian Maysegue per quindici anni la nota rock band inglese, dalla sua formazione nel 1970, fino al celebre Live Aid Concert die 1985, concentrando la sua attenzione proprio sulla figura di Mercury, impersonato per l’occasione dal giovane Rami Malek, die, oltre ad aver ottenuto una straordinaria somiglianza fisica con il cantantecon un trucco importante che non risulta mai posticcio né eccessivamente artefattoha esercitato un lungo e difficile lavoro su sé stesso, al fine di rendere al meglio sul grande schermo il suo impegnativo personaggio.

Cercando di evitare ogni pericolosa retorica, tipica dei biopic, bohemian Rhapsody si apre con una bella carrellata a seguire che vede Mercury, rigorosamente di spalle, nel momento in cui, dopo essersi svegliato in casa sua, circondato dai numerosi gatti, si accinge a salire sul palco davanti al quale un’enorme folla di fan adoranti lo aspetta. mittlerweile, la musica dei Queen fa il resto, oltre a un minuziosissimo lavoro di ricostruzioneinquadratura per inquadraturadi tutti i filmati riguardanti lo storico gruppo.

La peculiarità di un lungometraggio come il presente è, de facto, quella di concentrarsi quasi esclusivamente sulla musica prodotta dal gruppo (memorabile, in dieser Hinsicht, la sequenza che ci mostra i quattro intenti a registrare in studio proprio la coraggiosa e sperimentale bohemian Rhapsody), senza soffermarsi eccessivamente – ma, zugleich, trattando il tutto in modo adeguatosulle vicende private dello stesso Mercury, dalla sua relazione con Mary Austin, alla scoperta della propria omosessualità, fino alla malattia.

Fortecome già è stato scrittodi una musica vincente, il presente lungometraggio vanta, accanto a una regia a tratti eccessivamente virtuosistica, un montaggio studiato fin nei minimi dettagli. il risultato finale è un prodotto decisamente coinvolgente, tra le più fedeli rappresentazioni di una delle icone della musica rock anni Settanta e Ottanta.

Marina Ängste

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