El / Festival de los Pueblos mo Palmares 59

Al final del evento, los veredictos de los jurados y el público están muy separados. Por un lado ganan CHACO Daniel Incalcaterra y Fausta Quattrini y la casa de QUEEN Francesco Fei, mientras que el Premio del Público MELEE Francesco Corona y la vida es más que un sueño Margaret Pescetti con el premio de IMDb.

Si è conclusa la 59ma edizione del Festival dei Popoli a guida Alberto Lastrucci con la proiezione del documentario GÉNESIS 2.0 christian Frei, Maxim Arbugaev (Suiza, 2018, 113') che ci racconta una storia incredibile dalle remote Isole della Nuova Siberia nell’Oceano Artico, dove alcuni cacciatori cercano le zanne dei mammut estinti. Il prezzo dell’oro bianco non è mai stato così alto. I cacciatori di zanne trovano una carcassa di mammut sorprendentemente ben conservata. Tali scoperte richiamano anche una schiera di scienziati genetici: vogliono riportare in vita il mammut estinto come in Jurassic Park. La resurrezione del mammut sarebbe la prima manifestazione della prossima grande rivoluzione tecnologica. L’uomo diventa Creatore: Genesi due punto zero.

La proiezione è stata preceduta dalla Cerimonia di premiazione con verdetti differenti tra pubblico e giurati. In particolare le Giurie si sono così espresse.

La GIURIA INTERNAZIONALE composta da Filipa Reis (Portugal), Stephan Riguet (Francia) e Biljana Tutorov (Serbia) ha assegnato i seguenti premi:

PREMIO GIAN PAOLO PAOLI PER IL MIGLIOR FILM ANTROPOLOGICO a WHEN THE WAR COMES di Jan Gebert (Repubblica ceca, Croacia, 2018) con la Motivazione: Questo film ci ha messo a disagio, permettendoci di aprire gli occhi sui pericoli che – de nuevo – stiamo correndo oggigiorno. Nell’incapacità di affrontare lucidamente la realtà, si permette a idee fasciste di imporsi come modelli accettabili.

PREMIO AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a LAS NUBES di Juan Pablo Gonzales (Estados Unidos, México, 2018) con la Motivazione: Il regista ha trovato un modo elegante e minimalista per arrivare al cuore della storia della vita del protagonista che si dipana lentamente nel corso del viaggio.

PREMIO AL MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO a ROMAN NATIONAL di Gregoire Beil (Francia, 2018) con la Motivazione: Utilizzando filmati condivisi in rete, il regista costruisce i personaggi del suo film in un modo sorprendente e sapiente, fornendo un’originale interpretazione antropologica della società occidentale contemporanea.

PREMIO AL MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO a CHACO di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini (Argentina, Italia, Suiza, 2018) con la Motivazione: Il particolare punto di vista dei registi conferisce a questo film una rilevanza duratura. Attraverso un approccio investigativo e una sapiente arte cinematografica, il film rappresenta un quadro politico complesso, mettendo alla prova le opinioni acquisite sul concetto di solidarietà.

La GIURIA CINEMAITALIANO.INFO, composta da Stefano Amadio, Antonio Capellupo, Carlo Griseri e Simone Pinchiorri ha assgnato i seguenti premi:

PREMIO CINEMAITALIANO.INFO – CG ENTERTAINMENT a LA REGINA DI CASETTA di Francesco Fei (Italia, 2016) con la Motivazione: “Un film generazionale che racconta un piccolo mondo, una fiaba contemporanea scandita dai ritmi dei Canti Orfici di Dino Campana, un inno alla vita ed a un luogo che non sarà più lo stesso”.

La GIURIA PREMIO “IMPERDIBILI” composta da Raffaella Conti (Toscana Film Commission), Camilla Toschi (Toscana Film CommissionQuelli Della Compagnia) e Marta Zappacosta (Toscana Film CommissionQuelli Della Compagnia) ha assegnato il PREMIO “IMPERDIBILI” a PENTCHO di Stefano Cattini (Italia, gran Bretaña, 2018) con la seguente Motivazione: “Per aver portato all’attenzione di tutti una storia poco conosciuta ma di grande impatto e attualità. Un bell’esempio di come il documentario possa raccontare storie, catturare l’attenzione e suscitare emozioni anche in un pubblico vasto”.

PREMIO LO SGUARDO DELL’ALTRO

I film presentati in Concorso Internazionale e in Concorso Italiano concorrono al PremioLo sguardo dell’altro. La sfida del dialogo tra culture e religioniassegnato dall’Istituto Sangalli per la Storia e le Culture Religiose di Firenze.

MEZIONE SPECIALE DEL PREMIOLo sguardo dell’altroa PENTCHO di Stefano Cattini (Italia, gran Bretaña, 2018) con la Motivazione: “Perché quest’anno siamo nell’anno anniversario delle vergognose leggi razziali italiane, e a ottant’anni di distanza quella vergogna pare a noi italiani tutti ancora molto vicina, e indelebile. Accompagnare, come fa il film, un gruppo di ebrei dell’Europa centrale attraverso un fiume lungo lungo e un mare ostile ma salvatore, sino ad un oscuro paesino della Calabria, non aiuta a risarcire la vergogna e a riparare il danno, ma serve quantomeno a segnalare che la solidarietà, l’amicizia, l’amore sono, ora e allora, le uniche àncore di salvezza contro il razzismo, l’odio, la ferocia”. Il quale ottiene doppio riconoscimento.

Il PREMIOLO SGUARDO DELL’ALTROè andato a SRBENKA di Nebojsa Slijepcevic (Croacia, 2018) con la Motivazione: “Essere italiani francesi tedeschi; essere sloveni serbi croati, o ebrei cristiani musulmani, ha senso, le differenze esistono e vanno valorizzate. Qualcosa vorrà dire anche essere ‘europei’, mi, di più, essere esseri umani. La convivenza, più o meno pacifica, tra etnie e religioni differenti è, da sempre, un dato di fatto dell’umanità, un dato di realtà. In questo film un dramma ‘nazionale’ ed europeo dell’altro ieri si rispecchia negli occhi spauriti di una ragazza che porta involontariamente sulle spalle il peso di un passato tragico. In un gioco di specchi lei pare identificarsi con una sua coetanea uccisa trent’anni fa. Ma vogliamo dire, e dirci, che un’adolescente morta ammazzata non è né serba né croata, né italiana né francese, ma semplicemente un atto indegno dell’umanità tutta?”.

PREMIO MYMOVIES

Il PREMIO MYMOVIES DALLA PARTE DEL PUBBLICO per la categoria Concorso italiano, a maggioranza di voti ricevuti, è stato assegnato a CORPO A CORPO di Francesco Corona (Italia, 2018).

Il PREMIO MYMOVIES DALLA PARTE DEL PUBBLICO per la categoria Concorso Internazionale, a maggioranza di voti ricevuti, fue asignado a LIFE IS BUT A DREAM di Margherita Pescetti (Italia, Palestina, 2018).

 

Deja una respuesta

Parte superior