SPECIAL # VENEZIA75 #2 - 29 Srpen / 8 září 2018 (DEN 1)

Ci riprova il duo Damien Chazelle e Ryan Gosling ad inaugurare la Mostra purtroppo con un film ordinario

(da Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marino Pavido- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Biennale di Venezia)

Inaugurazione deludente di questa edizione che però ci riserva tante sorprese

Anche quest’anno non sono mancate le polemiche attorno alla Mostra di Venezia che insieme al Festival di Cannes e Berlino interpretano gli umori, i nuovi orientamenti dell’industria cinematografica e perché no anche dove si dirige la politica globale.

Una per tutte la polemica riguardo alle quote rosa che almeno nella selezione ufficiale sono rappresentate da una sola candidata Jennifer Kent, herečka, sceneggiatrice e regista australiana. Che ha firmato nel 2014 il film horror Babadook, suo debutto come regista cinematografica. L’accusa è stata rimandata al mittente dal Direttore artistico Alberto Barbera per il quale le quote sarebbero un insulto alla professionalità delle registe, infatti sempre secondo Barbera i film vanno scelti per la loro qualità artistica. Affermazione politicamente corretta ma che spesso si scontra con la pratica realtà.

La preinagurazione di ieri ha visto la proiezione della pellicola restaurata del classico del cinema muto Il Golem – Come venne al mondo (Der Golem – Wie er in die Welt kam, 1920), scritto e diretto da Paul Wegener, commentato ampiamente dal Presidente Paolo Baratta come il simbolo delle paure di allora e di oggi che ciclicamente riappaiono alla vista dell’Uomo, manifesto di quel espressionismo tedesco degli anni ’20 che tanto ha influenzato il cinema nel suo successivo sviluppo. La proiezione è stata sonorizzata con la musica originale dal vivo del maestro Admir Shkurtaj commissionata dalla Biennale di Venezia, eseguita dal vivo dal Mesimèr Ensemble così composto: Hersjana Matmuja (soprano), Giorgio Distante (tromba in sib, tromba midi), Pino Basile (cupafon – set di tamburi a frizione, percussioni, ocarina), Vanessa Sotgiù (sintetizzatore, pianoforte), Iacopo Conoci (violoncello), Admir Shkurtaj (direzione, elettronica, fisarmonica, pianoforte).

Ambientato nella Praga del 16° secolo, Il Golem racconta la favola ebraica della creatura fatta d’argilla e portata alla vita dal rituale arcano di un rabbino. Prevedendo la prossima espulsione degli ebrei dalla città, il rabbino Loew (Albert Steinrück) risveglia il mitico Golem per proteggere il suo popolo. Dopo una serie di eventi, il Golem salva la vita dell’Imperatore (Otto Gebühr), convincendolo a non cacciare più gli ebrei. Ma per colpa degli intrighi di un servo geloso (Ernst Deutsch), il Golem va fuori controllo e si rivolta contro il suo creatore.

L’inaugurazione della 75 ° Mostra di Venezia è stata condotta da Michele Riondino sul quale sono piovute pure le critiche per le sue ultime scelte elettorali.

Nella serata inaugurale di VENEZIA 75è stato presentato un film dal quale ci si aspettava di più: FIRST MAN z DAMIEN CHAZELLE con Ryan Gosling e Claire Foy. Dopo il successo dei due precedenti film il regista americano ha abbandonato il filone musicale cimentandosi in una sfida che lo vede sconfitto. Raccontare una delle imprese umane più importanti come lo sbarco sulla Luna nel mitico 20 červenec 1969 dopo che la nostra madre Terra era stata scossa dalla rivoluzione del ’68. Ci si aspettava un’idea nuova dal regista emergente che invece si è dibattuto in un ordinario esercizio di raccontare l’avvenimento storico inserendo pezzi della vita privata dell’astronauta Neil Armstrong, dei suoi colleghi e dei sentimentalismi privati. Veramente povera la sceneggiatura. Forse quello che colpisce lo spettatore, oltre alla notevole colonna sonora, sono le immagini così come le hanno percepite gli astronauti ai quei tempi. Anche la nostra amica Marina Pavido ha commentato la pellicola THE FIRST MAN che vi invitiamo a leggere. Come spesso capita ognuno di noi ha delle emozioni diverse!

SULLA MIA PELLE

A colmare la delusione ci ha pensato la superba interpretazione di Allesandro Borghi nei panni di Stefano Cucchi nel FILM D’APERTURA dell’altra selezione ufficiale ORIZZONTI con SULLA MIA PELLE –di ALESSIO CREMONINI. Alessandro Borghi è stato affiancatio da una lanciatissima Jasmine Trinca nei panni della sorella Ilaria e da un inaspettato Max Tortora nei panni del padre, Milvia Marigliano. Anche questa storia è conosciuta e quindi il nostro regista ha rischiato tanto ma l’interpretazione di Alessandro Borghi riflette benissimo la psicologia dello povero Stefano Cucchi al quale è mancato in quel terribile frangente il supporto dello Stato. Ecco forse quest’aspetto andava più chiaramente espresso ma ci rendiamo conto che è in corso un processo che ha reso forse troppo prudente l’autore. Resta una interpretazione che mette in moto l’empatia dello spettatore e questo è in fondo lo strumento principe della settima arte.

Non ci resta che attendere nel secondo giorno quando inizia anche le sezioni indipendenti Venice Days e la Settimana della Critica giunta alla 33ma edizione.

zanechte odpověď

top