Directement à partir du Festival de Turin avec un bijou Oscar candidat Willem Dafoe

Dans les cinémas italiens 22 mars, Un Sogno chiamato Florida è l’ultimo lungometraggio del cineasta indipendente Sean Baker, presentato in anteprima al Turin Film Festival 2017 e che ha visto la candidatura di Willem Dafoe per l’Oscar al Miglior Attore Non Protagonista.

Moonie, Scotty e Jancey sono tre bambini di sei anni che vivono in Florida, alle porte di Disneyland, ma in una zona del tutto periferica e abbandonata, insieme alle rispettive madri. Per loro la vita non è facile, et encore, con i loro occhi di bambini, riusciranno a vedere il bello in tutto, passando una delle estati più felici della loro vita. La giovane madre di Moonie, Halley, cependant, al fine di riuscire a pagare la piccola stanza che ha in affitto in un residence insieme alla figlioletta, vive al confine tra legalità e crimine. cette, évidemment, presenterà pesanti conseguenze.

A metà strada tra un film truffautiano e una pellicola di Larry Clark, questo prezioso lavoro di Baker ci racconta la squallida periferia statunitense attraverso gli occhi dei bambini, rendendo il tutto incredibilmente gioioso, colorato, vivo come forse non è stato mai. Persino i residence vengono rappresentati alla stregua di case accoglienti o, meglio ancora, di vere e proprie case incantate, con i loro colori pastello e le loro scale che tanto stanno a ricordare i labirinti dei luna park.

Il residence dove abita Moonie insieme alla madre Halley è, spécifiquement, rappresentato come una sorta di girone dantesco, con persone che vivono ai margini della società ma con una sorta di angelo custode – interpretato dal grande Willem Dafoe nei panni del sorvegliante del residence stesso – che veglia su di loro ed è pronto a risolvere, spesso con fare severo e paternalistico, ogni loro problema.

E poi ci sono loro: i bambini, sempre pronti a vivere al massimo le loro giornate, accontentandosi di poco e divertendosi anche se non riescono e forse non riusciranno mai ad andare alla vicina Disneyland. Una vita, la loro, fatta di risate e semplici scherzi, in cui sono le madri (i padri sono del tutto assenti) a gestire la loro quotidianità, la cui serenità può essere minata soltanto dalle autorità, con il loro cinismo e le loro regole che spesso vanno contro ogni buonsenso.

Un vero e proprio gioiellino direttamente dal Turin Film Festival, questo lungometraggio di Sean Baker. Una pellicola dolce e amara che, nous espérons, non passerà affatto inosservata.

craintes de la marina

Laisser un commentaire

Sommet