Special # ROMAFF12 – Alles, was sie reden: Insyriated – Live 1 Tag des Krieges in Syrien (Bernstein-Pelz)

La pellicola è stata presentata all’ultima Berlinale (NDR)

Der Innenhof einer Wohnung verlassen, die Karkasse eines Autos, die graue von Schrott und Schutt, die auch den Tagesanbruch zu färben scheint. Er wird auf dem ersten sein, und das einzig Bild von dem, was draußen ist, die Kamera tritt dann aus der Wohnung Fenster, in Oum Yazan Hause (Hiam Abbas) zusammen mit Ihren Lieben gesperrt aus dem Krieg zu entkommen und verstecken. Als matriarchalen Führungs, Oum versucht, ihr Leben zu schützen und zu verteidigen, die wenige, normali sprazzi di vita quotidiana, rimprovera i figli adolescenti e coccola quelli più piccoli, dispone gli ordini per le faccende alla domestica Delhani e si assicura sempre di barricare la porta. Ospita anche due vicini di casa, Halima e suo marito che invece vorrebbero lasciare la casa e abbandonare la Siria con il loro bambino. Oum non riuscirà però ad arginare i pericoli fuori dalla casa e sarà proprio Halima la vittima sacrificale dei drammi umani che nascono quando dei civili vivono le atrocità della guerra.

Philippe van Leeuw filma questo unico spazio domestico con la premura e la necessità di mostrare i veri, coraggiosi, protagonisti della guerra, varca la loro casa attraverso lo spiraglio delle grandi tende della finestra, come fossero un sipario che nasconde la scena, una linea di confine da dove si vede quello che c’è fuori e si osserva ciò che c’ è dentro. Si rende impercettibile per tutto il film tranne che per posarsi sui primi piani dello sguardo profondo e rassegnato dell’anziano suocero di Oum. I frastornanti e improvvisi boati delle bombe e degli spari spaventano lo spettatore anche grazie all’ alternanza di inquadrature ampie e illuminate della casa, a inquadrature che ne riducono lo spazio rendendola stretta e claustrofobica.

Attraverso l’intimità che si vive nelle proprie “mura” il film obbliga all’immedesimazione del subire un solo giorno di guerra e al confronto con le scelte che Oum fa e che un essere umano non vorrebbe mai essere costretto a fare.

Bernstein-Pelz

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