La Festa al secondo anno di Antonio Monda con il film d’apertura MOONLIGHT
pubbliche. Gli ingredienti per una futura vita sregolata ci sono tutti. Una madre tossica, i bulli compagni di scuola e il Piccolo (Chiron) che subisce la violenza di chi gli sta attorno. Solo Juan il boss spacciatore di quartiere e la sua donna Terese si prendono cura del taciturno Chiron. Allo spettatore gira la testa con il repentino e continuo movimento di macchina che il regista impone al cameramen per descrivere uno spaccato della attuale società afroamericana come non la abbiamo mai vista. Ma anche le prime pulsioni e la delusione di ritrovarsi grande ed anche lui spacciatore affermato con tanto di bolide e gioielli in bella mostra sulla fisicità statuaria dell’ormai adulto Chiron. Dopo una partenza strepitosa con il piano sequenza la pellicola si impantana nel dramma esistenziale e ne patisce il ritmo della narrazione. Peccato perché gli attori che interpretano Chiron nelle tre fasi della vita proposte dal regista sono tutti alla stessa altezza. Un formato temporale ridotto avrebbe dato più respiro alla tematica. Il finale lo lascio ai lettori.
Oggi ci sarà pure l’incontro con Tom Hanks ospite d’onore della Festa e riceverà il Premio alla carriera. L’altro ieri in preapertura è stato presentato la sua ultima interpretazione in INFERNO di di Ron Howard che proprio oggi esce nelle sale italiane dopo l’anteprima mondiale nel sito dove è ambientato: la nobile Firenze. Si tratta di una spy action movie con risvolti melò. Da Firenze a Venezia e Instabul per fermare una pandemia globale. Inferno conclude la trilogia del regista iniziata con Il Codice da Vinci e proseguita con Angeli e Demoni dove il solito Prof. Langdon simbolista di Haward si trova invischiato nel salvataggio dell’Umanità da un pericolossisimo virus. Nel film il regista non bada a mezzi impiegati però cade sulla buccia di banana di un paio di infelici battute sulla italianità. Sünde.