ALICE prende il volo: #ALICEnellaCittà taglia il cordone ombelicale ma continua a collaborare con la Festa di Roma
(da Roma Luigi Noera, con la gentile collaborazione di Eleonora Ono e l’apporto di Gaia Serena Simionati – le foto sono pubblicate per gentile concessione di Alice nella Città)
Si svolgerà a Roma dal 15 al 26 ottobre 2025, parallelamente alla Festa del Cinema di Roma, la XXIII edizione del festival Alice nella città diretto da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli e organizzato dall’Associazione Culturale PlayTown Roma.
11 le opere del Concorso e 6 i film Fuori Concorso a cui si aggiungono, nel programma Panorama Italia, 6 film che concorrono al Premio del Pubblico, 3 Proiezioni Speciali e 3 Serie Tv. Due sono le co-produzioni con la Festa del Cinema, un Evento Speciale (film di chiusura) e la selezione Sintonie, linea di programma pensata in collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e che accoglie 5 film presentati quest’anno in Concorso, nella sezione Orizzonti e in Biennale College.
Ma ecco i film:
THE PRESIDENT’S CAKE – Gli fa eco il prezioso e toccante debutto di Akinola Davies Jr., dove la ricerca dei legami familiari si confonde con un desiderio profondo di libertà nella capitale nigeriana Lagos, scossa da tremendi disordini politici nel 1993. MY FATHER’S SHADOW – premiato con la Menzione speciale Camera d’Or – merita di stare accanto ai classici.
Anche Vojtěch Strakatý (After Party) sceglie, per il suo secondo lungometraggio, un delicato studio dell’infanzia che cattura il senso di sorellanza, d’incertezza ed emancipazione che talvolta circonda l’esperienza della crescita. Le sue ragazze cinematografiche hanno un mistero dentro di sé. Nella fragile ricerca della felicità, manifestano il desiderio di una dimensione altra: un mondo diverso, misterioso e semi-sognato, in cui stare. L’unica cosa che sappiamo per certo di THE OTHER
SIDE OF SUMMER è che l’altro lato dell’estate si rivelerà misterioso, pieno di emozioni e di incognite. Esattamente come dovrebbe essere ogni infanzia e ogni estate.
C’è anche lo sguardo della pubertà, che non esclude dalla curiosità e dall’esplorazione nessun aspetto del mondo che li accoglie. SUNDAYS ci presenta Ainara, una ragazza diciassettenne idealista e brillante che deve decidere quale corso di laurea intraprendere.
Ci sono però soprattutto storie da guardare con occhi spalancati.
Come AMÉLIE ET LA MÉTAPHYSIQUE DES TUBES, il primo lavoro collettivo di Liane-Cho Han e Maïlys Vallade, tratto dal romanzo della scrittrice belga Amélie Nothomb (edito da Voland), che disegna la mappa dei primissimi anni di vita di una bambina
Una cura delle piccole cose che scava e suscita sentimenti profondi si rintraccia anche nell’opera seconda dello sceneggiatore e regista Max Walker-Silverman. REBUILDING è una storia di ripartenza e di rinascita umana.
Lo stesso spirito resiliente che segna il sorprendente DANCE OF THE LIVING (LA LUCHA), opera seconda del regista spagnolo José Alayón, che porta con sé il mistero ancestrale che tiene unite le famiglie.
Uno spunto ideale su cui anche la regista Lucía Aleñar Iglesias fa affidamento per il suo debutto cinematografico con FORASTERA, un film sulla memoria e sugli strani echi che vivono dentro di noi. Ancora una volta l’osservazione delle piccole vicende del quotidiano offre un cambio di prospettiva, foriero di sconfinamenti e quindi di pensiero è l’immagine intorno alla quale è stato concepito il debutto del regista iraniano Hesam Farahmand.
MY DAUGHTER’S HAIR (RAHA) . La stessa lotta che, nell’opera prima di Siyou Tan, ci aiuta a esplorare la fragilità delle libertà individuali. AMOEBA è una profonda riflessione sulle sfide adolescenziali alle costrizioni e alle convenzioni sociali.
ANEMONE è il debutto alla regia di Ronan Day-Lewis, che per il suo primo film decide di esplorare i complessi e profondi legami che esistono tra fratelli, padri e figli.
I giovani hanno un rapporto speciale con l’horror, perché racconta le loro inquietudini.
“Per questo – dichiarano Gianluca Giannelli e Fabia Bettini – siamo convinti di aprire il Festival di Alice nella città con GOOD BOY, un’opera prima che condivide con lo spirito della selezione di quest’anno, una consapevolezza che i bambini conoscono bene: che l’oscurità e la paura non abitano in contrade remote, ma si trovano subito in fondo alla strada, dietro l’armadio o sotto il letto.
Ci sono poi storie emotivamente sorprendenti che riflettono immagini di donne ribelli e imperfette che illuminano lo schermo come A SECOND LIFE di Laurent Slama
DANDELION’S ODYSSEY di Momoko Seto, immerge gli spettatori in un universo naturale e segreto che li porta in un viaggio in una meravigliosa epopea ecologica.
THE CHORAL è un’opera toccante di Nicholas Hytner che esplora il potere della musica come collante sociale, specchio di ferite e speranze, in un piccolo centro dello Yorkshire nel 1916.
PROIEZIONI SPECIALI
THE BAD BOY AND ME – Justin Wu porta sullo schermo il lungometraggio tratto dal bestseller “The QB Bad Boy and Me di
PANORAMA ITALIA
La vetrina che punta sulla scoperta e sulla valorizzazione del cinema italiano. Sono film inediti in Italia mai usciti in sala per il grande pubblico o passati velocemente in un festival. Sono 6 i film della selezione che concorrono al premio del pubblico. 6 sono le proiezioni speciali che arricchiscono, ciascuna con il proprio tono e formato, la trama che collega i fili del programma:
In un’epoca in cui il presente è sempre più digitale, veloce, iperconnesso Daniele Barbiero firma un racconto contemporaneo sull’adolescenza, sulla pressione sociale e sulla difficoltà di scegliere chi diventare in un mondo che impone di correre senza sosta. SQUALI mette al centro della narrazione due amici: Max, e Filippo che ha una visione alternativa della vita: rallentare, porsi domande, non lasciarsi travolgere dalla corsa collettiva verso un successo preconfezionato di un personaggio (James Franco), che rappresenta l’ambizione, il richiamo di un futuro high-tech scintillante e seducente, ma forse anche ingannevole. Margherita Spampinato nel delicato e potente GIOIA MIA propone un contrappunto a questa narrazione: la lentezza, il silenzio e la memoria come parti vive del quotidiano. Un’opera prima – premiata dalla Giuria del Concorso Cineasti del Presente del 78esimo Festival di Locarno – che invita a non perdere la memoria, a considerare che le paure, i silenzi, i misteri del passato possono diventare strumenti importanti per crescere.
Anche il film di Orian Barki e Meriem Bennani è cinema che si nutre di realtà e di memoria, ma con uno spirito che mescola generi, formati, linguaggi visivi, dando vita a un’opera che sfugge alle etichette. BOUCHRA sorprende per la sua libertà espressiva, per l’ironia affilata con cui attraversa temi profondi come l’identità, la migrazione culturale e la costruzione del sé in un mondo sempre più ibrido.
Il personaggio di Bouchra vive sospesa tra radici arabe e presente occidentale, diventa simbolo di una generazione che vive la contaminazione come condizione naturale, ma è anche una riflessione sul modo in cui i giovani oggi raccontano sé stessi e si rappresentano nel mondo.
ONDE CORTE — #AlicenellaCittà, rinnova l’attenzione al mondo del cortometraggio.
Il programma ONDE CORTE che sarà proiettato all’Auditorium della Conciliazione, esplora e riflette sulle diverse traiettorie del cinema breve che della fluidità del formato ne fa un’occasione per ripensare il cinema sino alle radici. Si rivolge a gruppi diversissimi di spettatori. È di fatto un festival nel festival che è interessato a muoversi lì dove il cinema si sta rinnovando.
Il cortometraggio si conferma un luogo di grande vitalità culturale per il cinema italiano. Un punto di osservazione privilegiato sulla realtà odierna, dove la libertà creativa non è solo un valore, ma
una necessità. Per molti registi della selezione, diventa l’occasione per sperimentare uno sguardo personale forte e dove affrontare il confronto tra il mondo moderno e le tradizioni, spesso con una
riflessione sull’alienazione che si vive nel contesto urbano o nelle dinamiche familiari.
ONDE CORTE – ACADEMY diventa così non solo un laboratorio d’idee per il cinema, ma anche lo strumento per far emergere nuove voci e per trasformare il talento in sguardi riconosciuti del futuro.
E aggiungiamo noi: Grazie!
Luigi Noera