Serata finale del #Taormina71 dal 10 al 14 giugno 2024

Arrivederci Tristezza di Giovanni Virgilio (2025) Fuori Concorso chiude l’edizione #Taormina71, preceduta dalla Q&A con Selene Caramazza, Nino Frassica e Alessio Vassallo

dal nostro inviato a Taormina Vittorio de Agrò (RS)

Trama: Aldo è stato mollato da Alessia senza un “parliamone”, una telefonata o una scenata davanti al portone. Alessia è semplicemente sparita. Nessun messaggio, nessuna spiegazione. Ghosting puro.

Aldo ne esce devastato, bloccato in un limbo di domande senza risposte. L’unica a stargli vicino è Sonia, amica fidata e compagna di band, che cerca di aiutarlo a rialzarsi. Lo convince a farsi seguire da uno psicoterapeuta, il dottor Carlo. Un incontro che cambierà il corso delle cose – forse non nel modo più ortodosso, ma comunque efficace.

Recensione: La fine di una storia d’amore è quasi sempre unilaterale. Qualcuno lascia, qualcuno viene lasciato. E nel mezzo ci finiscono emozioni incandescenti: rabbia, risentimento, dolore, ossessione.

E no, non è una novità. Ma è profondamente attuale.

In un’epoca in cui basta un clic per sparire dalla vita di qualcuno, Giovanni Virgilio – con il suo quarto film – sceglie di affrontare una delle ferite sentimentali più contemporanee: il ghosting. Un addio non detto, un silenzio che pesa come un macigno. Una modalità tanto semplice da mettere in atto quanto difficile da subire.

“Arrivederci Tristezza” è una commedia agrodolce, una riflessione delicata e personale sul vuoto che lascia un amore finito senza spiegazioni. Ma è anche (e forse soprattutto) un racconto sull’importanza di chiedere aiuto quando ci si perde.

Aldo (Alessio Vassallo) è un uomo in caduta libera. Ma a differenza di tanti altri protagonisti maschili che al cinema reagiscono con autodistruzione, qui c’è un piccolo ma importante scarto narrativo: la presa di coscienza.

L’amica Sonia (una brava Selene Caramazza) lo sprona a intraprendere un percorso di terapia, che lo porterà a incontrare Carlo (Nino Frassica), psicoterapeuta sui generis. Da lì, la trama prende una piega inaspettata: il rapporto tra paziente e terapeuta sfugge alle regole del setting clinico, si contamina, si trasforma… in un’amicizia. E in quell’imprevisto Aldo ritrova sé stesso.

La malinconia amorosa non è una malattia. Fa parte del gioco. Ti travolge, ti svuota, ti fa sentire solo. Ma come un’onda, a un certo punto si ritira.

Il film lo racconta con tenerezza, senza moralismi e senza cercare facili colpevoli. Non si tratta di assolvere o condannare chi sceglie il ghosting, ma di dare voce a chi lo subisce.

Il trio Vassallo–Frassica–Caramazza funziona. C’è alchimia, ritmo, sincerità nei dialoghi. Frassica, in particolare, regala al suo personaggio una nota di bizzarria e umanità che rende Carlo memorabile. Un terapeuta atipico, sì, ma credibile e paradossalmente efficace.

Virgilio dirige con misura, senza cedere alla tentazione del melodramma. La sceneggiatura, firmata insieme a Manuela Gurgone e Luca Arcidiacono, riesce a tenere in equilibrio emozione e ironia, restituendo uno sguardo gentile su un tema molto serio.

Il film ci ricorda che non esiste un modo giusto per elaborare un abbandono. C’è chi si chiude in casa, chi fa finta di nulla, chi si perde, chi si ritrova. L’importante è non farlo da soli. A volte basta un’amica. O uno psicologo alla Frassica.

“Arrivederci Tristezza”  è un  film sincero, che parla a molti e con pudore. E questo, in un panorama cinematografico spesso gridato e autoreferenziale, è già qualcosa.

Vittorio De Agrò (RS)

NdR: il gran finale di questa edizione, che ha visto Tiziana Rocca riprendere il timone della kermesse fiore all’occhiello internazionale della Sicilianità, si è svolto al Teatro Antico di Taormina con la premiazione di Monica Bellucci icona indiscussa

Arrivederci al 2026!

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