
(dal nostro inviato a Taormina Vittorio de Agrò [RS])
Nella splendida cornice del Teatro greco di Taormina il sequel di John Wick inaugura l’edizione #Taormina71 ricca di ospiti da tutto il mondo targata Tiziana Rocca
Ballerina di Len Wiseman (USA, 2025 – 122 minuti)
con Ana de Armas, Keanu Reeves, Norman Reedus, Ian McShane, Anjelica Huston, Gabriel Byrne
Trama: Ballerina è ambientato nell’universo narrativo della saga di John Wick, precisamente tra il terzo e il quarto capitolo. Protagonista è Eve Macarro (Ana de Armas), una giovane cresciuta nella scuola della Ruska Roma – la stessa “famiglia” di Wick – dove le ballerine imparano a diventare letali assassine.
Il trauma dell’infanzia – la brutale uccisione del padre – la spinge a intraprendere un percorso di vendetta che la trasformerà da promessa della danza classica in implacabile killer. In questo viaggio ritroviamo volti noti della saga: John Wick (Keanu Reeves), Winston (Ian McShane), Charon (Lance Reddick), The Director (Anjelica Huston). E incontriamo nuovi personaggi, tra cui l’ambiguo Gabriel Byrne nei panni del Cancelliere e Norman Reedus in quelli di un misterioso alleato.

Recensione: Dopo la visione dell’atteso Ballerina, mi porto a casa tre certezze.
Anche nel letale mondo dei sicari, la parità di genere è (finalmente?) una realtà.
Il desiderio di vendetta non fa differenze di genere: uomo o donna, se ti portano via tutto, reagisci.
Nell’universo di John Wick non esistono ferite, dolore, riabilitazione: o sopravvivi o muori. Fine.
Se volessi aggiungere un’ulteriore riflessione: inutile cercare in Ballerina una struttura narrativa complessa, una sceneggiatura articolata o scene d’azione verosimili. Tutto – dalla coerenza logica al senso delle proporzioni – viene incenerito dal lanciafiamme che Ana de Armas maneggia con disinvoltura. E sinceramente? È esattamente quello che volevamo.
Provare a giudicare questo film con i criteri classici del cinema è un errore. Ballerina va preso per quello che è: un’estensione muscolare, coreografata e perfettamente consapevole dell’universo John Wick. Solo che stavolta al centro c’è una donna.
Ana de Armas è credibile, carismatica, intensa. Dimostra di saper reggere la scena da protagonista assoluta. Si sporca le mani , combatte, sanguina, e non cerca mai scorciatoie facili per “piacere”.
L’inizio del film è sorprendentemente drammatico: Eve bambina assiste all’omicidio del padre da parte di uno spietato Gabriel Byrne, e questo trauma definisce il suo destino. Poi arriva un salto temporale di dodici anni, e ci ritroviamo in piena accademia di danza. Ma attenzione: sudore, dolore, disciplina, e superamento del limite non sono poi così diversi da quelli richiesti a una killer. La Direttrice, interpretata da una glaciale Anjelica Huston, ce lo ricorda senza tanti giri di parole.
Questo “intermezzo” narrativo – che potrebbe spiazzare chi si aspetta solo azione – serve in realtà a dare profondità al personaggio e a costruire un legame emotivo tra lo spettatore e la protagonista.

Poi si riparte: inseguimenti, sparatorie, corpo a corpo, esplosioni e, ovviamente, lanciafiamme. In un’ora abbondante di puro John Wick style. Keanu Reeves appare con il giusto dosaggio: è funzionale alla trama, crea continuità con l’universo originale e aiuta a lanciare definitivamente Ana de Armas come volto (e corpo) nuovo del franchise.
In definitiva Ballerina è uno spin-off che fa esattamente quello che promette. Intrattiene, esagera, omaggia la saga madre e allo stesso tempo lancia un nuovo, possibile filone. I fan di John Wick saranno soddisfatti. I fan di Ana de Armas pure.
E se non avete ancora una passione per i killer in tutù, questa potrebbe essere l’occasione giusta per iniziare.
Il festival prosegue fino a sabato 14 con un programma strepitoso
Vittorio De Agrò (RS)