
Lo sguardo critico di Eleonora dalla Croisette
(da Cannes Luigi Noera e Vittorio De Agrò (RS) con la gentile collaborazione di Eleonora Ono – le foto sono pubblicate per gentile concessione del Festival di Cannes)
Nell’era dei social un gruppo di attivisti cerca di riequilibrare la giustizia sociale con la lotta armata in una pellicola decisamente adatta per amanti dei fumetti
57ma Quinzaine des realisateurs
LA MORT N’EXISTE PAS (Death Does Not Exist) di FÉLIX DUFOUR-LAPERRIÈRE
Trama: Dopo un fallito attacco armato contro ricchi proprietari terrieri, Hélène abbandona i suoi compagni e fugge nella foresta. Manon, una delle sue amiche e complici, torna a perseguitarla. Hélène deve riconsiderare le sue convinzioni e le sue scelte, in una valle dove metamorfosi e grandi sconvolgimenti sconvolgono l’ordine naturale delle cose.
Il film “La morte non esiste” con la regia di Félix Dufour-Laperrière, è in competizione nella sezione Quinzaine des Cineastes del Festival di #Cannes78 .
Un gruppo di giovani attivisti politici attacca una villa signorile, dove soggiorna una coppia particolarmente ricca e influente. Hélène, mente dell’azione, e i suoi compagni vogliono sconvolgere l’ordine delle cose, creando il caos. Tuttavia, gli imprevisti recano un problema alla storia e perciò, proprio la protagonista, fugge nella foresta. Una delle sue complici, Manon, la raggiunge, e le offre l’opportunità di una seconda possibilità per redimersi nei confronti dei suoi compagni e di sé stessa.
Vi è un momento di introspezione per Hélène, la quale deve improvvisamente rivedere le sue convinzioni e scelte, in una valle mistica in cui la metamorfosi e grandi turbamenti sconvolgono il classico iter naturale delle cose. Tutto ciò, crea, anche allo spettatore, un’istante di autoanalisi non previsto con varie riflessioni al seguito, tanto da sollevare e scoperchiare vasi di pandora ignari e ipoteticamente impensabili.
Del resto, al giorno d’oggi, è complicato che l’essere umano si prenda del tempo per meditare, anche a causa dei continui stimoli dettati – soprattutto – dai social network.
In ogni modo, le persone dovrebbero impossessarsi nuovamente del proprio spazio, alzando anche gli occhi dallo schermo e farsi incantare da un tramonto o un’alba qualsiasi.
Il regista usa come strumento l’animazione, dallo stile raffinato e ricco di riferimenti inerenti anche all’importanza del proprio tempo, come essere umano, sulla terra.
La pellicola, però, fatica ad avanzare anche a causa della forte angoscia e ansia che lascia addosso, come un profumo che trova difficoltà ad evaporare.
Vi è una tale necessità di riequilibrare il potere, la ricchezza e la giustizia sociale. Però, tutto ciò si scontra inevitabilmente con gli strumenti con cui poter ottenere questi diritti basici, a partire dall’uso della violenza e quindi la lotta armata. Questo dilemma muove il viaggio di Helene la quale trova molta difficoltà a causa della comprensione dei propri sentimenti di fronte ad una scelta che appare tanto necessaria quanto insormontabile.
Inoltre, ci sono tematiche importanti che vengono trattate, grazie ad alcune metafore dell’eterna contrapposizione tra vita e morte, ma anche capitalismo e socialismo, amore e odio.
Le ispirazioni dell’opera cinematografica sono molte, dall’animazione dell’Europa orientale degli anni Sessanta e Settanta alle trasformazioni di Gerald Scarfe (il disegnatore e animatore di Pink Floyd – The Wall), fino agli evidenti omaggi ai maestri giapponesi Miyazaki e Satoshi Kon. Oltre a ciò, il rullo ricorda anche un principio di Hänsel e Gretel e Il mago di Oz.
La palette cromatica è molto particolare poiché sono presenti moti colori falsati, come ad esempio gli esseri umani sono di color crema, altri sono rappresentati con un color nero, blu. In un secondo momento, vi è un rosso dominante del sangue, ma anche della passione politica e del potere.
Vi è comunque una nube nera che si impossessa del territorio in modo allarmante e minaccioso.
Inoltre, sono presenti molte illustrazioni che prendono varie forme diverse con l’avanzare del film.
Dunque, è una proiezione singolare, sicuramente non visibile a qualsiasi tipologia di pubblico ma indubbiamente perfetta per i più nerd e appassionati di fumetti.
In ogni modo, è possibile appassionarsi avvicinandosi a qualcosa di insolito, basta essere curiosi!