
Presentato a #Cannes77 ad viene proposto in presenza alla trentaquattresima edizione del Festival del cinema Africano, D’Asia e dell’America Latina #FESCAAAL
Sinossi: Film d’esordio di Sandhya SURI che parla di una vedova diventata agente di polizia nelle zone rurali dell’India settentrionale.
Recensione: Santosh è un film che riesce a coniugare una trama avvincente con una critica sociale incisiva, offrendo un’esperienza cinematografica potente e riflessiva. La storia segue la vita di Santosh, una giovane donna indiana che, appena rimasta vedova, eredita il lavoro del marito defunto, un poliziotto morto in servizio durante alcune rivolte.
Attraverso gli occhi di Santosh, il film esplora il duro percorso di una donna che entra nella polizia femminile, solo per scontrarsi con un sistema profondamente maschilista e corrotto. La narrazione mette in luce le dinamiche di potere oppressive che ignorano sistematicamente i più deboli, sia per genere che per casta. La vicenda dello stupro e della morte di una quindicenne diventa il punto di svolta che spinge la protagonista in un uragano emotivo e morale, dilaniata tra il desiderio di fare del bene e i mezzi brutali del sistema dominante.
La forza del film risiede nella sua capacità di rappresentare, attraverso una storia specifica, problemi universali e secolari. La determinazione di Santosh a non chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie, nonostante le pressioni, la conduce a una decisione coraggiosa: lasciare la polizia per cercare un futuro più incerto ma più rispettoso della dignità umana.
Maria Vittoria Battaglia