
Gia Coppola firma una regia in punta di piedi, lasciando spazio al suo cast ed evita ogni retorica o sentimentalismo, affidandosi alle interpretazioni intense e autentiche dei suoi protagonisti
Trama: #The LastShowgirl , diretto da Gia Coppola, racconta la storia di Shelley (Pamela Anderson), una ballerina esperta che, dopo una lunga e gloriosa carriera durata trent’anni, assiste alla chiusura del suo spettacolo a Las Vegas ed è costretta a ritirarsi. Questo drastico cambiamento la spinge a riflettere sul futuro e a riprendere in mano la propria vita, iniziando con il tentativo di riallacciare i rapporti con la figlia, aiutata dalla sua cara amica Annette (Jamie Lee Curtis).
Recensione: “Tempus fugit”, dicevano i latini. Il tempo scorre inarrestabile: l’uomo pensa di poterlo gestire, dominare, controllare, ma ogni cosa ha un inizio e una fine.
Nel mondo dello spettacolo questa verità assume un significato ancora più amaro. La fama, la gloria e il denaro sono effimeri, e quando le luci della ribalta si spengono, molti artisti si ritrovano impreparati, fragili e costretti a fare i conti con i propri fallimenti personali e familiari.
Il 2024 è stato senza dubbio l’anno del ritorno per due icone del cinema anni ’80 e ’90: Demi Moore e Pamela Anderson. Se la prima ha sfiorato l’Oscar con una performance sorprendentemente autoironica in The Substance, Pamela Anderson ha colto l’opportunità offertale da Gia Coppola accettando il ruolo di Shelley in The Last Showgirl.
In questo film, Pamela Anderson regala la performance della sua carriera, conferendo al personaggio profondità, umanità e credibilità. Una prova intensa che le è valsa la nomination ai Golden Globe. La parabola di Shelley è quella di una donna che, dopo trent’anni come una delle ballerine più amate di Las Vegas, a 57 anni si ritrova senza nulla quando lo show chiude definitivamente. Inevitabile, quindi, il paragone tra la carriera artistica e privata di Pamela Anderson e quella del suo personaggio.
#TheLastShowgirl permette allo spettatore di esplorare il lato più amaro e temuto di ogni artista: il momento in cui il sipario cala per sempre. Shelley ha sacrificato tutto per il suo lavoro, inclusa la relazione con la figlia, lasciata in affido. La chiusura dello spettacolo rappresenta per lei uno shock esistenziale che la costringe a confrontarsi con il proprio passato e a cercare una nuova direzione, tentando di rimediare agli errori di madre.
Il film offre uno sguardo crudo, malinconico e a tratti cinico sul dietro le quinte del mondo dello spettacolo, mostrando non solo la crisi di Shelley ma anche quella delle altre ballerine, donne di età diverse accomunate da un senso di infelicità e dalla mancanza di un piano B per il futuro. Un futuro che sembra non preoccupare Annette (una straordinaria Jamie Lee Curtis), ex ballerina ora cameriera appena licenziata da un casinò.
Annette e Shelley, amiche di lunga data, affrontano la fine della loro carriera in modo opposto: la prima si rifugia in una rassegnazione nichilista, mentre la seconda tenta, seppur con difficoltà, di reinventarsi. Ma per Shelley, l’ultima grande showgirl di Las Vegas, è difficile immaginarsi in un ruolo minore o lontano dalle luci del palco.
In #The Last Showgirl Gia Coppola firma una regia discreta e delicata, lasciando spazio al suo cast per brillare. Il film evita ogni retorica o sentimentalismo, affidandosi alle interpretazioni intense e autentiche dei suoi protagonisti
Come Shelley, anche Pamela Anderson ha segnato un’epoca. E con #The Last Showgirl dimostra di essere ancora un’attrice da ammirare e applaudire. Una cosa è certa: Pamela Anderson non ha nessuna intenzione di lasciare la scena.
Vittorio De Agrò (RS)