DAL 15 NOVEMBRE IN STREAMING SU #MYmoviesONE
Presentato a Locarno e Menzione speciale per la miglior fotografia alla 56a edizione del Sitges – Festival internacional de cinema fantàstic de Catalunya
Brando De Sica racconta la “sua” Napoli, la sua città di “vampiri”
Mimì – Il principe delle tenebre,che verrà presentato al 33 NOIR FF, in anteprima l’opera prima di Brando De Sica trasporta lo spettatore in un realismo magico che si nutre anche di richiami espressionisti ma dove lo slancio horror sfocia in un’esagerata violenza sanguinolenta. Mimì è un pizzaiolo napoletano dal viso angelico e i piedi deformi. Il suo difetto fisico lo rende bersaglio costante dei camorristi, che sono soliti frequentare la pizzeria dove lavora nelle ore notturne, dopo la chiusura. Una sera, insieme al gruppo di prepotenti, si presenta anche una giovane dark lady, Carmilla. Rossetto e unghie nere, l’aspetto punk della ragazza non riflette il suo carattere. Con una dolcezza allucinata, prende subito le difese di Mimì e tra i due sembra sbocciare un grande amore. Quando Carmilla confessa di essere una discendente del Conte Dracula, Mimì, in preda alla curiosità, si ritrova a noleggiare e vedere Nosferatu di Murnau.
Mimì – Il principe delle tenebre si riallaccia così a quella tradizione cinematografica che trova le sue origini nella pellicola espressionista del ‘22. Difficile non pensare agli altri film che si sono lasciati ispirare al capolavoro tedesco: Nosferatu, il principe della notte di Werner Herzog, il remake del ‘79, così come il tributo L’ombra del vampiro di E. Elias Merhige.
De Sica vuole, però, raccontare la “sua” Napoli, la sua città di “vampiri”. In diverse scene sentiamo mancarci il fiato, tanto viene resa la brutalità sociale e tanto Mimì ci commuove, perso davanti a un mondo che si beffa impietosamente di lui. Il rosso del sangue, che non era inquadrato così esplicitamente negli altri film della tradizione, diventa qui il colore dominante.
Se il genere horror è stato spesso considerato dalla critica il genere più politico, vediamo in questo ritratto deformato una società della violenza, della droga, dell’abuso. Scenografie, trucchi e costumi meritano uno sguardo attento. Nel 2013 De Sica ha lavorato alla sceneggiatura del Racconto dei racconti insieme a Matteo Garrone; ci sono vari aspetti che fanno pensare al cinema di Garrone in Mimì – Il principe delle tenebre. Una Gomorra popolata da vampiri, dove, però, la storia d’amore tra i due protagonisti è centrale, rendendo forse il taglio un po troppo teen ma Sara Ciocca regala un’interpretazione sorprendente, così come il protagonista, Domenico Cuomo, anche se a tratti potrebbe sembrare forzato, non ci lascia indifferenti.
Valentina Vignoli