Al regista è stata consegnato il premio Stella della Mole ed ha partecipato all’inaugurazione dell’opera d’arte “The Square / Rutan” con una live performance di Terry Notary
Così il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha deciso di celebrare il regista, sceneggiatore e artista svedese Ruben Östlund, vincitore di numerosi e prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui due Palme d’Oro al Festival di Cannes: nel 2017 con The Square, pungente riflessione sulla società e sull’arte contemporanea, con una grande critica al cinismo dei nostri tempi, e nel 2022 con Triangle of Sadness, pellicola che esplora le dinamiche di classe attraverso una lente deformante che ne accentua il senso tragico.
“Siamo molto contenti di avere qui con noi Ruben Östlund, di dedicargli un tributo – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema – e di ospitare la sua installazione artistica “The Square / Rutan” all’interno del museo. Come regista ha ottenuto un ampio riconoscimento internazionale per la sua capacità di provocare e stimolare discussioni attraverso il cinema, e le sue opere sono state apprezzate per la loro incisività e per il loro modo unico di trattare temi complessi. La sua carriera continua a evolversi, rendendolo uno tra i registi più interessanti e influenti del panorama cinematografico contemporaneo, capace di aprirsi a nuovi linguaggi artistici”.
In dialogo con il direttore del museo Domenico De Gaetano e con Stefano Boni, Östlund ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera nel corso di una Masterclass al Museo Nazionale del Cinema. L’incontro è stata l’occasione per raccontare il suo percorso artistico, dai primi anni della formazione, dove ha iniziato a sviluppare il suo interesse per il cinema e la narrazione visiva, ai primi lungometraggi che hanno attirato l’attenzione della critica e del pubblico. Il successo internazionale arriva nel 2014 con Force Majeure che vince la sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes e riceve numerose candidature ai premi europei. La consacrazione definitiva arriva nel 2017, sempre a Cannes, dove il film The Square vince la Palma d’Oro, il David di Donatello e ottiene il premio per il miglior film e miglior sceneggiatura agli EFA – European Film Awards, oltre alle candidature ai Golden Globe e all’Oscar come miglior film straniero nel 2018. Nel 2022 vince ancora la Palma d’Oro a Cannes con Triangle of Sadness e, nel 2023, viene candidato all’Oscar come miglior regista e migliore sceneggiatura originale, oltre alle candidature ai David di Donatello come miglior film straniero, ai BAFTA, ai Golden Globe e agli EFA.
La consegna del premio Stella della Mole è il riconoscimento cinematografico che viene assegnato a figure di spicco del cinema internazionale e che, con la loro arte, hanno dato contributi significativi al mondo del cinema, una celebrazione del cinema d’autore e della creatività artistica che onora coloro che hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico mondiale.
E’seguita l’inaugurazione dell’installazione artistica The Square / Rutan, ideata da Ruben Östlund e per la prima volta esposta fuori dalla Scandinavia. In occasione del vernissage, l’attore Terry Notary si è esibito in una live performance ispirata dal film omonimo. Posizionata nell’Aula del Tempio, di fronte al Moloch, l’opera potrà essere ammirata e vissuta da tutti i visitatori che dal 27 settembre al 14 ottobre 2024 visiteranno il Museo Nazionale del Cinema.
“Sono stato felice e onorato di ricevere il premio Stella della Mole e molto entusiasta della collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino – dichiara Ruben Östlund. La storia di Torino come città del cinema e questo grande museo, che non ho ancora potuto visitare ma di cui ho sentito parlare molto, mi hanno spinto a venire in Italia a settembre. Le opere d’arte “The Square” sono state esposte in modo permanente in quattro diverse città della Svezia e della Norvegia, questa è la prima volta che l’installazione sarà proposta al di fuori della Scandinavia. In questo momento storico è più che mai attuale parlare delle idee che l’installazione rappresenta, della nostra società, di cosa dovremmo fare e quale ruolo ha il cinema in tutto questo. Infine, ma non meno importante, non perdetevi l’inaugurazione dell’installazione e aspettatevi una sorpresa”.
L’arte cinematografica di Östlund è caratterizzata da una visione critica e grottesca della società contemporanea, in particolare le dinamiche sociali e i comportamenti umani che mettono in luce le contraddizioni e le ipocrisie della società moderna. I suoi film spesso esplorano temi come il potere, la lotta di classe e le norme culturali attraverso situazioni estreme o in circostanze di crisi o conflitto. Questo approccio mette in risalto la fragilità e le debolezze umane, spesso in contesti che sfidano le convenzioni sociali e mettono in discussione le strutture di potere e le disuguaglianze.
Le sue storie spesso presentano una struttura narrativa non lineare o episodica, che contribuisce a un senso di imprevedibilità e destabilizzazione e permette una maggiore esplorazione dei temi e dei personaggi. Il suo umorismo è spesso oscuro e pungente, utilizzato per sottolineare l’assurdità e le incongruenze della vita moderna. Questo approccio non solo intrattiene, ma stimola anche una riflessione critica: l’arte cinematografica di Ruben Östlund è riconosciuta per la sua capacità di provocare, divertire e far riflettere attraverso un’osservazione penetrante e uno stile narrativo distintivo.
THE SQUARE / RUTAN
Sul piano fisico, The Square / Rutan è un quadrato di 3x3m tracciato da un led luminoso. Sul piano artistico, “rappresenta uno spazio vuoto in attesa di essere riempito”. All’interno del quadrato ci sono regole ben chiare da rispettare e che implicano l’aiuto reciproco delle persone: si è tutti uguali e con gli stessi diritti. Qui è vietato rubare, far male agli altri e qualsiasi cosa che possa ledere il prossimo.
L’idea di Rutan nasce dal regista Ruben Östlund e da Kalle Boman nel 2015, prima dell’inizio delle riprese del film “The Square”, candidato sia all’Oscar che ai Golden Globe come miglior film straniero nel 2018. Inaugurata a Värnamo, in Svezia, il 18 aprile 2015, quest’opera ha poi ispirato il lavoro del regista per l’omonimo film.
Ogni anno, la città di Värnamo celebra il ‘compleanno’ dell’istallazione, organizzando eventi collaterali notturni come concerti, esibizioni di danza e proiezioni, che vengono poi riproposti nelle altre città scandinave che hanno accolto The Square / Rutan in allestimenti permanenti: Grimstad (Norvegia, 2016), Goteborg (Svezia, 2018) e Ängelholm (Svezia, 2018) e ora Torino.
La Redazione di RdC