#Amusia Opera Prima di Marescotti Ruspoli

Il film di debutto è stato presentato al Teatro Petruzzelli di Bari nell’ambito del Bif&st in concorso nella sezione Panorama Internazionale

E’ un film che ricorda tanto lo stile di Marco Ferreri con paesaggio stilizzato nelle forme geometriche più minimalizzate dove le scritte al neon indicano allo spettatore il percorso del regista.

L’incipit ci mostra un compositore di musiche che viene interrotto dai pianti della figlia neonata. Il combattimento tra note musicali e silenzio ha inizio così.

Dall’altra parte la sceneggiatura disturbante ci porta in un altro mondo: un motel per appuntamenti il cui nome è tutto un programma: AMOUR. Al desk di accoglienza dell’albergo a luci rosse ovviamente troviamo un giovane dai modi garbati: Luca.

La giovane ragazza in cui ritroviamo la neonata scappata dalle melodie del padre e Lucio si conoscono così in una notte uggiosa.

Le diversità si attirano tra flashback di entrambi si innamorano inevitabilmente. Da un lato la vita tormentata della fanciulla con un padre compositore ed una mamma francese Domitilla e di Lucio con l’ombra del padre incombente ragazzo che “sopravvive” grazie alla musica.

C’è qualcosa di misterioso che tiene sulle spine lo spettatore che lo capirà all’ultimo: la giovinetta è affetta dall’amusia (di qui il titolo). E’ un  disturbo cerebrale che distorce sgradevolmente i suoni ed infatti alla festa di compleanno della giovinetta il padre musicista alla fine accetta la condizione di diversità della figlia.

Fino ad allora il padre aveva provato ogni mezzo per farle ascoltare la musica senza risultati, ma a questo compleanno decide di regalarle qualcosa che allievi il dolore fisico all’ascolto della musica: tappi di cera che permettano alla ragazza una vita serena.

Tante le trovate cinematografiche con giochi di specchi improbabili e dettagli insignificanti che danno vita alla storia con lo sfondo il delta del Po. Queste lande sono ultimamente di grande interesse da parte di cineasti italiani (come ad esmpio il recente “wewstern” DELTA).

Amusia è un film piacevole che affronta il tema dell’amore ineluttabile, il rapporto tra genitori e figli ma soprattutto il rapporto con se stessi e l’accettazione di se.

Nonostante il tema parli di disturbi sonori il repertorio di musiche è notevole spaziando generi opposti e lenisce il dolore che lo spettatore prova per la giovane affetta da amusia.

Ci domandiamo come sarebbe un mondo senza musica? Potremmo accettarlo?

Ma ecco un breve assaggio (TRAILER)

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