“Popoli Reloaded”, tornano in sala i documentari dell’archivio del Festival dei Popoli
Il regista rumeno Radu Jude, vincitore quest’anno dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, è il protagonista di Popoli Reloaded, l’iniziativa organizzatadal Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario,per celebrare la riapertura delle saleevalorizzare lo storico archivio del festival, che si terrà dal 15 al 18 giugno al cinema La Compagnia di Firenze,con una selezione dei suoi film e una masterclass in presenza (evento organizzato in collaborazione con Accademia di Romania in Roma).
Popoli Reloaded è organizzato nell’ambito del progetto per la catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione degli archivi del Festival dei Popoli e Mediateca Toscana che vedono impegnate l’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana per Regione Toscana e Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.
La rassegna nasce per la valorizzazione dell’archivio del festival, un patrimonio a rischio deperibilità e deterioramento,attualmente al centro di un progetto di digitalizzazione e promozione, che vede coinvolti Mediateca Toscana – la biblioteca multimediale specializzata sul cinema e i linguaggi della comunicazione visiva di Fondazione Sistema Toscana – la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana e Regione Toscana. È ingente il patrimonio filmico raccolto dal Festival dei Popoli in oltre sessant’anni di attività, oggi arrivato a comprendere oltre 15.000 titoli tra documentari e opere audiovisive di varie tipologie e supporti.
Grazie a questo progetto e alla prossima applicazione di programmi informatici di ricerca avanzata, PHRemix, realizzati in collaborazione dell’Università degli Studi di Pisa, l’archivio del Festival dei Popoli, all’interno di Mediateca Toscana, è quindi tornato a essere consultabile, a disposizione di studiosi, esperti, professionisti dell’audiovisivo, scuole, per finalità di studio, ricerca e rielaborazione creativa delle immagini.
Popoli Reloaded si collega al progetto per il raggiungimento del pubblico e la divulgazione dei contenuti degli archivi bibliotecarie presenta una quattro giorni di cinema con un programma di 18 documentari divisi per sezioni:Romania Facing the Past: il cinema di Radu Jude(a cura di Roberto Manassero); Diamonds are Forever, film dall’archivio (a cura di Daniele Dottorini); Doc Explorer, la sezione sperimentale; Lo splendore della vita: il cinema di Tizza Covi e Rainer Frimmel (a cura di Daniela Persico in collaborazione con Forum Austriaco)
Classe 1977, adolescente ai tempi della rivoluzione dell’89, studente e poi cineasta negli anni dell’europeizzazione della Romania, Jude è oggi tra le voci più interessanti della cinematografia contemporanea.L’omaggio al regista include sei dei suoi film: Aferim! (2015),western in bianco e nero ambientato a metà del XIX secolo, affresco crudo e dissacrante di un paese in trasformazione (15/06);The Exit of the Trains(2020), sui pogrom contro la popolazione ebraica durante l’invasione nazista (16/05); il corto The Marshall’s Two Executions (2018) sulla fucilazione del generale Ion Antonescu e The Dead Nation (2017) in cui le magnifiche fotografie del ritrattista Costică Acsinte scorrono in parallelo ai testi del medico, scrittore e poeta ebreo Emil Dorian (16/06). E poi il geniale I Do Not Care IfWe Go Down in History As Barbarians (2018), commedia nera sul rimosso collettivo di un’intera nazione(17/06) e Uppercase Print, straniante indagine sulla polizia segreta del regime di Ceausescu (18/06). Momento clou dell’omaggio, la masterclass con Radu Jude il 17 giugnoalle 18al cinema La Compagnia. Ad anticipare la rassegna, sempre nell’ambito dell’omaggio a Radu Jude, domenica 13 giugno(ore 15 e 21) si terrà la proiezione di Bad Luck Banging or Loony Porn, film vincitore dell’Orso d’Oro di Berlino(in replica il 20/06, ore 17).
Tra i fiori all’occhiello diPopoli Reloaded, la selezionedall’archivio del festival,dal titolo Diamonds are Forever. In programma Out of The Present di Andrei Ujică(1994)sul viaggio compiuto nel 1991 da due astronauti russiin missione spazialementre sulla Terra gli avvenimenti portano al crollo dell’Unione Sovietica; e poi Le Souvenir d’un Avenir di Chris Marker e Yannick Bellon (Francia, 2001), un viaggio nel tempo attraverso le immagini della straordinaria fotografa Denise Bellon;infine,Ulysse di AgnèsVarda (Francia, 1982), tra passato e presente a partire da una foto scattata tempo addietro dalla regista e The Mesmerist di Bill Morrison (USA, 2003), un corto psichedelico che prende avvio da una copia in nitrato deteriorata di The Bells (1926) di James Youngs.
Nella sezione sperimentale Doc Explorer, sempre dall’archivio del festival, da segnalare Judy Versus Capitalism di Mike Hoolbloom (Canada, 2019), un potente documentario sperimentale che ritrae la femminista Judy Rebick, fervida sostenitrice della libertà di aborto nel Canada degli anni ’70, basato in parte sul suo libro di memorie “Heroes in My Head”.
Venerdì 18 alle 20:30 sempre a La Compagnia la prima italiana di Notes From The Underworld (2020) di Tizza Covi e Rainer Frimmel, documentario che chiude la rassegna e che ripercorre le vite romanzesche del cantante folk Wienerlied Kurt Girk e del suo amico gangster Alois Schmutzer.