SPECIALE #VENEZIA76 #7 – 27 AGOSTO/7 SETTEMBRE 2019: (DAYS 4-7)

(da Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido e Annamaria Stramondo- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Biennale  ASAC)

LE SEZIONI AUTONOME REGALANO DUE FILM STREPITOSI:  YOU WILL DIE AT 20 di Amjad Abu Alala e ALL THIS VICTOR di Ahmad Ghossein

 

Già abbiamo avuto modo di segnalare per #VE76 CONCORSO, grazie a Marina Pavido, Seberg di Benedict Andrews, che è incentrato sulla figura di Jean Seberg, storica icona della Nouvelle Vague. Il film si concentra principalmente su uno dei periodi più bui della vita dell’attrice, ossia quando la stessa, dopo aver intrecciato una relazione sentimentale con l’attivista per i diritti civili Hakim Jamal, viene messa sotto stretta sorveglianza dall’FBI all’interno del progetto illegale COINTELPRO. Al via, dunque, una serie di avvenimenti inquietanti che metteranno a repentaglio la salute fisica e mentale della giovane Jean.

Sempre per #VE76 CONCORSO, grazie a Marina Pavido, Olivier Assayas ci offre una visione distaccata dei fatti portati in scena

Ambientato in una Cuba degli anni Novanta, Wasp Network (basato su una storia realmente accaduta) vede protagonista René Gonzalez (impersonato da Edgar Ramirez), stimato pilota di linea cubano che decide di disertare – abbandonando la moglie (Penelope Cruz) e la figlia – per recarsi a Miami e collaborare con un gruppo di altri dissidenti cubani, con lo scopo di destabilizzare il regime di Fidel Castro.

Abbandonando per un attimo l’inconfondibile impronta del cinema d’Oltralpe, Assayas si è trasferito momentaneamente dall’altra parte dell’oceano per mettere in scena un importante capitolo dei decenni scorsi senza dimenticare la componente umana, con un riuscito focus su ognuno degli attivisti e sulle loro vite private. Ed è forse proprio questo il fattore che maggiormente differenzia un prodotto come Wasp Network dagli innumerevoli lavori del genere in cui a essere messe sotto i riflettori sono quasi esclusivamente le questioni riguardanti la politica nazionale e internazionale.

Invece NON CONVINCE UN BEL ROMANZO PORTATO SULLO SCHERMO IN PELLICOLA 35MM IN B&N. Si tratta di The painted Bird – tratto dall’omonimo romanzo di Jerzy Kosinski – di Vaclav Marhoul.

Cosa accade, se a un uccello vengono dipinte le ali con della vernice? Semplice: una volta spiccato il volo, dal momento che nessuno del suo stormo lo riconoscerà come facente parte del gruppo, lo stesso verrà ucciso dai suoi compagni, per poi finire inevitabilmente per schiantarsi al suolo. Stesso destino accade al protagonista della storia.

Ma passiamo alle due sezioni autonome dove ritroviamo due film autoriali di spessore mettono una ipoteca sulla scelta dei giurati

Per la 16ma Giornate degli AUTORI assistiamo con YOU WILL DIE AT 20 di Amjad Abu Alala alla ineluttabilità del destino dell’Uomo che emerge in questa storia tanto cruda quanto può essere la reazione umana agli accadimenti della vita. Sempre nella Rassegna della GdA un Evento Speciale lo mettono  su un piatto d’argento Gianfranco Pannone & Ambrogio Sparagna che con il loro SCHERZA CON I FANTI affrontano il tema poco dibattuto della Grande Guerra e del sacrificio di tanti italiani. E’ un film corale che abbraccia la nostra penisola grazie appunto alle belle musiche di Ambrogio Sparagna che con il regista Gianfranco Pannone fanno indubbiamente una accoppiata vincente. Pannone è abituato come documentarista a presentarci la nostra Italia che è unità dall’umanità dei suoi abitanti sebbene parlino dialetti e idiomi trasversalmente distanti. La povertà, l’indingenza di quegli anni del secolo terribile narrati con la forza della speranza.

Per la 34 Settimana Internazionale della Critica ci è piaciuto JEEDAR EL SOT | ALL THIS VICTOR di Ahmad Ghossein – Libano /Francia dove il personaggio principale è il suono. In un set minimalista costituito dalle rovine di una casa distrutta a causa della guerra in Siria si consuma il dramma di tutto un popolo intrappolato in una tragedia che subisce da parte deelle forze contrapposte del potere dittatoriale di ASSAD da una parte e delle forze rivoluzionarie del DAESH. Una tragedia tuttora inarestabile.

 

 

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