#Asiatica – Incontri con il cinema asiatico XVIII Edizione

17-20 dicembre 2017 Cinema Quattro Fontane Roma

Da 18 anni Asiatica porta a Roma film, musica e incontri con autori e personalità del mondo asiatico, promuovendo e sostenendo sul territorio di Roma la diffusione delle espressioni culturali asiatiche. L’Idea cardine di costruire un originale canale di comunicazione e scambio tra Roma e le più importanti metropoli asiatiche, sarà anche quest’anno alla base dei nuovi titoli tra lungometraggi a soggetto e documentari in gran parte inediti in Italia.

Attraverso lo strumento del linguaggio audiovisivo, Asiatica si propone di intensificare le conoscenze culturali, sociali ed economiche del continente asiatico. In occasione della prossima edizione l’Associazione Culturale Mnemosyne per 17 anni promoter della manifestazione, ha scelto di trasferire l’esperienza accumulata negli anni alla nuova società Join Cultural Initiatives, società cooperativa per la promozione e la distribuzione della cultura cinematografica in Italia. Una giuria internazionale composta da tre giurati, sarà chiamata a lavorare durante il Festival per l’assegnazione del premio città di Roma 2017.

L’offerta culturale di Asiatica si rivolge a un pubblico ampio e non necessariamente specializzato. Data la sua natura polivalente, storicamente il festival attrae si

a cinefili sia coloro che intendono entrare in contatto con la cultura asiatica o approfondirne la conoscenza. Ogni edizione è riuscita ad attrarre circa 9.000 spettatori.

Programma

Domenica 17 Dicembre

20:30 The Home by Asghar Yousefinezhad (Iran) 78′ Un uomo è morto chiedendo alla famiglia che il suo corpo sia consegnato al collegio medico. Ad opporsi a questo ultimo desiderio è l’unica figlia ed erede, che si rifiuta di dare il corpo agli agenti del collegio. Vicini e parenti cercano invano di convincerla a rispettare la volontà del padre. Un’opera girata interamente in una stanza, camera a mano, che riflette sulle conseguenze di una scelta.

Lunedì 18 Dicembre

17:00 Love and Shukla by Siddhartha Jatla (India) 107′ Un giovane conducente di risciò, di famiglia brahminica povera, finalmente prende moglie. Il tetto familiare viene subito occupato dalla famiglia di lui, a dir poco invadente. Per trovare un momento di vera intimità il giovane è costretto a portare la moglie in un albergo ad ore… Commerdia drammatica sul rapporto tra ricerca della felicità individuale e convenzioni culturali.

19:00 Pauwi na by Paolo Villaluna (Filippine) 124’Una ragazza cieca che parla con Gesù, un padre di famiglia che porta vivande nei mercati con il suo pedicab, un figlio dedito alla microcriminalità, una figlia che vende sigarette all’angolo della strada: sono i personaggi di questo grottesco on the road. Il viaggio in pedicab di una famiglia in fuga dalla povertà della città: la terra promessa è la campagna, dove metter su una fattoria e vivere in serenità.

21:30 Free and Easy by Geng Jun (Cina) 98′ Quando un venditore di sapone arriva in una desolata città, nelle zone più remote della Cina, uno strano crimine scuote la vita tranquilla degli abitanti. Un’indagine grottesca porterà strani esiti tragicomici, con uomini e donne intenti ad accusarsi l’un l’altro in un’escalation di equivoci surreali. Un film avvincente e ricco di pathos, sullo sfondo di un paesaggio gelido e desolato.

Martedì 19 Dicembre

17:00 Prison Sisters by Nima Sarvetsani (Svezia) 90′ Il documentario ci accompagna lungo il viaggio di due giovani donne appena rilasciate da un carcere in Afghanistan. Sara è diretta in Svezia, in fuga dallo zio, che vuole ucciderla per salvare il proprio onore. Najibeh invece resta in Afghanistan dove verrà lapidata. Accompagnata dal regista, Sara cercherà di far luce sulla verità. Due storie incredibili sulla terribile condizione delle donne in Afghanistan.

19:00 Ya Omri by Hady Zaccak (Libano) 83′ Il regista segue la notta Henriette quando l’anziana donna si appresta a compiere 104 anni. Il nipote testimonia attraverso la macchina da presa le trasformazioni e le mutazioni della memoria nel tempo: dalla storia vicina e lontana dell’emigrazione dal Libano al Brasile, i figli, gli amori ed il tempo sospeso. Ya Omri è un viaggio riflessivo condotto attraverso la memoria, la vita e l’invecchiamento.

21:00 Happiness by SABU (Giappone) 90′ Un uomo scende dal bus e arriva in città con un misterioso oggetto: un casco che collegato ai circuiti nervosi permette a chi lo indossa di rivivere i momenti più felici della propria esistenza. Ben presto l’uomo e l’oggetto diventano attrazioni in un posto dove il progresso non ha portato la felicità. Ma dietro tutto ciò si nasconde un segreto…

Mercoledì 20 Dicembre

17:00 Burma Storybook by Petr Lom (Birmania) 81′ Documentario sulla Birmania post dittatura militare, incentrato sul ritorno a casa dopo la prigionia del suo poeta in vita più famoso: Maung Aung Pwint. I versi si amalgamano con immagini di vita sociale e scorci naturali e uniscono vecchie e nuove generazioni in una riflessione sull’anima di un paese.

18:30 Emma by Riri Riza (Indonesia) 77′ Athirah soffre il tradimento del marito nell’Indonesia degli anni ’50, dove la poligamia è lecita. Nonostante le avversità, la donna troverà dentro di sé la forza di salvarlo quando quest’ultimo si ritrova economicamente e socialmente in difficoltà. Un ritratto di donna che sfida le avversità del suo tempo sacrificando anche se stessa per un bene morale supremo: l’unità familiare

20:00 White Chair by Reza Dormischian (Iran) 76′ Un ragazzo e una ragazza a Christchurch (Nuova Zelanda) hanno perso le rispettive famiglie a causa del terremoto. I due vivono soli, entrambi alle prese con l’elaborazione del lutto; sarà il loro incontro ad innescare la rinascita di una speranza attraverso l’amore. Con un sorprendente montaggio fotografico, il regista costruisce un mosaico di suoni e immagini che vuole parlare direttamente al cuore dello spettatore.

22:00 Pop Aye by Kirsten Tan (Singapore/Tailandia) 102′ Il titolo fa riferimento esattamente a Popeye, ovvero Braccio Di Ferro, il cui refrein musicale, fischiettato, è il mezzo che lega un architetto di mezza età perdente in amore e maltrattato sul lavoro e un elefante. Parte un viaggio verso casa durante il quale l’uomo e il pachiderma si salveranno la vita a vicenda, con la polizia alle calcagna e buffi personaggi come complici. Un film brillante, umanitario e anticonformista.

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